Gardolo sconfitto in casa dal Cus, bene Ravina

Il posticipo della quarta di campionato, vedeva contrapposte le due assolute protagoniste della scorsa stagione, Gardolo e Cus Trento, attualmente accumunate dalla delusione di dover condividere la leadership con altre tre formazioni, apparentemente più in forma di loro, ovvero Fisiolab Europa di Bolzano, San Marco Rovereto e il Belvedere Ravina. Dal derby fra le due maggiori formazioni di Trento, Gardolo ne esce certamente ridimensionata, sconfitta in casa dalla formazione universitaria, e dimostrando anche alcuni limiti di manovra. 40 a 49 sul referto degli arbitri, partita non entusiasmante, contraddistinta dagli errori da entrambe le parti, e di certo scontro ben lontano dalle entusiasmanti sfide delle finali play off dello scorso mese di giugno. A poco vale la bravura e l’impegno di Federico Bailoni fra le fila del Gardolo, nonostante i suoi 17 punti, il resto della squadra, non gira come dovrebbe, e per il Cus, è abbastanza agevole imporsi contro i “cugini” di Trento nord. Con la vittoria del Cus in casa del Gardolo, la società vincitrice dello scorso campionato, si riprende la soddisfazione di aver nuovamente sconfitto l’eterna rivale, ma la soddisfazione non è tutto, ad abitare nei quartieri alti della classifica, ci son molti inquilini, e alcuni di questi appaiono più attrezzati rispetto alla scorsa stagione. 

Nell’anticipo della sesta giornata d’andata del campionato, il Belvedere Ravina, dopo aver affrontato tutte e quattro le formazioni che, sia sulla carta, sia nella realtà della classifica, sono deputate ad essere considerate le assolute protagoniste del campionato regionale di serie D, trova di fronte a se, il Bressanone Basket, formazione posizionata nella metà inferiore della classifica, ma che spesso, nelle scorse stagioni, ha impensierito soprattutto le formazioni più attrezzate, ed in particolar modo bestia nera del Ravina stesso. I biancorossi ravinotti parte bene, anche troppo, subito un 8 a 2 che può ingannare i valori in campo, ma il Bressanone di coach Mauro Di Stasio, non ci sta, ed il primo quarto finisce con il vantaggio a favore dei padroni di casa, 17 a 13. Nel secondo tempo è il momento dello show di Angelini del Belvedere Ravina, che fa di tutto e di più, portando i suoi alla pausa lunga con un considerevole vantaggio, 36 a 23. È il momento adatto per coach Ravagni di provare tutta la panchina, cosa che invece non ha la possibilità di fare il Bressanone, con sole tre riserve a disposizione. Il terzo periodo è il più equilibrato, e se vogliamo il meno spettacolare, e il match arriva all’ultima pausa sul punteggio di 52 a 37. Il pesante punteggio a favore del Ravina, può creare un certo appagamento, ed infatti così è. Il Bressanone ritrova coraggio e gioco, e si porta sotto punto dopo punto, arrivando ad un inaspettato -5 a due minuti dalla fine. Nell’ultimo time out, lo stratega del Belvedere Ravina, Enea Ravagni, chiama all’ordine i propri uomini, e la partita riprende i binari segnati già dai primi minuti, ed il vantaggio si porta sul ben più rassicurante +9. Finale di referto 59 a 50 per la società del sobborgo di Trento. A segno tutti i giocatori del Belvedere Ravina, tra i quali spiccano Angelini 13 punti e Andreotti con 12 ( tra i quali una magnifica tripla), per il Bressanone, i “soliti” Carlo Di Stasio, con 13 marcature, e Kantioler 12, con ben 3 tiri andati a segno dai 6,75 metri. Per il Ravina, ora il calendario riserva impegni certamente più facili, ma c’è anche il rischio di sottovalutare gli avversari, cosa in parte avvenuta nel match contro Bressanone. Per contro vi sono anche le grosse opportunità che le altre “grandi” si facciano del male fra di loro, in scontri fratricidi. Il Bressanone per contro non ha giocato male, ha tirato fuori l’orgoglio, e pur avendo la panchina molto corta, si è ben comportato, mostrando ottimi sprazzi di gioco. Da quanto si è visto, il Bressanone non potrà probabilmente lottare per la leadership di questo campionato, ma di certo ha le capacità per prevalere nella parte inferiore della classifica.