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Divisione Nazionale A

Vittoria gustosa, un peccato assaporarla per un sol giorno.

L’Aquila spiega le ali e spicca il volo all’apice della classifica, i leoni di Brescia ruggiscono, azzannano, si fanno sfuggire la prelibata e sgusciante preda, inarrivabile negli ultimi delicati minuti. Effetti pirotecnici sul parquet del PalaTrento, con una splendida Bitumcalor in grado di emozionare e riscaldare il cuore degli oltre 1500 spettatori presenti, pubblico delle grandi occasioni che nulla fa mancare alla massima serie del basket trentino, nemmeno l’illustre presenza di Presidente Dellai, Assessore allo Sport Dalmaso e Sindaco Andreatta. Gli aquilotti tengono a bada con arte e maestria le velleità lombarde, smorzano le doti tecniche di ogni giocatore biancoblu, mettono argine alla ritmicità del gioco di squadra avversario, incorniciando la parola fine sul risultato finale di 89 a 75.

Una partita da bere tutta d’un fiato, ancora una volta, solidità ed organizzazione, concentrazione e carattere del gruppo sono i cavalli di battaglia di capitan Zivic e compagni. Dominio degli aquilotti a spada tratta, nulla risparmiano in termini di energia ed intensità fin dalle battute iniziali del primo quarto. È la mano calda di Luca Conte, la sua fantasia nel creare brillanti soluzioni di gioco a dare lo sprint iniziale al match, perfettamente coaudivato da tenacia e grinta dei compagni. Con l’ingresso di Ghersetti, i leoni di Brescia sfoderano gli artigli e la lotta s’incendia punto a punto nei due tempi centrali. Ferrarese, Natali, Zivic, autorevoli, mantengono l’equilibrio con i lombardi, piatti della bilancia messi in linea dall’opera certosina del solito Gandini al termine del ventesimo minuti di gioco (39-39). Ripresa delle ostilità sotto una vera e propria pioggia di “bombe”, triple bianconere e biancoblu a cascata, gli aquilotti prendono un nuovo spunto che li porta al largo, ma la motovedetta lombarda del tandem Gergati – Ghersetti è vigile e sventa la tentata fuga. Allungo decisivo ed inarrestabile nell’ultima frazione, quando i bianconeri annientano qualunque diritto di replica dei lombardi, epilogo in cui i trentini affondano progressivamente la corrazzata bresciana in una serie di contropiedi dirompenti, a cui i leoni sono incapaci di mettere argine.

Breve ed essenziale descrizione di un perfetto volo solitario al vertice della classifica. Due punti che concretizzano il primato nel girone, l’accesso alla finale a quattro di Coppa Italia e la ben più importante l’affermazione di un identità di squadra, partecipata dall’individualità di tutti i componenti, guidati e consigliati da un ottimo stratega quale Buscaglia. Classico “giro di campo” per salutare e ringraziare i tifosi, sorride Nicola Natali, anche questa sera protagonista con un bel minutaggio al suo attivo, artefice di molte finalizzazioni che hanno portato Bitumcalor sugli scudi, tra cui la prima tripletta bianconera. “Brescia, compagine di gran forza e solidità, giocatori talentuosi dalla possente fisicità” – a pochi minuti dal trionfo casalingo, pathos nelle parole dell’ormai biennale aquilotto – “La nostra carta vincente, il nostro miglior biglietto da visita è il gruppo, l’unione di undici persone, cuore, coraggio, testa, per mettere a segno il “colpo grosso” nel finale. Di fronte ad una difesa coriacea di tale spessore, vincenti sono state le penetrazioni con raddoppio sul portatore di palla e l’immediato scarico sul compagno smarcato, velocità e furbizia per far fronte alla corpulenza avversaria”. Nicola non ci pensa un attimo ad esaltare la coralità dell’Aquila, anche quando lo si sollecita sui meriti personali. “Come mi sento? Un anno più vecchio, dopo Capodanno! Vivo in un meraviglioso gruppo di giovani ragazzi, in cui regnano amicizia e rispetto, desidero impegnarmi al meglio per una crescita individuale ed un miglioramento collettivo”.
Contenuto, in un atteggiamento di fierezza e soddisfazione che lo contraddistingue, il commento di colui che Superbasket ha indicato come miglior allenatore 2010 in serie A dilettanti. “Lo strenue lavoro in allenamento ci ha premiati, devo complimentarmi con i ragazzi, con il loro spirito di sacrificio e la loro ferrea volontà” – il clamore dei tifosi rimasti in tribuna nel post big match interrompe il Coach, che saluta e ringrazia, elegantemente – “Conta molto l’aspetto psicologico, oltre a quello atletico e tecnico, è necessario non abbandonare il senso, l’idea della partita, pur nel confronto punto a punto. Lucidità e concentrazione: nei cinque minuti finali la squadra ne ha data ulteriore dimostrazione”.

Un vero peccato non potersi crogiolare nella delizia del raggiunto, la trasferta sul campo nemico dell’Acegas Aps Trieste è alle porte. Domani, domenica 9 gennaio alle ore 18 i triestini d’origine Zivic e Spanghero, l’ex giuliano Benevelli con tutto il roster bianconero sfideranno i ragazzi di Coach Dalmasson.

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