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Divisione Nazionale A

DNA: Alessio Marchini responsabile giovanili dell'Aquila

Si è tenuta oggi presso la sede dell’Aquila Basket Trento in via Fogazzaro la conferenza stampa di presentazione di Alessio Marchini quale nuovo responsabile del settore giovanile bianconero.

Per il coach ligure un contratto triennale, indicativo della fiducia che la società ripone nella sua persona, a cui spetta il compito di “alzare il livello”, questa una delle espressioni più utilizzate durante la conferenza stampa, del settore giovanile. Il Presidente Luigi Longhi ha voluto dare il benvenuto ad Alessio Marchini nel suo nuovo incarico dopo i sei mesi come capo allenatore della squadra U19 Nazionale. “Mi fa piacere che la prima novità ufficiale della nostra stagione dopo la promozione in LegaDue riguardi il settore giovanile, perché è indicativo della nostra volontà di farlo crescere ulteriormente. Confermo, tra l’altro, che l’anno prossimo parteciperemo ancora al campionato U19 Nazionale, un campionato giovanile che propone gare contro il meglio dei settori giovanili nazionali. È un campionato che davvero rappresenta una grande possibilità per tutto il nostro movimento cestistico provinciale.” Il Direttore Generale Salvatore Trainotti ha speso poi parole importanti per coach Marchini. “Sono contento che Alessio diventi la guida del nostro settore giovanile. Si parla spesso di ‘progetto’ a livello giovanile: sono convinto che la differenza la faccia non tanto il progetto, ma le persone che ne sono coinvolte. E Alessio è una persona perbene, seria, in cui ritrovo professionalità e passione per questo sport. A lui va un grosso in bocca al lupo per tutto il lavoro che sarà chiamato a svolgere.” È stato poi il momento di Alessio Marchini, che ha voluto sottolineare i motivi di una scelta che lo vedrà legato a Trento per tre anni. “In questi sei mesi ho avuto la conferma della serietà e della professionalità della struttura di Aquila Basket. Quello che mi propongo come obiettivo è quello di dare al settore giovanile un sistema, un modo di stare in palestra, un’identità precisa. I ragazzi hanno avuto davanti ai loro occhi un esempio bellissimo dalla prima squadra che ha lavorato in palestra, è cresciuta e ha raggiunto un traguardo importantissimo come la LegaDue. I ragazzi devono capire che si deve remare tutti in un’unica direzione: così raggiungeremo i nostri obiettivi, che saranno pochi ma chiari.”

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