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A2 femminile

La nuova straniera dell’Alperia Bolzano è Aleksandra Makurat

Altro innesto per il Basket Club Bolzano, quello della polacca Aleksandra Makurat, atleta di 190 centimetri, classe 1997. Proviene da una famiglia di giocatrici di pallacanestro; la mamma è allenatrice e le due sorelle sono rispettivamente Anna (2000), neo acquisto del Geas e lo scorso anno alla Reyer Venezia, e Agata (2004) che gioca in USA in NCAA.

Aleksandra inizia a giocare in Polonia dove a 17 anni esordisce nella massima serie, per poi trasferirsi negli Stati Uniti fino al 2021 dove ha giocato nella college league per la Liberty University della Virginia e per l'Università dello Utah a Salt Lake City. Dopo la laurea in psicologia è tornata in Europa nella Bundesliga germanica, arrivando poi nel 2022/23 a Selargius con un’esperienza di sole 2 giornate di campionato causa la rottura del tendine di Achille. Rientrata dall’infortunio la scorsa stagione ha giocato nuovamente nella DBLL a Halle.
Oltre alle esperienze nei club Aleksandra ha giocato in tutte le Nazionali giovanili polacche fino all’U20.
«Ciao a tutti, grazie per la bella accoglienza. Posso dire di essere veramente entusiasta di questo mio nuovo capitolo che sta per iniziare. Ho visitato Bolzano l'anno scorso e mi è piaciuta molto, il che mi rende ancora più felice per questa offerta. Ho sentito tante cose positive sul Basket Club Bolzano e sono sicura che ci divertiremo molto in questa stagione».
Hai giocato tanti anni negli Stati Uniti, due esperienze in Germania e una seppur breve in Italia. In che lingua facciamo la tua intervista di presentazione?
«Esatto, ho viaggiato parecchio, parlando principalmente polacco e inglese. Sto imparando l'italiano, ma sono ancora una principiante, spero di migliorare durante la stagione. Quindi al momento direi che userà la lingua inglese»
Arrivi da una famiglia di cestiste, mamma e sorelle, raccontaci che tipo di giocatrice sei e se tra voi sorelle c’è più complicità o agonismo.
«La mia famiglia ama il basket e condividere questa passione comune con le mie sorelle e i miei genitori ci aiuta sicuramente a connetterci e legarci ancora di più. Io e mia sorella ci ispiriamo a vicenda e adoriamo allenarci insieme per migliorare le nostre capacità. È molto bello condividere questa passione.
Io posso definirmi una giocatrice dinamica, di buone dimensioni e in grado di giocare a tutto campo. Quando gioco, per me è importante portare energia e divertirmi con le mie compagne di squadra»

Aneta Kotnis, la straniera che ti ha preceduto giocando al BCB per due stagioni prima di terminare la sua carriera da professionista e lasciando un pezzettino del suo cuore a Bolzano, è anche lei di nazionalità polacca. Vi conoscete o vi siete comunque sentite prima o dopo il tuo ingaggio?
«So che Aneta è stata una parte molto significativa della squadra e ha dato tutto al club, dove si è trovata molto bene. Questo è stato anche uno dei fattori che mi hanno portato a decidere, anche se ho comunque seguito il mio intuito. Non ho mai avuto l'opportunità di incontrarla personalmente, ma prossimamente ci sentiremo sicuramente e non vedo l'ora di conoscere meglio la sua esperienza».

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