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Divisione Nazionale A

Bitumcalor sigilla la leadership, i commenti a caldo

Un fine settimana entusiasmante al PalaTrento, un sabato sera di spettacolo, la cronaca racconta quasi 2000 presenze. Partita equilibrata, poi un quarto finale con il botto, epilogo a cui gli aquilotti stanno facendo particolarmente affezionare gli appassionati (e non solo!), nulla può l’ultimo tentativo di Piacenza di accorciare le distanze. Alla sirena, irrefrenabile la soddisfazione di Bitumcalor al completo, dai singoli giocatori all’intero staff, una formazione umile e concentrata, che non perde la testa davanti ad avversari blasonati e nemmeno si smarrisce innanzi all’illustre posizione ricoperta in classifica. I commenti a caldo, in questo caso di coach Buscaglia e dell’immenso Luca Conte, è quanto di meglio di possa raccontare, governati al tempo stesso da emotività e senso critico.

Un risultato eclatante, frutto di un gruppo solido, di gran personalità ed intesa, spirito d’altruismo e di sacrificio, senza dimenticare la qualità tecnica del singolo. “La terza frazione è terminata con un buon break da parte nostra, in pochi minuti di gioco Piacenza ci ha agganciati, con solo quattro punti di gap, già presagivo un finale punto a punto” – racconta coach Buscaglia – “Essenziale la determinazione dei ragazzi negli ultimi minuti, in modo da mettere la distanza necessaria dagli avversari, senza dubbio forza tutt’altro che isolata, figlia di una partita difficile giocata con intensità contro una grande squadra. Abbiamo messo in campo le nostre caratteristiche, dovevamo giocare a rimbalzo come sappiamo, distribuire i tiri, le finalizzazioni dei giocatori sono state frutto di una corretta circolazione di palla, tutti hanno portato il loro mattone”. Un lavoro d’equipe, Bitumcalor Trento in pole – position deve rendere merito a chi fatica palla in mano, ed ai satelliti alacremente impegnati a creare e mantenere le migliori condizioni in serenità e tranquillità per i giocatori, dall’aspetto medico al più piccolo cavillo organizzativo. “Come in ciascun match, ed in particolare in quelli di alto livello, è basilare nel corso dei quaranta minuti dare la giusta lettura per poter giocare al meglio, ed oggi la corretta lettura è avvenuta dal perimetro, per lo più come squadra, Conte, Fiorito, Giroli, Spanghero, ciascuno ha fornito un contributo fondamentale” – termina lo stratega bianconero – “Disputare incontri di questo calibro è una palestra importante, significa imparare ad interpretare al meglio le varie situazioni e con le corrette tempistiche, una fase di maturazione che ci aiuta a crescere”.
Fermamente risoluti alla vittoria, dotati di spiccato senso altruistico, gli aquilotti sono in grado di assecondare vicendevolmente il momento clou di ciascuno di loro. È successo con Luca Conte, un colpo di frusta talmente preciso da stupire, capacità di assumersi responsabilità e di essere freddo anche con cinque dita avversarie ad offuscare la mira verso canestro. “Sono riuscito a rimanere in campo quasi per l’intera durata della partita, grande merito allo staff medico che mi ha supportato” – parla il trentenne, numero sette tra le fila bianconere – “Al di là della grande soddisfazione personale di stasera, per me l’essenziale era esserci, per vicinanza al gruppo in uno scontro notevolmente impegnativo”. Il tiro allo scadere dei trenta minuti? Il cecchino lo attribuisce a fortuna, ma abbiamo la certezza che la sorte contribuisca solo in minima parte, allenamento e tenacia sono i fattori determinanti.
Pochi giorni ancora per preparare la trasferta sul parquet di Torino, fresca la notizia riguardo la nomina del nuovo allenatore, “Pippo Faina”, lo scorso anno sulla panchina di Verona dove giocavano Simone Ferrarese e Luca Gandini. Palla a due domenica prossima alle ore 18.00, occhi puntati sulla nuova regia piemontese, ancor maggiore la concentrazione di Zivic e compagni.

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