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Fra botte, calci ed insulti la Manica Trenta riconquista la B2

ROMA - Quella che doveva essere una festa per il ritorno di Rovereto in serie B2 maschile, si è trasformata in pochi secondi in una mega rissa che ha visto coinvolto i giocatori della Manica Trenta (rimasti sul parquet laziale per fare festa) e i 200 tifosi di Canicattì che, dopo aver visto perdere la propria squadra sul campo, volevano "rifarsi" direttamente della cocente sconfitta (Rovereto ha vinto di 14, 73-59 il risultato finale). Ne hanno fatto le spese alcuni giocatori della Manica. Il bollettino medico sembra quello di una piccola guerriglia urbana: Bazzan ha una sospetta frattura al setto nasale, Marcolini ha rimediato un taglio in testa causato da un bottigliata, Nicoli lamenta un occhio nero e Bovo con un sospetto trauma cranico. Polettini, infine, per sua fortuna non ha dovuto ricorrere alle medicazioni dei sanitari, ma si è visto minacciare da un tifoso siciliano con un coltello. Cenni di cronaca che hanno davvero poco a che fare (anzi nulla) con il basket giocato.
A margine dell'increscioso episodio c'è anche la cronaca di una finale da raccontare. un match sempre saldamente fra le mani di Rovereto fin dal primo quarto, chiuso in vantaggio di 4 (20-16), continuato nel miglire dei modi nel secondo (34-28) e terzo (47-43) fra diverse interruzioni per intemperenze dei tifosi siciliani. Nell'ottima prova corale della Manica, spiccano le grandi prove di De Fanti (17 pt), Nicoli (13), Marcolini (10), Polettini (11) e Pezzin (17); ben cinque uomini in doppia cifra a fronte di un Canicattì che ha provato ad opporsi vanamente con i soli Bosco (19) e Valenti (12). Ma il gap fra le due squadre era piuttosto evidente, come confermano le percentuali al tiro da fuori e la grande quantità di tiri liberi (ben 27) abvuti a disposizione dalla formazione trentina.
"Cosa volete che vi dica - commentava al termine della gara coach Lasi - solitamente tutti aspettano un evento del genere per festeggiare, noi vivremo questa promozione in B2 fra Pronto Soccorso e Questura, ma questo non è più sport". Lasi commenta gl incidenti durante e dopo al partita. "E' stata una guerra che spero servirà di lezione alla Federbasket. Non si può sottovalutare un appuntamento del genere, relegandolo in una palestra inadatta di un oratorio di Roma. Le avvisaglie di un simile comportamento dei tifosi si erano già avute in semifinale, ma nessuno forse aveva voluto farci tanto caso. E' questo è il risultato".
C'è anche una promozione da commentare, al di là di tutto... "Una promozione strameritata, giunta al termine di un'annata d'oro...campionato, Coppa Italia...sono traguardi che vogliamo dedicare ai nostri tifosi, alla Città di Rovereto e al presidente Rella".
Già, in pochi se ne saranno accorti nella confsione generale del momento, ma rovereto ieri sera è tornata in serie B di basket, nel contesto e nel modo peggiore, purtroppo.

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