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A2 femminile

Il secondo innesto del Basket Club Alperia è Laura Cremona

Laura Cremona, per tutti Lalla, è il secondo acquisto estivo della BCB. Si tratta di una play-guardia classe 2000 cresciuta cestisticamente a Calendasco, per approdare a soli 15 anni nelle giovanili di Battipaglia, società storica di serie A1.
Già giovanissima si è messa in luce tanto da essere capitano della nazionale U14, fino ad arrivare nel 2018 agli Europei con la Nazionale U18, dove è stata compagna di squadra di Anna Profaiser, altro nuovo acquisto del Basket Club Bolzano Alperia.
Dal 2015/16 ha giocato stabilmente a Battipaglia, dove oltre a militare in A1 ha anche raggiunto le finali nazionali U18, venendo inserita nel miglior quintetto ideale, proprio insieme a Meriem Nasraoui.

«Vengo a Bolzano, dopo cinque anni passati a Battipaglia tra giovanili e A1, per rimettermi in gioco e sfidarmi cercando di superare i miei limiti. Voglio però prima pensare alla squadra rendendomi il più possibile utile per il raggiungimento degli obiettivi prefissati».
La tua passione per il basket è nata a 6 anni, un po’ casualmente, quando ti hanno portato in palestra per provare. Quando non giochi e non ti alleni cosa fai nella vita?
«Il tempo libero dal basket non è mai stato molto, ma sicuramente la parte maggiore lo assorbe lo studio, attualmente frequento la facoltà di Scienze Motorie. Ovviamente però cerco di ritagliarmi un po' di tempo anche per me, per il relax e lo svago e in questo ambito devo ammettere di essere una "malata" di serie TV poliziesche e film Disney. Sono un'appassionata di cinema, di musica e quando sono in compagnia mi piacciono moltissimo anche i giochi di società. Sono anche una gran dormigliona. Il sonnellino giornaliero per me è questione di vita o di morte».
Conosci già la città o sarà per te proprio tutto una novità? «Bolzano è una città che purtroppo conosco solo per esserci passata numerose volta con la mia famiglia durante i nostri soggiorni in montagna, siamo tutti appassionati di trekking, ferrate, escursioni, a partire dal mio papà. Sono però sicura che la città mi conquisterà e non vedo l'ora di cominciare a viverci e a conoscerla davvero».
Che tipo di giocatrice sei? «Parlare di sé tecnicamente non è mai facile. Penso di essere una grande lavoratrice in allenamento, sono capace di notevole concentrazione e so di essere una giocatrice molto altruista, perciò cerco sempre di conoscere al meglio le mie compagne per poterle mettere sempre in condizioni favorevoli e mai in di difficoltà. Credo fortemente nel gioco di squadra e mi adopero al massimo perché nel gruppo ci sia serenità e coesione».

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