Aquila Basket, un anno tutto "in crescendo"
Il 5 giugno, presso il bar Plan in Largo Carducci a Trento, si è svolto l’ultimo atto della magnifica stagione della Bitumcalor Aquila Basket, che ha voluto incontrare i propri sostenitori, fuori dal parquet di gioco. I tifosi presenti sono stati numerosissimi e il tifo non è mancato nemmeno in questa occasione. Sorrisi, strette di mano, qualche birra, e tanta gioia, gli ingredienti di questo party. Lanciamoci in una ricostruzione della magnifica stagione del primo anno in Legadue della squadra trentina.
I primi passi di questa avventura
Era il 22 settembre 2012, quando presso la festa della Circoscrizione Oltrefersina, sotto il tendone della sagra, veniva presentata ufficialmente dal presidente Luigi Longhi, la formazione della prima stagione in Legadue di Basket. L’entusiasmo è tanto, le persone accorse anche, ma molti sono i dubbi che circolano attorno alla tenuta che potrà avere la squadra di Trento, neopromossa, e al cospetto di squadre di grande esperienza. È chiaro che l’unico vero obiettivo di inizio stagione, è pensare ad una salvezza, possibilmente da conseguire almeno un paio di giornate prima del termine della Regular Season
L’avventura vera e propria sul campo della stagione per la Bitumcalor Aquila Basket, comincia con i preliminari di coppa, il 26 settembre 2012. Il programma degli ottavi di finale, prevede un sorteggio non semplicissimo, infatti il bussolotto riserva alla compagine trentina, la Biancoblù Basket Bologna. Ma nonostante le difficoltà, nella prima gara in trasferta, Trento batte con un netto 79 a 58 un Bologna parecchio sottotono ed in ritardo di preparazione. Il ritorno, giocato quattro giorni dopo, è particolarmente difficile per la squadra di Bologna, colpa del passivo pesante accumulato all’andata. Anche in questa partita non c’è storia, forse colpa anche dell’andata, e gli aquilotti si impongono per 84 a 63. Primo obiettivo minimo, superato nel migliore dei modi.
In campionato si comincia con un k.o.
La prima giornata di campionato, giocata il 6 ottobre 2012, vede subito una sfida al limite del possibile, in casa contro il Sigma Barcellona, tra le candidate alla promozione in serie A1. L’esordio casalingo non è dei migliori, infatti il Barcellona passa a Trento con un netto 81 a 72. La seconda giornata vede gli aquilotti in trasferta in Campania, contro il Givova Scafati, squadra certamente più alla portata del quintetto trentino. La vittoria della compagine trentina sfuma di pochissimo, perdendo per 74 a 72, ma il morale è alto, si intuisce che la speranza di salvarsi non è così lontana, e la differenza con le squadre meno quotate non è incolmabile. Nel frattempo voci di corridoio circolano insistenti, e pare che la squadra di Napoli, la Pallacanestro Sant’Antimo, venga esclusa dal campionato, e quindi non ci sarà la tanto temuta retrocessione, fattore che dal punto di vista psicologico potrebbe aiutare molto la società trentina.
La prima vittoria per la squadra di Toto Forray & Co. arriva in trasferta, alla terza di campionato, contro la Prima Veroli, con un sonoro 74 a 56, e questo risultato è fondamentale per il morale di tutta la compagine, anche perché grazie a questo risultato, viene agguantato l’ottava posizione, l’ultima utile per i possibili play-off, posizione che per ora fa sognare il team allenato da Buscaglia, anche se la strada è lunghissima. La quarta giornata, che avrebbe visto l’incontro casalingo contro la compagine di Napoli, vede il riposo degli Aquilotti, scavalcati in classifica dalle vittorie fuori casa di Veroli e Jesi.
Arrivano i risultati, si riempie il PalaTrento
Nel frattempo vengono giocate le partite d’andata dei quarti di coppa, e Trento ospita la fortissima Barcellona, che vince per 86 a 83, e l’avventura di coppa, in vista del difficile ritorno in Sicilia, pare sfumare. La quinta giornata vede ancora la Bitumcalor Trento in casa, avversaria dell’Aget Nature di Imola, ultima in classifica, a zero punti. È chiaro a tutti che non si può sbagliare questo incontro, è così è, infatti la vittoria è agevole, 84 a 73 il tabellino finale, e undicesimo posto agguantato, in compagnia di altre tre squadre, fra le quali la quotatissima Barcellona.
La sesta giornata non è delle più facili, bisogna affrontare la Biancoblù Basket Bologna, attualmente in testa al campionato di Legadue, assieme a Pistoia e Casale Monferrato. Il compito sembra impossibile, ma la vittoria sfugge per poco ai trentini, Bologna vince con un margine risicato, 70 a 66.
Per la settima si torna a Trento, fra le mura amiche del Pala Trento, contro la FMC Ferentino, squadra della provincia di Frosinone, che occupa la dodicesima posizione in classifica generale. Contro quest’avversario non si può sbagliare se si vuole sperare in un futuro a metà classifica, e così è, Trento s’impone per 87 a 81. Oltre al bel risultato, iniziano a notarsi molti più spettatori nel palazzetto di Trento, e la tifoseria inizia ad essere calda e ben organizzata.
L’ottava giornata vede una trasferta insidiosa, a Capo d’Orlando, contro l’Upea, allenata dall’ex talentuoso playmaker Gianmarco Pozzecco, anche se la squadra in questo momento non sta passando un momento brillantissimo. Trento se ne approfitta di questa situazione e fa la corsara, vincendo con un margine risicato, 82 a 80, riavvicinandosi all’ottava posizione, che ormai pare essere il target finale della società trentina.
L'aggancio dell'ottavo posto e l'urlo in Coppa
Per la nona d’andata al palazzetto amico di via Fersina c’è un altro cliente difficile, la Tezenis Verona, sesta in campionato, e fra le dirette concorrenti con Trento per il raggiungimento di un possibile posizionamento nei playoff. Gli aquilotti non hanno alcun timore reverenziale, un bel 78 a 70 porta la squadra trentina in ottava posizione, e agguanta un bel quartetto di squadre, fra le quali brillano i nomi di Barcellona e Brescia. In questa giornata importante per l’Aquila Basket, si assiste alla caduta casalinga della capolista Bologna contro una particolarmente attiva Scafati, e questo k.o. fa si che Pistoia si porti in cima alla classifica.
La decima giornata vede la squadra di coach Buscaglia proprio in trasferta contro la capolista Pistoia. Le speranze sono poche, Pistoia non cede nulla sul parquet di casa, e domina Trento con un netto 96 a 82. Se il campionato finisse oggi, Trento sarebbe fuori dai sognati playoff.
Nel pieno di questa che possiamo chiamare “crisi”, c’è pure il ritorno dei quarti di coppa in trasferta contro una delle migliori in campionato, Barcellona, e c’è da vincere la partita con almeno 3 punti di differenza, visto che il passivo all’andata aveva visto prevalere i siciliani per 86 a 83 al Palatrento. Nonostante il momento non sia dei migliori, l’Aquila Basket tira fuori gli artigli, e va a vincere al PalAlberti con uno scarto di ben 11 lunghezze, punteggio che le permette di accedere alle Final Four di coppa.
Le sei sconfitte consecutive
Undicesima turno, e partita fra le mura amiche, contro la Novipiù Casale Monferrato, attualmente quarta in classifica. Gli aquilotti vanno in tilt, perdono di poco, ma perdono, 70 a 67 per i piemontesi, seconda sconfitta di seguito, fatto accaduto soltanto ad inizio campionato, e tale risultato porta la squadra un passo più lontano dalla zona playoff. Nel frattempo Pistoia compie una grave passo falso contro Barcellona, e viene affiancato da una irresistibile Scafati. Bologna sempre più in crisi, ormai quarta, pesantemente sconfitta da Brescia, e Barcellona che si porta al terzo posto, grazie alla vittoria sulla capolista Pistoia. Pare ormai chiaro che il campionato in corso si sta dimostrando molto equilibrato e i responsi verranno fuori soltanto nelle ultimissime giornate.
Dopo le due sconfitte, Trento è chiamata alla riscossa, ma il compito non è semplicissimo. Lo aspetta la trasferta di Trieste, squadra che è proprio all’ottavo posto, e non vuole lasciarlo. La Bitumcalor perde di poco, 71 a 69 per Trieste, e il sogno dell’ottavo posto si allontana. In questa stessa giornata Scafati è sola al comando, grazie al passo falso di Pistoia.
Tredicesima giornata, e teoricamente dovrebbe essere quella senza appello. Partita in casa contro Jesi, una posizione dietro l’Aquila Basket, perdere potrebbe essere un errore fatale verso la scalata alla classifica finale. Toto Forray, Davide Pascolo e soci ce la mettono tutta, ma Jesi fa la corsara in casa di Trento, e dopo due overtime vince 106 a 105. L’amarezza è tantissima, sconfitta in casa da una squadra inferiore in classifica, e per un solo punto dopo due overtime. Per la cronaca è la quarta sconfitta consecutiva, pare che il sogno di Trento si stia ridimensionando in campo.
Il riscatto potrebbe avvenire nella quattordicesima giornata, in trasferta contro Forlì, poco avanti in classifica rispetto agli aquilotti. Il compito degli uomini di Buscaglia però fallisce, e arriva la quinta sconfitta consecutiva, per 87 a 84, e il risultato allontana molto la squadra dell’ottavo posto, infatti si trova al decimo, con ben 4 punti di differenza dall’ottava, Brescia, prossima avversaria in campionato.
Quindicesima ed ultima giornata del girone d’andata, fra le mura amiche contro la Centrale del Latte Brescia, un unico risultato possibile, vincere! Ma così non è, dopo esser stati in vantaggio sino al secondo parziale, e poco distanti nel terzo, al quarto tempo c’è il tracollo, con una delle più brutte sconfitte sinora subite, 69 a 81. Il bilancio non è dei migliori, sesta sconfitta consecutiva, decima posizione, ma in compagnia di altre tre squadre. Chiude in testa al campionato un terzetto composto da Barcellona, Pistoia e Casale, inseguiti ad una lunghezza da Scafati. Bologna che aveva dominato l’inizio campionato, è precipitato in settima posizione.
Con Barcellona l'Aquila rialza la testa
Con il morale di certo non altissimo, gli aquilotti devono affrontare la capolista Barcellona, in trasferta, e dopo sei sconfitte consecutive. La trasferta che si prospettava impossibile, però ha un esito che alla vigilia era impensabile. Forray e soci dominano il parquet siciliano, con un bel 89 a 70, oltretutto in una giornata, dove tutte e tre le squadre di vertice, vengono sconfitte.
Nella seconda di ritorno, di certo il compito non è facilissimo. Bisogna confermare l’ottima prestazione avuta contro Barcellona, ma il cliente di turno non è dei più semplici, infatti a Trento arriva la Givova Scafati, attualmente in quinta posizione. Ma l’entusiasmo della vittoria contro Barcellona è contagioso, e i ragazzi della compagine trentina, vincono sonoramente per 98 a 87 contro Scafati. Decima posizione consolidata, e crisi allontanata.
Alla terza di ritorno, il compito per coach Buscaglia sembra facile sulla carta, e così si conferma, infatti i suoi travolgono la Prima Veroli per 68 a 57, e grazie alla terza vittoria consecutiva, Trento aggancia un terzetto di squadre (Verona, Forlì e Trieste), che punta all’agognata ottava posizione finale della regular season.
La quarta di ritorno prevede il riposo per gli aquilotti, speranzosi che le dirette concorrenti non facciano del loro meglio. Solo Forlì riesce a vincere fra le dirette concorrenti.
La sconfitta contro Imola, il riscatto contro Bologna
La quinta di ritorno, dovrebbe esser sulla carta fra le più facile, in trasferta contro Imola, ultima in classifica, e dopo una serie positiva di tre gare pare scontata la vittoria di Trento. Sino al terzo tempo, pare proprio così, in vantaggio di 10 lunghezze, ma nel quarto periodo, gli uomini di Buscaglia gettano al vento la vittoria, e Imola si impone con un insperato 76 a 74. Questa sconfitta, dimostra una certa immaturità della squadra, incapace di approfittarsene della debolezza della squadra avversaria.
Sesta di ritorno molto delicata, per tre buoni motivi: il primo la squadra avversaria, Bologna al settimo posto, che di certo vorrà approfittarne del passo falso dei trentini. Seconda insidia, siamo alla vigilia della final four di coppa Italia, magari la testa dei giocatori della Bitumcalor viaggia già verso quella manifestazione. Terza ed ultima insidia: la sconfitta con Imola, è stata soltanto un’ingenuità o è il segno di un qualche cosa che non gira nella squadra? Le paure della vigilia si dimostrano infondate. Trento domina e schiaccia Bologna con un sonoro 80 a 67. Decima posizione agganciata e consolidata, in compagnia di Verona e Trieste. Nel frattempo Pistoia è solitaria in cima alla classifica.
Il trionfo in Coppa Italia
Arriva il momento delle final four di coppa Italia di serie Legadue, il 9 e 10 marzo 2013. Nel frattempo Trento è stata designata per ospitare tale manifestazione, ed anche questo è un piccolo segno del destino. A contendersi la coppa, oltre a Trento, ci sono le ottime Pistoia e Casale, forse le favorite, e la mina vagante Scafati. L’Aquila Basket dovrà affrontare Casale. Palezzetto pieno, come nelle grandi occasioni del volley, ma qui si tratta di palla a spicchi, e Trento non è ancora completamente abituata a tale ritmo. Comunque sia, l’Aquila aggredisce Casale, e vince per 96 a 85, il giorno successivo, per la finale, ci sarà la fortissima Pistoia, allenata da Paolo Moretti, e tra le sue fila comprende un certo Giacomo Galanda, 210 cm, argento alle olimpiadi di Atene 2004. Caduti i timori reverenziali, la società di via Fogazzaro, fa sua la coppa, in un tripudio di pubblico e festeggiamenti, regolando i toscani con un 84 a 76.
Bella contro le grandi, brutta contro le piccole
Nella settima di ritorno, la neo campionessa di coppa è attesa da un compito che sulla carta non sembra impossibile, ovvero affrontare Ferentino fuori casa, penultima in classifica. Ma così non è, Trento, l’ammazzagrandi, soffre molto con le squadre di bassa classifica e perde per 86 a 83. La sconfitta è dura da digerire, sia perché la settimana prima Buscaglia e i suoi hanno vinto la Coppa Italia, sia perché l’ottavo posto si allontana e fra le contendenti si inserisce anche Capo d’Orlando, che sino ad ora era apparsa in letargo.
Il calendario dell’ottava di ritorno, vuole proprio che l’Aquila Basket affronti la rediviva Capo D’Orlando. La tensione negli aquilotti si sente, e i messinesi passano agevolmente al Palatrento, con un 91 a 87. Gli aquilotti ormai al dodicesimo posto, sembrano aver abdicato alla rincorsa dell’ultima piazza possibile dei playoff. Ma il tifo di casa e l’affetto della città per la squadra non manca, e questa sarà una delle migliori medicine per affrontare le ultime sette partite.
Regular season conclusa con passo sicuro
La nona di ritorno sembra essere la partita fondamentale. Bisogna affrontare Verona (sesta in classifica), fra le sue mura amiche. La sconfitta condizionerebbe troppo il futuro di Trento, mentre una vittoria fuori casa, potrebbe riaprire i giochi. Trento si impone di poco, ma svolge il proprio compito, 75 a 72, e risale di una posizione.
La decima di ritorno però si preannuncia non delle più facili, bisogna affrontare Pistoia, capolista della regular season, già sconfitta in finale di coppa. Trento si dimostra ”ammazzagrandi” e a poco meno di un mese dalla vittoria di coppa, da un’ autentica lezione di basket al Pistoia, demolito da un sonoro 81 a 64. Altra posizione scalata, l’ottavo posto non è poi così lontano.
Ma sulla strada verso il termine della stagione, c’è l’insidiosa trasferta a Casale Monferrato, saldamente al terzo posto, ed affamata di punti per tentare un possibile rush finale. Il 74 a 67 finale per Casale, ridimensiona i sogni del mister Buscaglia e dei suoi ragazzi.
Ma ora gli aquilotti sono attesi dalle ultime quattro giornate. Nella dodicesima di ritorno, il compito pare non impossibile, contro Trieste, tredicesima in classifica. La Bitumcalor non sbaglia, vince 84 a 79, ed agguanta l’ottava, e tanto sognata, posizione.
Ora pare tutto in discesa, ma c’è la trasferta a Jesi, terzultima in classifica, e si sa, Trento un po’ soffre con le più deboli. Trento soffre sì, per tutta la partita, ma alla fine si impone di misura, 78 a 77, consolida l’ottavo posto, e matematicamente può arrivare, nella peggiore delle ipotesi, soltanto nona. Ai piani alti, domina un terzetto, a pari punti, Barcellona, Pistoia, Monferrato. Bologna, superata da Trento, per colpa di un passo falso in casa contro Forlì.
Penultima di campionato, e primo match point per Trento. La vittoria contro Forlì significherebbe accesso sicuro ai quarti di finale dei playoff. Coach Buscaglia non sbaglia nulla, gli uomini da lui allenati dominano tutti e quattro i periodi e liquidano la pratica per 94 a 71, davanti ad un pubblico foltissimo, che ha un unico rimpianto, non aver raggiunto i 100 punti per poco. Ora Trento è matematicamente ai playoff, bisogna solo capire se la settima posizione è scalabile e l’avversario dei quarti, ma manca la trasferta di Brescia.
Ultima di campionato a Brescia, ed una Trento un po’ rilassata va a perdere contro la Leonessa, ma la sconfitta è indolore. Ottavo posto, superata da Scafati che vince con la capolista Barcellona, e Bologna, sconfitta in casa da Ferentino, dice addio ai playoff. Regular season vinta da Barcellona, in coabitazione con Pistoia.
I playoff cominciano con una lezione a Barcellona
La stagione dell’Aquila Basket, è andata oltre la più rosea delle previsioni, con la vittoria della Coppa Italia, ed il raggiungimento delle final eight di campionato, I playoffma ora viene il momento difficile, dove si gioca senza appello. Trento giunta ottava deve scontrarsi contro la prima, Barcellona Pozzo di Gotto, vincitrice della regular season, ma già castigata in coppa proprio da Trento nei quarti di finale. Le prime due gare in Sicilia, si gioca finché non si vincono tre partite. Buona la prima per Trento, capace di un travolgente 106 a 84. Due giorni di pausa e siamo a gara due, e pare chiaro che Barcellona debba tirare fuori i denti per non deludere i tifosi di casa. I siciliani tirano fuori i denti, ma gli Aquilotti tirano fuori gli artigli e il becco, e vincono con due lunghezze di differenza, 95 a 93. In gara 3 a Trento, c’è la possibilità di chiudere i conti con un match ball che consacrerebbe alla storia la compagine trentina. È così è, la Bitumcalor spegne le possibili velleità di Barcellona con un netto 88 a 73. Trento si risveglia fra le prime quattro, è in semifinale dei playoff.
In semifinale il peggiore degli avversari
A questo punto si presenta il peggiore dei clienti, quella Brescia che ha battuto Trento sia in casa che fuori e che il team di Buscaglia soffre in particolar modo. E così lo è nella prima gara, anche se il passivo non è molto, Brescia vince per 84 a 81. In gara due, sempre in terra lombarda, Trento deve raddrizzare questa serie negativa che la vede soccombere sempre contro questo avversario. L’impresa riesce, una Trento corsara, vince 75 a 73 e può allungare la serie, almeno fino a gara 4. Gara 3 a Trento, in un palazzetto gremito, si preannuncia tesa. Gli uomini di Buscaglia non riescono a ripetere il miracolo dei giorni precedenti, infatti perdono 62 a 79. Per proseguire il cammino bisognerà vincere non solo gara 4, ma anche la successiva 5 a Brescia, cosa che appare davvero complicata. La prima offre la possibilità a Brescia di chiudere subito i conti con la pratica Trento, e dal numero dei tifosi lombardi saliti a Trento, pare proprio che vogliano fare sul serio. La Centrale del Latte Brescia impone il proprio gioco, condiziona molto i due giocatori americani dell’Aquila e passa a Trento senza problemi, con un perentorio 87 a 79, mettendo fine ai sogni di gloria della compagine trentina, neopromossa in Legadue.
Il bilancio finale è di grande soddisfazione
Di certo può bruciare la sconfitta in semifinale, è comprensibile ed umano. Ma se vogliamo fare una seria analisi di com’era iniziata la stagione, con un unico vero obiettivo, ovvero la salvezza, possiamo dire che la stagione degli aquilotti è andata oltre ogni più rosea aspettativa. L’ottavo posto alla fine della regular season già dovrebbe essere appagante, il passaggio in semifinale battendo la prima in classifica, è un ulteriore segnale delle potenzialità di questo team. Non dimentichiamoci la vittoria di coppa, certo il giocarla in casa ha aiutato, ma le avversarie non erano di certo di poco conto, specie Pistoia. Non da ultimo, l’attaccamento continuo e sempre più progressivo del pubblico verso la squadra. Ad inizio stagione, il tifosi non erano così numerosi come verso fine campionato, ed il calore degli stessi è andato sempre più crescendo, arrivando ad avere due gruppi organizzati distinti, più che altro per motivi generazionali. Anche il riprendersi dalla crisi delle sei sconfitte consecutive, è stata una bella prova di forza.
Non da ultimo, le chiamate dei giocatori Davide Pascolo in nazionale sperimentale, e Stefano Bossi in nazionale Under 20. Come prima stagione, possiamo affermare che la Bitumcalor Aquila Basket non ci ha certo lasciati senza emozioni, e fa ben sperare per le prossime stagioni.