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Il bilancio del 2012 del settore giovanile della Bitumcalor

Il 2012 che si è appena concluso è stato un anno intenso e ricco di soddisfazioni per il settore giovanile bianconero. Anche i primi mesi della stagione sportiva in corso hanno visto il movimento giovanile della Bitumcalor Trento crescere e confrontarsi in tornei e campionati dall'elevato tasso agonistico e tecnico che hanno messo alla prova il lavoro del capo allenatore Alessio Marchini e del suo staff. Un lavoro che era stato già avviato negli ultimi mesi della stagione 2011/2012, quando il coach toscano prese in mano le redini dell'intero settore giovanile bianconero e che oggi, con alle spalle alcuni mesi di lavoro in più inizia a far vedere i risultati attesi e i primi buoni frutti.

“Sono iniziate una stagione e un'esperienza del tutto nuova per tutti – il commento del responsabile del settore giovanile aquilotto – in quanto sebbene si era avviato un percorso già nei primi mesi dello scorso anno, da quest'estate abbiamo potuto impostare un certo tipo di lavoro organico, conoscere e comprendere meglio alcuni aspetti su cui focalizzare meglio le nostre attività e entro cui far crescere i nostri gruppi e migliorarne le potenzialità”.
Analizzati oggi, alla luce non solo dei risultati sportivi, questi mesi di lavoro cosa le dicono?
Che siamo cresciuti molto. Tutti i nostri gruppi hanno intrapreso un percorso di crescita che ha consentito loro di confrontarsi sempre comunque alla pari anche con compagini di maggior spessore tecnico e tradizione cestistica. Non voglio soffermarmi troppo o solo sui risultati sportivi, che sono solo una parte di un più ampio spettro di fattori da analizzare, ma anche da questo punto di vista posso dire che l'U19 si è comportata ben al di sopra delle aspettative iniziali. Ora ci restano ancora cinque mesi in cui cercheremo di entrare tra le prime sei squadre in modo da poter accedere a qualche concentramento. Anche i ragazzi dell'U17 Eccellenza in questi mesi hanno ben lavorato e figurato, battendosi sempre su ogni campo, dimostrando buone cose e di poter essere un gruppo interessante anche in prospettiva futura.

E i ragazzi più giovani?
I gruppi U13, U14 e U15 stanno crescendo. Per loro prima ancora dei risultati agonistici il nostro obiettivo è quello di ottenere risposte in allenamento e in ognuno dei ragazzi dal punto di vista della maturazione del giocatore e del ragazzo. Momenti importanti sono i tornei e le partite che ci vedono impegnati fuori regione, dove possiamo capire i nostri limiti e i punti su cui concentrarci in palestra per crescere.

Tanti gruppi e giovani giocatori da gestire, tanti impegni, in palestra e fuori.
Ho uno staff che mi aiuta e che sin dall'inizio si è dimostrato unito, con voglia di fare e lavorare. Tutti i gruppi possono contare su ottimi allenatori, capaci sia tatticamente sia umanamente. Ci parliamo e ci confrontiamo ogni giorno e insieme si lavora per contribuire a far crescere i ragazzi a 360°. Importante è anche la presenza di un preparatore atletico dedicato che segue e coordina il lavoro di tutte le squadre. Obiettivo del nostro lavoro, in sinergia e in modo integrato, è quello di formare i nostri atleti dal punto di vista tecnico, emotivo e fisico.

Momento di maggior soddisfazione è forse la convocazione dei giovani Bernardi e Gorreri nella selezione nazionale.
Non c'è dubbio che per i ragazzi e per tutti noi, dallo staff tecnico all'intera società, sia un motivo d'orgoglio e gratificazione, segno che si è e si sta lavorando nella direzione giusta. A patto però che non sia, per noi e per i ragazzi, un punto di arrivo ma di partenza. E' un'occasione importante che consente a tutti di confrontarsi con contesti in cui il livello tecnico è superiore a quello regionale in cui ci misuriamo ogni giorno e che quindi deve aiutarci a crescere e migliorare ulteriormente.

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