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Divisione Nazionale A

Bitumcalor sconfitta a Recanati, la cronaca

Il parquet marchigiano mette a dura prova la corrazzata Bitumcalor, il match si conclude sul 78 a 69 in favore della formazione di casa. Gli avvincenti spettacoli contro Perugia ed Omegna rallentano fisico e mente, il gioco degli aquilotti perde di coralità, scorrevolezza ed intensità. Inebriati dal profumo dei due recenti successi sfiorati e dalla vittoria nel derby con Osimo, i gialloblu leopardiani si impongono con alte medie al tiro, trascinati da un implacabile Mei. Per i bianconeri, è la partita della rincorsa, un tallonare pesantemente gli avversari; a metà del terzo quarto il pareggio, l’occasione giusta per allungare il passo, ma punti preziosi mancano all’attivo delle aquile. Agguerrita e determinata, La Fortezza conquista la sua terza vittoria stagionale, infliggendo una battuta d’arresto alla squadra trentina, ora in compagnia di Brescia ai vertici della classifica.

Fischio d’inizio. I ragazzi di Coach Russo partono da subito con una marcia in più, ritmi elevati nella prima parte di gara, che permettono ai leopardiani di dettare fin da subito le regole del gioco. Otto minuti separano dal primo time-out, il parziale è positivo di cinque punti (7-2) per Recanati, con Pierini che infila di seguito una doppia ed una tripla. L’orgoglio dei bianconeri non tarda a farsi sentire: trascinati dal grande “piccolo” stratega Ferrarese, il primo scarto positivo (7-8) porta la firma di Natali. Le azioni si susseguono, punto a punto, un botta e risposta tra le due compagini avversarie, con Trento capolista sempre avanti di un passo (9-12). Cinque i minuti di gioco, neo entrato, il “cecchino” Mei centra la bomba del pareggio (12-12). Magistrale la difesa trentina, con Gandini sotto le plance, sottotono l’attacco: tra palle perse e tiri poco precisi, si entra nell’ultimo minuto di gioco, un nuovo sorpasso dei leopardi gialloblu con la tripla di Mei, che porta i padroni di casa ad allungare il passo. Nove secondi alla fine, Ferrarese attacca e penetra deciso a canestro, non realizza, il rimbalzo offensivo di Gandini, ancora fuori, quello di Giroli, ma nulla di fatto. La prima sirena vede Recanati in vantaggio di cinque lunghezze (21-16), le statistiche evidenziano un ottimo Andrea Benevelli. Nei primi minuti della ripresa, grande intensità di gioco in entrambe le compagini, molte occasioni di tiro, ma altrettante palle perse e ferri centrati: tre minuti trascorsi, parziale di 3 a 4. Lunga ricerca per sanare il digiuno dalla linea dei 6 metri e 75, dopo oltre sedici minuti di gioco il regista Ferrarese trova la tripla (31-27), euforia subito placata dalla “mano calda” di Mei. Tre minuti alla pausa lunga, Spanghero, arresto e tiro con bomba a segno, Zivic, di esperienza, mette in saccoccia quattro punti in due azioni consecutive. Il primo sorpasso del secondo atto (35-36), è il momento di prendere le distanze, seppur privati del valoroso capitano, costretto alla panchina da un problema alla caviglia. I leopardi non ci stanno, l’ultima posizione in classifica è troppo scomoda, Mei ancora di precisione da tre punti, Spanghero cerca di imitarlo, rimediando un fallo: tre liberi dalla lunetta, solo uno realizzato. Aquile e leopardi raggiungono gli spogliatoi sul 39 a 37, partita ancora tutta da giocare.

I due quintetti tornano a calcare il parquet, consapevolezza e lucidità per i ragazzi del neo Coach Rossi, in prima linea Pierini da due punti ed il solito Mei dalla lunga distanza. In assenza di fluidità di gioco, Bitumcalor trova ristoro nelle iniziative individuali di Ferrarese, micidiale dalla lunetta, con un quatto su quattro. Indispensabile il generoso contributo di Gandini, che alla metà del quarto riduce il gap ad un solo punto (44-43). Benevelli protagonista in attacco, per due azioni successive subisce fallo, conquista i tre punti che impattano il pareggio dei bianconeri (46-46). Poco meno di tre minuti alla sospensione, aggressività di Recanati, Mei non è più l’unico a “bombardare” gli aquilotti, si aggiungono le triple di Chiaramello e Parente, il parziale si allunga sul 56 a 48. L’ultimo minuto del terzo atto, la squadra trentina inorgoglita non demorde: Spanghero e Natali trascinano i compagni ristabilendo di misura a meno cinque, Ferrarese si cerca il fallo e “brucia” due volte la retina (59-56). L’ultima pausa arriva con l’ennesimo vano tentativo di Bitumcalor dai 6 metri e 75, i giocatori raggiungono le rispettive panchine sul 61 a 56. L’ultima frazione di gara non si apre bene per l’Aquila, che lascia il timone nelle mani degli avversari. Bomba del leopardo Fossati a due minuti dalla pausa (64-56), inizia una vera e propria carambola di falli, rimbalzi, palle perse e tiri sbagliati. Cinque i minuti al termine, Parente sigla il più dieci (66-56), gli aquilotti creano spunti offensivi, ma non trovano armonia col cesto. Ai ragazzi di Coach Buscaglia manca il piglio giusto, Recanati coglie la palla al balzo con Benini imperturbabile a “tabella”. Cinquanta secondi alla sirena di chiusura, i dadi sono tratti in un mastodontico più dodici (72-60), gli aquilotti tentano il tutto per tutto nella sistematicità degli ultimi falli, Natali insacca dalla lunga distanza (72-63). Trenta secondi effettivi, cronometro fermo per la doppietta di tiri liberi di Pederzini (76-66), poi per quelli di Chiaramello (78-67). Ferrarese chiude il “ciak, si gira” sul 78 a 69, semaforo rosso per l’Aquila incapace di espugnare La Fortezza Recanati.

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