basket.sportrentino.it
SporTrentino.it
LegaDue

Maurizio Buscaglia svela le proprie carte

Alla vigilia della prima giornata di Legadue, dopo aver intervistato in capitano Toto Forray, abbiamo voluto incontrare anche l’allenatore dell’Aquila Basket, per parlare degli obiettivi e delle sue sensazioni.

La domanda più naturale da farle, è sicuramente quella che riguarda le sensazioni che lei ha alla vigilia dell’inizio stagione...
«Vedo questo nuovo campionato a un livello davvero interessante, molti giocatori italiani di prima fascia sono scesi dalla A1 per giocare in questa serie, e con loro anche i giocatori americani di prima fascia. Un numero maggiore di squadre è riuscita a completare i propri roster, e quindi viviamo nell’attesa di giocare le partite che possono fare classifiche».
Metterebbe una firma al ripetere i magici momenti avuti la scorsa stagione, o le mire dell’Aquila Basket sono più elevate nella stagione 13/14?
«La firma non la metterei mai, perché ogni stagione è diversa dalle altre. Quella passata ci ha dato soddisfazioni ed è servita per porre le basi di questa. Non è questione di firme, ma di ricominciare da capo e cercare di fare il proprio meglio».
Se potesse togliere un giocatore ad un'altra squadra e inserirlo nella sua rosa, chi sceglierebbe?
«Noi abbiamo costruito una gruppo che rispecchia, la nostra idea. Non abbiamo seguito il mercato solo per seguirlo, non facciamo le cose casualmente, abbiamo compiuto le scelte strategiche con un occhio al budget. Ritengo che la squadra di cui dispongo sia la migliore e non inserirei nessuno».
A suo avviso quali sono le squadre favorite alla vittoria finale di questa prossima stagione?
«Oggi ne parlavamo in società tutti insieme. Ritengo che dopo le tre siciliane, Barcellona, Capo d’Orlando e Trapani, ci sono certamente Verona, poi le piazze grosse come Napoli e Torino, da non scordare Jesi, Casale, Biella e Trieste, da non dimenticare Ferentino e Veroli, due squadre compatte, così come Brescia, che può giocarsela con le prime per la piazza d’onore. Non mancheranno le sorprese, sarà un campionato di alto livello e molto duro».
Come vede questa strana formula, nella quale la prima della regular season, giocherà i playoff contro la vincente del campionato Silver?
«È una novità che fondamentalmente unisce due categorie con un regolamento in comune, formula, triplo arbitraggio, numero di stranieri. Anche in Coppa Italia, nella final six, giocheranno le prime due del campionato Silver. È un modo per rendere anche un po’ più orizzontale la formula a piramide del torneo».
Novità anche nella fase preliminare di Coppa Italia, dove, a differenza dello scorso anno, non ci saranno turni preliminari. Era meglio prima?
«Per uno al quale piace giocare e vedere il gioco onestamente sì. Una formula studiata per tenere in gioco tutti non sarebbe stata male. Poi se dovessi organizzare io, capisco le difficoltà dei turni preliminari».
Da allenatore, che ha il polso della squadra, come vede la rosa di quest’anno. È più forte rispetto a quella del 2012-2013, siete pronti a cominciare quest’avventura?
«La squadra ha compreso che bisogna esser pronti per giocare le prime partite, le quali si giocheranno sul piano dell'energia e della capacità di superare gli errori. Pagheremo la mancanza di esperienza, perché questa è una squadra giovane, ma ha anche la freschezza dalla sua».
Il calendario non è di certo stato benevolo, con due sfide difficili subito, la prima in esterna a Trieste, poi Brescia in casa e poi ancora due trasferte. Cosa ne pensa al riguardo?
«I ragazzi lo sanno. Non siamo una matricola, siamo una squadra "rognosa", abbiamo disputato molte amichevoli fuori casa proprio per prepararci al meglio al clima che troveremo».
Lechthaler e Triche, a suo avviso sono pronti?
«Credo che Lechtaler sia un giocatore che deve avere il tempo per acquisire il suo tipo di gioco in Legadue, ma soprattutto il minutaggio al quale non era abituato prima. Per quanto riguarda Triche, si sta ambientando bene. Per il suo basket di certo, ha bisogno di tempo, quello americano è molto diverso da quella europeo. Siamo all’alba di un vero primo step in avanti».
Ultima domanda, come si trova a Trento?
«Benissimo e mi sento molto stimolato, sono sempre "sul pezzo". Non sto bene perché mi sono adagiato, ma sto bene perché ho molti stimoli per fare al meglio in mio lavoro».

Autore
Sandro Botto
© www.sportrentino.it - strumenti per i siti sportivi - pagina creata in 1,799 sec.

Classifica

Notizie

Foto e video