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Divisione Nazionale A

La Bitumcalor arriva a Natale da capolista

Scontro tra titani, intensa sfida al vertice. Una sola sconfitta nelle ultime sette giornate, l’ottimale stato di forma trevigliese non è sufficiente a sbaragliare l’ospite di riguardo Bitumcalor, a ranghi ridotti per l’assenza di capitan Zivic. Si chiude 88 a 95. Match dinamico, fiato sospeso dal primo all’ultimo istante, gli aquilotti riescono ad arginare il gioco veloce ed i tentativi di anticipo degli avversari. I segreti del successo, forte fisicità a rimbalzo (41 totali contro i 29 di Treviglio) e calibro millimetrico dalla mezzaluna. Lotta ad armi pari fin dal fischio iniziale, con parziali che danno ragione ad entrambe le compagini. Momento duro per Trento nelle prime battute della terza frazione, reazione d’orgoglio degli ospiti, subito si ritorna punto a punto, le Aquile non si fanno staccare. Il tempo regolamentare si esaurisce in un 81 pari. Decisivo, l’overtime conferma Bitumcalor una tra le squadre più titolate del girone.

Palla a due. La prima azione spetta ai padroni di casa, Borra sbaglia da sotto ma non tradisce dalla lunetta pochi secondi più tardi, annullando il breve vantaggio preso dalle aquile con Benevelli. Momenti di studio tra le due compagini, ad alta intensità, nessuna delle due prende il largo. Metà del primo quarto, spettacolare schiacciata di Borra su assist di Marino, l’aquilotto Benevelli porta nuovamente al pareggio (8-8). Bianconeri a digiuno di triple, voraci, cercano la lunga distanza, in particolare il regista Ferrarese non trova i punti desiderati. Situazione speculare in casa orobica, il decantato cecchino Reali non riesce ad aggiustare la parabola, complice la lodevole difesa trentina che non lascia molto spazio al tiro. Poco meno di quattro minuti alla sirena della prima frazione, il massimo break inflitto da Treviglio ad opera del tandem Marino - Milani, penetrazione e contropiede, sul 12 ad 8. Scarse realizzazioni dal perimetro, i punti arrivano da vicino a canestro, in un botta e risposta continuo, si distinguono per grinta ed operosità Borra da un lato, e Benevelli con ben otto punti al suo attivo dall’altro. La prima pausa breve fissa il 19 a 18, frutto del contropiede di Marino e della freddezza di Reati dalla linea dei tre metri. Quintetti in campo, le ostilità riprendono. Dominio in lingua trentina, Gandini infila da tre punti, centra ancora da due, ben servito da Ferrarese. Allungo degli aquilotti con passo sicuro del giovane Fiorito, che sigla il parziale positivo di sei lunghezze (21-27), immediata la contromossa orobica, tripla di Marino. Dinamicità e vigore, i ragazzi di coach Lottici prendono in mano il gioco con Vitale autore di due azioni successive, che portano complessivamente a suo favore quattro punti realizzati (28-27) e due falli subiti. Nemmeno il tempo ai trevigliesi di sorridere al vantaggio, la frusta di Billoz Conte non perdona dalla linea dei 6 metri e 75. Tre minuti alla pausa lunga, il primo attore risponde al nome di Spanghero, in evidenza con un’azione da tre punti (30-33) su fallo di Planezio. Metà gara, ancora equilibrio tra aquilotti e biancoblu, un solo punto di scarto a favore degli ospiti (34-35).

Il risveglio di De Min crea non poche difficoltà all’Aquila, che dopo soli due minuti rimane indietro di cinque lunghezze (40-35). Pericolo psicologico, aggravato dal quarto fallo fischiato a Gandini, sostituito immediatamente da Natali, a quota tre. Attivo, reattivo, superlativo, Benevelli si fa carico delle sorti bianconere, in un crescendo di doppie, otto consecutive, che valgono il 43 pari sul tabellone. Marino castiga dal perimetro, crea spunto per la ripresa trevigliese, l’inossidabile Benevelli passa il testimone a Natali, nuova parità (49-49). Timido, Zanella subisce fallo al tiro, due punti più uno, letteralmente annientato da un’Aquila esplosiva, nelle “bombe” di Conte e schiacciata di Natali. Un minuto al pit-stop, massimo gap per la formazione ospite (52-57), le emozioni non sono terminate. La frazione si chiude 56 a 57, con il quarto fallo di Benevelli e lo sprint biancoblu guidato da De Min. Equilibrio sembra essere la parola d’ordine della partita, taglia-fuori e rimbalzo quella dei trentini. I giovani Spanghero e Fiorito non lesinano in quanto a prodezze dalla lunga distanza, fruscia la retina, ben due volte, per un nuovo vantaggio positivo di cinque punti (60-65). Time out di coach Lottici, capitan Reati ristabilisce nella posizione corretta l’ago della bilancia, ma Benevelli e Natali, con la giusta attenzione alla gestione falli, tornano a far cantare il coro bianconero. Cinque minuti da giocare, parziale di 69 a 69. Precisione chirurgia dalla lunetta, la regia di Ferrarese imposta una fuga, Treviglio tiene la scia con la mano calda di Reati. Due minuti, ancora tutto da giocare, gli ospiti governano con un breve vantaggio (77-79). Concitatissime le fasi finali: quinto fallo ai danni di Benevelli, che abbandona il parquet, a segno il liberi di Vitale, concreto il 79-79. Possesso dei trevigliesi, Spanghero manda Marino sulla linea del tiro libero, impatta l’81 a 79. È meno due, a 35 secondi dalla sirena. Consapevolezza dei ragazzi di coach Buscaglia, Conte si gioca l’uno contro uno, Marino lo affonda, la lunetta sancisce un nuovo equilibrio, quello dell’81 pari. Ultimo possesso biancoblu, pieni voti con lode alla prova difensiva di Bitumcalor, in grado di neutralizzare l’insidia De Min, che conclude in modo frettoloso e superficiale.

Fiato sospeso. Overtime d’incipiente inizio. Aquilotti a ranghi (e denti!) stretti, Benevelli in panchina per cinque falli, il trio Natali – Spanghero – Gandini carico a quattro. Il duo arbitrale riapre le danze, un walzer viennese di tiri liberi. Natali calca il parquet per soli 35 secondi, concede a Vitali la lunetta, due punti fissano l’83 ad 81. Medesima sorte per lo stesso Vitali, il suo quinto ed ultimo fallo concede a Trento l’opportunità del pareggio, che certo Ferrarese non si lascia sfuggire. Rimasti orfani anche di Spanghero, gli aquilotti non perdono la forza d’animo e lo spirito di gruppo che li caratterizza, ancora Ferrarese infila due punti essenziali. Il lume orobico è flebile, Reali ne è la palese dimostrazione, una bomba finisce sul ferro, gli ultimi due falli commessi, uno dei quali di sfondamento, lo mettono letteralmente fuori gioco. Tra le schiere bianconere, sugli scudi le medie perfette di Gandini e Ferrarese dalla lunetta. Un solo minuto da giocare, Trento avanti di sei, il sogno è ad un passo. A poco serve il colpo di coda di De Min dalla linea dei 6 metri e 75, artefice degli ultimi due punti (immancabilmente dalla linea dei tre metri!), Conte firma il risultato finale: 88 a 95. Coach Buscaglia e team conquistano una vittoria stagionale di essenziale importanza, chiudendo il brillante 2010 nel miglior modo possibile su un parquet difficile ed imprevedibile come quello di Treviglio. Pausa natalizia con titolo di capolista in tasca, renderà certo le Feste più gustose ai giocatori bianconeri, ed a tutto il direttivo!

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