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D maschile

Finalmente le prime vittorie per le formazioni regionali

Nella terza giornata del girone d'andata della poule di "Classificazione", finalmente qualche formazione regionale trova la prima vittoria contro le formazioni di pari categoria venete.

Nel girone Gold, il JBK Rovereto, sfiora il colpaccio, perdendo in casa per 69 a 71 per mano della Virtus Isola della Scala. Partenza a razzo per gli uomini di coach Fumagalli, tanto che chiudono il primo parziale sul 25 a 12, che può far ben sperare. Nel secondo parziale però gli ospiti, spinti dal proprio capitano Perlini, riescono a non farsi più sorprendere e a ridurre il pesante gap, 44 a 41 a metà partita. Il morale dei padroni di casa non è di certo quello del primo parziale e il rientro in campo è fatale sul bilancio complessivo, gli ospiti, si ricordano di essere in cima alla classifica e mettono a segno un parziale perfetto, operano il sorpasso ed iniziano a scavare il solco, 56 a 62 al suono della penultima sirena. Buon tentativo, anche se parzialmente fallito, quello dei padroni di casa di recuperare il match, i roveretani si portano sotto e riescono a racimolare qualche punto, ma la difesa veneta è arcigna e non lascia molto agli avversari, che comunque recuperano punti, ma non abbastanza per vincere la prima partita in questa fase. Buona la prova dei roveretani, che per poco non sconfiggono la capolista. Ottima prova di Pizzini, quota 21 per lui, il migliore in campo, a seguire Rossaro con 15 punti a referto.

Quasi bene la Virtus Alto Garda, che in casa cede al Basket Marostica per 68 a 74. Gli uomini guidati da coach Raffaelli, giocano un primo parziale buono, anche se devono cedere di poco alle velleità dei veneti, 14 a 18 al termine del Q1. Più equilibrato e con più azioni da entrambe le parti il Q2, che vede il Marostica portarsi sul 34 a 40 a metà partita. Buon rientro in campo per la formazione della "Busa", che nel terzo parziale riesce ad erodere punti agli ospiti e riaprire la partita, 56 a 59 al suono della penultima sirena. Decisivo l'ultimo parziale, con i veneti che non vogliono farsi sorprendere, riuscendo a guadagnare ancora terreno prezioso. Bailoni e Barbera a quota 14, seguiti da Samb con 12 e Finarolli con 10.

Capitombolo casalingo per il Gardolo, che si fa sorprendere dall'Abano Montegrotto, con il punteggio di 55 a 70. Partenza buona e tonica per entrambe le formazioni, 16 a 19 il primo parziale. Nel Q2 gli uomini di coach Guastamacchia, riescono a sfoderare una certa grinta che mette in leggera crisi gli ospiti e le due formazioni vanno alla pausa lunga sul 30 a 31, con possibilità per entrambe di portare a casa due punti preziosi. Decisivo il rientro in campo, dove i "gialli" perdono terreno e lasciano troppo all'iniziativa degli ospiti, che riescono a portarsi sul 43 a 51 al suono dei 30' regolamentari. Il divario fra le due formazioni si accentua nell'ultima frazione e i veneti vincono in scioltezza. Il basso punteggio fa sì che soltanto Claus va in doppia cifra, con soli 10 punti.

L'altra capolista, assieme ad Isola della Scala, il Peschiera, vince di poco contro il Solesino, 70 a 68, confermandosi in testa alla classifica.

Le buone notizie per le formazioni trentine, arrivano dal girone Silver, dove il Valsugana Basket, sconfigge per 76 a 60 la Pallacanestro Breganze, raggiungendolo in classifica.

I Night Owls Trento, alla palestra Manazzon, impensieriscono gli avversari del Nuovo GS2001 L'Argine, perdendo per 59 a 66. Il primo parziale è buono per i "gufi", 17 a 15. Gli ospiti veneti riescono a reagire nel Q2, alzando il ritmo e arrivando alla pausa lunga sul 35 a 39. Rientro in campo vigoroso per gli uomini di coach Caldara, il ritmo è altissimo e le palle in attacco entrano quasi tutte nel ferro, mettendo in crisi gli ospiti, 55 a 45 al suono della penultima sirena. Quando pare di poter vincere il match, la formazione di Trento, perde smalto e non solo si fa recuperare, ma non pare essere la stessa del quarto precedente. Pochissimi i punti a segno, solo 4 in dieci minuti e gli ospiti riescono a vincere con un buon margine. Candeo con 13 e Stevan con 12, gli unici in doppia cifra. Peccato per l'ultimo parziale, questo match era decisamente alla portata dei Night Owls.

Nel derby veneto, la vecchia conoscenza del Buster Verona, esce sconfitto dal parquet di casa con il punteggio di 73 a 74 per mano del Lonigo.

Altre buone soddisfazioni per le formazioni regionali, arrivano dal girone Bronze, quello per evitare le retrocessioni. L'Europa Bolzano, si prende il lusso di sconfiggere la capolista, il BK Creazzo-Araceli, con il punteggio di 82 a 71. Altissimo il ritmo nel primo parziale, 29 a 25 per i bolzanini. Partita che torna in perfetto equilibrio al termine del Q2, 46 pari a metà match. La formazione di coach Santangelo riesce a prevalere seppur di poco, nel terzo parziale, arrivando in vantaggio al suono della penultima sirena, 60 a 59. A questo punto i "vichinghi" prendono coraggio e trovano nuovamente la via del canestro, difendendo al meglio il proprio pitturato, giungendo alla prima vittoria di questa fase. Ottima prova per De Lorenzi, 25 punti e tre triple, bene anche Appolloni, 20 punti a referto, seguito da Porfido, 14 timbri nella bella serata di basket.

Sconfitta interna per il Maia Merano, che alle Segantini, esce con il punteggio di 56 a 93, per mano della Pallacanestro Mestrino. Abbastanza equilibrato il primo parziale, 18 a 23. Anche il Q2 assomiglia in qualche maniera alla prima frazione, con il Maia ad inseguire, ma stando sempre in partita, 36 a 45 a metà incontro. Con il rientro dagli spogliatoi, il Maia Merano guidato da coach Schulderbacher, pare avere meno energia e lucidità, gli ospiti sono ancora carichi e non abbandonano la preda, tanto che al suono dei 30', si portano sul 44 a 70. Pesante anche l'ultima frazione, dove i meranesi vedono allontanarsi gli ospiti di ulteriori 11 lunghezze. Solo Liu va in doppia cifra, 15 punti a referto.

Chiude questo turno in chiaro scuro, i Piani Bolzano, che fra le mura di casa, escono con le ossa rotte, sconfitti per 48 a 88 per mano dello Sportschool Dueville.

Autore
Sandro Botto
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