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Divisione Nazionale A

Siena espugna il PalaTrento, la capolista ko.

Una serata decisamente da dimenticare per la capolista, ormai trasformatasi in inseguitrice insieme a Brescia alle calcagna di Perugia, nella speranza che questa situazione sia solo un miraggio destinato a svanire nel minor tempo possibile. Il match tra Bitumcalor Trento e Virtus Siena ha un epilogo poco felice per i padroni di casa, il finale recita 68 a 72. Nulla può opporre la prestazione decisamente sottotono dei ragazzi di coach Buscaglia all’irrefrenabile ostinazione dei senesi, determinati a mettere sul parquet il tutto per tutto pur di accaparrarsi i due punti in palio, potendo contare sul riposo goduto nel fine settimana appena trascorso. Ed in effetti Ferrarese e compagni appaiono visibilmente provati, fattore non determinante ma sicuramente influente ai fini dell’esito della gara.

La partita si apre all’insegna di un ritmo non elevatissimo, è necessario oltre un minuto di gioco per infilare la prima palla in rete con un numero di Natali su assist di Ferrarese. In casa di Siena la grinta non manca, dopo parecchi errori i toscani trovano il break del 7 a 2, a cui i bianconeri pongono rimedio impattando il pareggio (7-7). Gli aquilotti soffrono parecchio, in particolar modo in fase di concretizzazione, lasciando spazio alla verve senese che allunga sul 16 a 10. Caparbio, Benevelli riequilibra le sorti trentine e la prima frazione può dirsi conclusa con un piccolo scarto positivo a favore degli ospiti (16-17). Dalla panchina arrivano preziosi suggerimenti e rinforzi, al fine di gestire al meglio il gioco in campo. Cinque minuti separano dalla pausa lunga e nemmeno le due triple di Giroli sono utili a mantenere pari i piatti della bilancia: Virtus Siena con maggior precisione al tiro ed imponente aggressività allunga a più sette (23-30). Tra le fila della capolista si legge nervosismo, in parte dovuto all’aggressiva difesa toscana, con un forte gioco d’anticipo e marcatura sull’uomo a “francobollo”. L’Aquila pur in difficoltà non molla la preda, e la sirena fissa sul tabellone il punteggio di 31 a 37. La metà del quarto fa rilevare un gioco bianconero ancora piuttosto opaco, anche se l’intraprendenza del giovane Fiorito sembra far suonare la sveglia dei padroni di casa, che inseguono ora a soli tre punti (39-41). Il raddoppio difensivo appare il piatto forte di Siena, di conseguenza capitan Zivic ed i suoi sono obbligati a cercare rapidità nel giro di palla, obbiettivo non sempre raggiunto nel corso del match. La determinazione senese è esemplare, e conduce i ragazzi di coach Salieri a sferrare un nuovo attacco, che vale il vantaggio sul 43 a 52. Una palla recuperata brillantemente da Nicola Natali, spinge Spanghero ad uno spettacolare contropiede sul filo del rasoio e chiude al trentesimo minuto sul parziale di 47 a 52. Sebbene la regia di coach Buscaglia schieri la difesa a zona, i risultati sperati tardano ad arrivare: troppe palle perse, molti tiri sul ferro che non contribuiscono certo a migliorare le sorti dei bianconeri. È quasi scoccata la metà dell’ultima frazione, Natali segna dalla lunetta ed è il meno otto (51-59). Il sesto uomo in campo, appellativo più che calzante per il pubblico trentino, ci mette lo zampino, in attesa di una reazione da parte della Bitumcalor. Tre minuti al termine del match, e finalmente un positivo tiro dalla lunga distanza grazie alla prontezza di Natali, il gap torna a meno sei (58-64) e si concretizza la possibilità di riaprire la partita. Rulli di tamburo per l’azione da tre punti di Ferrarese, il carattere del playmaker regala all’Aquila la speranza di vittoria, tre punti solamente per impattare il pareggio (61-64). Infuocato l’ultimo minuto, la precisione di Benevelli dalla lunetta porta gli aquilotti a meno uno (63-64), un fallo subito da Luca Conte con conseguenti due punti dalla linea del tiro libero fissa il vantaggio dei padroni di casa (65-64). Ultimi interminabili secondi, tensione alle stelle, canestro di Portannese per il 65 a 66, Benevelli in lunetta fallisce clamorosamente i due rigori, mentre Portannese dalla parte opposta è un cecchino (65-68). Possesso bianconero, diciassette secondi al termine, la lunetta diventa l’incubo degli aquilotti, poiché anche Conte sbaglia i due liberi concessigli. Termina 68 a 72.
Una sconfitta accompagnata dalla perdita di due primati: oltre al primo posto in classifica, la Bitumcalor dice addio all’imbattibilità casalinga, riportando appunto la prima (e speriamo unica) delusione stagionale all’interno delle mura amiche del PalaTrento. Alla luce di quanto accaduto in territorio piemontese nello scorso week end, sono due gli insuccessi consecutivi, troppi per una formazione ben strutturata come quella di coach Buscaglia, veramente eccessivi se si pensa alle potenzialità di questo gruppo ben omogeneo ed articolato. Terza sfida in sette giorni, seconda trasferta su tre partite, domenica prossima (13 febbraio) per la ventiduesima giornata di campionato gli aquilotti si recano sul campo di Castelletto.

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