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Divisione Nazionale A

Bitumcalor contro Piacenza, la nostra cronaca

Il folto pubblico presente sabato sera al PalaTrento può dormire sonni tranquilli, anche se, ad onor del vero, prendere sonno dopo aver assistito ad un simile big match non dev’essere stata impresa facile, tanta l’adrenalina portata in campo e trasmessa sugli spalti dai giocatori bianconeri. Bitumcalor Trento si impone su Copra Piacenza per 81 a 73, una vittoria dai molteplici risvolti, ancora una volta confermata l’imbattibilità casalinga, nuovamente primato in vetta alla classifica, questa volta con una sola inseguitrice a meno due punti, Perugia, vincitrice ieri nell’anticipo contro Brescia. Una prova all’insegna della coralità, perché è proprio la squadra a vincere, sono lo spirito di gruppo e la forte intesa di spogliatoio a conquistare, non solo il risultato sul tabellone ma anche il clamore dei presenti.

Luca Conte apre la partita con un meraviglioso tiro dai 6 metri e 75, la distanza si allunga ulteriormente a seguito di un carambolico rimbalzo di Natali, a segno da sotto, primo parziale di 5 a 0 in favore dei padroni di casa. Metà della prima ripresa, ottima l’azione da tre punti di Perego ed i due contropiedi che portano un vantaggio cospicuo di sei lunghezze per Piacenza (5-11). Bitumcalor Trento soffre il gioco aggressivo e la grande intensità dei nero vestiti. La reazione: con un fantastico passaggio lob, assist di Natali, Benevelli mette a segno due punti importanti, per il 7 a 11, distanza quasi colmata da una scoppiettante bomba di Ferrarese (10-11). Lotta sotto canestro, nessun tiro a segno, Benevelli subisce fallo ed i suoi due liberi aggiunti ai punti dell’azione successiva, frutto di una palla recuperata nella metà campo d’attacco avversaria, portano l’Aquila avanti di tre punti (14-11). La prima frazione giunge in dirittura d’arrivo con due palle perse dai bianconeri, possesso agli ospiti che riescono ad impattare il pareggio con uno Scarone completamente smarcato, supero della Morpho Bakery con i due liberi del solito Scarone (14-16). Benevelli non perdona e riporta l’equilibrio con una prodezza sotto canestro: gira e tira, con la sicurezza che lo contraddistingue. Un’acrobazia in azione personale del nuovo entrato Marco Spanghero, nazionale U20, permette a Bitumcalor di raggiungere la pausa breve in vantaggio di due distanze, 18 a 16. Mirabile prestazione del solito Benevelli con 8 punti al suo attivo, ottima la prestazione dei lunghi sotto canestro con ben 12 rimbalzi recuperati, contro i soli 4 di Piacenza.
Il secondo quarto si apre con una personale azione di Luca Conte, tre punti totali. Immediatamente un fallo fischiato alla panca piacentina porta i trentini avanti di cinque lunghezze. I rimbalzi fioccano e certo gli aquilotti non stanno a guardare, grande spazio ai giovani, con Fiorito e Spanghero in prima linea. La sorte sembra arridere ai bianconeri, bomba di Fiorito ed ottima azione del tandem Spanghero - Benevelli, allungano ancora i trentini, ed il risultato raggiunge la massima distanza (27-18). Loschi prova ad accorciare con una bomba (27-21), ma tra le fila piacentine regna molta imprecisione, pochi rimbalzi recuperati e troppe palle perse. Capitan Zivic commette il suo primo fallo, dalla lunetta l’efficacia di Cazzaniga, il solito Scarone riesce a riportare il pareggio con una tripletta (29 - 29), subito zittito dal giovane Spanghero (32-29). L’italoargentino in forza a Piacenza si accolla anche i due punti che riportano il vantaggio (32-33), ma gli attenti ed agili movimenti di Benvelli sotto canestro non perdonano (34-33). Ventidue secondi alla sirena, entra Ferrarese per Natali, minuto di sospensione per Buscaglia che riorganizza le idee per l’ultima azione. Spanghero aspetta i blocchi sui compagni, Conte subisce fallo: due punti realizzati dalla lunetta. Si conclude 39 a 36 per l’Aquila. Pausa lunga negli spogliatoi, la partita procede all’equilibrio, entrambe le squadre tentano l’allungo, senza risultati di rilievo. Esemplari in campo per Trento, Benevelli e Spanghero, l’uno sotto le plance con un gioco razionale ed efficace, l’altro in regia. Per Piacenza è Scarone a fare la differenza, supportato dalla preziosa collaborazione dei lunghi Cazzaniga e Perego.
Nuovamente in campo, due falli consecutivi ad opera di Natali, in totale quattro, lo costringono fin da subito alla panchina. Passera impatta il pareggio, la mano calda di Spanghero non concede tregua, con un centro dall’esterno del perimetro riporta il vantaggio (42-39). Altra palla recuperata per i bianconeri, una funambolica stoppata di Conte regala l’opportunità di una nuova azione. Trapella subisce fallo da Gandini, si impatta il 42 pari. Il ritmo si abbassa leggermente, l’equilibrio rimane tale, palla di veloce circolazione per Trento, qualche leggera difficoltà a causa della difesa a zona adottata da Piacenza. Inizia lo show di Luca Conte: tre centri dalla linea dei 6 metri e 75, il quarto consecutivo lo infila Fiorito per il 58 a 54. Una pioggia di “bombe”, il terzo quarto si conclude nel clamore del tifo del Palatrento: Luca Conte recupera palla e mette a segno da oltre otto metri, altri tre punti sul suono della sirena (61 – 54), il piglio è quello giusto, ancora dieci minuti da giocare. Migliore in campo, eccelso Luca Conte con 20 punti ed un’incredibile percentuale (86%) da tre punti.
I piacentini subiscono psicologicamente, impauriti impostano un press a tutto campo. Conte prova senza successo un paio di azioni da tre, sembra che la concentrazione venga meno, la sorte vuole che nemmeno i tentativi degli avversari vadano a buon fine. L’ingresso di Giroli è provvidenziale, pochi secondi gli bastano ad infilare una tripla, risollevando il morale degli aquilotti. Il distacco in doppia cifra (66-55) e la supremazia bianconera innervosiscono i ragazzi di Coach Piazza, su tutti Loschi, con fallo antisportivo ai danni di Ferrarese. Trento ha ormai preso le distanze, ma nel basket non è mai detta l’ultima, solo un paio di minuti più tardi Piacenza colma il gap, riavvicinandosi a soli quattro punti (68-64). Carattere ed identità, la compagine trentina ne dà libero sfoggio, al culmine il “furto” di Gandini ai danni di Scarone, due punti in contropiede ed esplosione tra i presenti. Poco meno di due minuti al termine, la coppia Zivic – Natali crea ottime soluzioni, rinnovato il margine di superiorità di Bitumcalor. Il centro dalla lunga distanza di Perego è una magra consolazione, il finale (81 a 73) conferma la squadra di coach Buscaglia rivelazione del campionato.
Lavoro d’insieme, ben supportato dalle forti individualità di Conte, prezioso dalla linea del perimetro, Gandini e Benevelli indispensabili sotto le plance, l’energia ed il carattere della regia Ferrarese – Spanghero. Una partita dai sapori equilibrati, per tutta la sua durata, la svolta alla fine del terzo quarto, la reazione di forza e carattere degli aquilotti non lascia scampo. Il sogno dell’Aquila continua, partita dopo partita, senza guardare mai alla classifica, una formazione che deve e può sicuramente crescere ancora molto, ma che dà prova di maturità e determinazione di giorno in giorno.

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