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A3 femminile

Il campionato della Cestistica si chiude con un ko interno

Al PalaGarda è andato in scena l'ultimo atto del campionato nazionale di serie A3 e la Cestistica Rivana AGL ha affrontato la seconda in classifica Progresso Basket Bologna, uscendo sconfitta per 63-68.
Le ragazze di coach Ferrari volevano togliersi la soddisfazione di mostrare sul campo il proprio valore nonostante fossero solo in 7 a causa delle assenze di Santuliana e Biatel per impegni scolastici e con Bertoldi a bordo campo a seguito del grave infortunio al ginocchio di qualche settimana fa (rottura del crociato e del menisco, rientro previsto a fine 2015, in bocca al lupo Raky).
La partita si fa subito vibrante ed il folto pubblico sugli spalti, inizialmente timido, sostiene con forza la squadra capitanata da una formidabile Consolati. Nel primo quarto la difesa a zona delle gardesane mette in difficoltà il bel gioco delle bolognesi. Le rivane piazzano un notevole 8-14 da due punti mentre le avversarie soffrono la pressione difensiva, tirano male da due e si tengono a galla con due bombe. Il periodo si chiude sul 18-13 per le padrone di casa con una eccellente prestazione difensiva di Pol, 7 punti a testa per Flauret e Capitan Consolati, a referto anche Vicentini (2) e Coser (2)
Nel secondo quarto Bologna raddrizza un po' la mira da due, piazza altre due bombe e si riavvicina fino al 31-30 con cui si va al riposo. Nella Cestistica si fanno notare la bomba della giovanissima Coser, una battagliera Pierdicca che non si fa intimorire dal lunghissimo centro avversario ed un impatto estremamente positivo di Ferrigolli, un'altra giovanissima che gioca senza paura e dimostra di avere i numeri per stare in un campionato nazionale di alto livello.
Al rientro Bologna macina gioco, tira ancora meglio da due e piazza altre due bombe, Riva fatica a tenere la concentrazione a causa dell'acido lattico che inizia a farsi sentire nei muscoli delle ragazze: Bologna piazza un bel parziale (0-10) ma Capitan Consolati non ci sta, si carica la squadra sulle spalle, le rivane reagiscono ed il periodo si chiude sul 7-18. 
All'inizio del quarto finale il tabellone segna 38-48. Bologna vorrebbe chiudere il conto, tira con un ottimo 4-7 da due, mette altre due bombe ed è infallibile ai liberi. 20 punti in solo quarto che avrebbero annichilito chiunque ma non la Cestistica di questa sera: la squadra lotta fino all'ultimo sangue, mette a segno un ottimo 6-11 da due, 3-5 da tre e 4-4 ai liberi mandando a referto Flauret (2), Pol (3), Consolati (4), Speedy Gonzalez Ferrigolli (6) ed una incontenibile Pierdicca (10 con due bombe); 25 punti in un solo quarto arrivando a ridurre il distacco sino al -3 a pochi minuti dalla fine per chiudere la partita sul 63-68.  

Il campionato finisce per entrambe le squadre, Bologna che con il secondo posto ha raggiunto l'obiettivo iniziale delle promozione in A2 senza passare dai play off, Riva che invece chiude la classifica con soli 4 punti all'attivo. Una posizione che sicuramente non rispecchia il vero potenziale di una squadra che ha dimostrato anche questa sera di poter lottare alla pari con chiunque. 
Resta l'amarezza per un risultato sicuramente negativo ma dentro lo spogliatoio rivano si è formato un gruppo di ragazze che hanno lavorato duro per un'intera stagione senza arretrare mai di un solo centimetro: capitan Consolati ha fatto una fondamentale opera di aggregazione; il trio Flauret, Pierdicca, Pol ha dimostrato grande serietà e senso di responsabilità in campo e fuori; il gruppo storico rivano composto da Bertoldi, Vicentini e Santuliana ha accolto perfettamente tutte le nuove compagne e non ha mai mancato un allenamento; le tre giovani Coser, Biatel e Ferrigolli si sono ritrovate in un campionato molto superiore a quanto fossero abituate prima di quest'anno ed hanno dimostrato impegno, abnegazione encomiabile e grandi miglioramenti nel corso della stagione; le giovani rivane Chemolli e Parolari sono invece state fermate da gravi problemi fisici sin da inizio stagione e non hanno potuto contribuire alla causa.
Un encomio, infine, è dovuto a coach Ferrari: alla prima esperienza nel basket femminile ha gestito una situazione molto complessa ed ha sempre lavorato costruttivamente, in prima linea al fianco della società.

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