L'Aquila esce sconfitta dal campo di Jesi ma rimane in testa
L’Aquila Basket esce sconfitta dal difficile campo di Jesi, dopo una partita molto tirata, e un quarto tempo che ha visto sfuggire la vittoria ai ragazzi di coach Buscaglia per poco: 87 a 84 il finale di partita. Anche se sconfitta può consolarsi con il primato in solitaria in classifica, grazie alle due contemporanee sconfitte delle due dirette inseguitrici, Torino e Capo d’Orlando, cadute anch’esse contro squadre che lottano per non retrocedere. Nel prossimo week end, gli aquilotti saranno impegnati nella final six di coppa Italia a Rimini.
La cronaca
I marchigiani di Jesi partono subito bene e colpiscono una difesa trentina particolarmente disattenta. Al 3° minuto il vantaggio è già importante, 14 a 6. Il primo quarto va in archivio sul 28 a 17, con Jesi che pare azzeccarle tutte in attacco. Trento si scrolla di dosso il torpore nel secondo tempo, grazie alle giocate di Triche e Spanghero, che mettono a segno un parziale di 7 a 0. Il risveglio di Trento fa si che al 15' i marchigiani siano in vantaggio di un solo punto, 33 a 32 e il resto del periodo è contrassegnato dal netto equilibrio fra le compagini, si va negli spogliatoi sul 46 a 45. Al rientro Jesi, trascinata da un pubblico caldissimo, si porta nuovamente avanti e Trento sempre ad inseguire. Finale di terzo tempo sul 69 a 65. Triche pareggia al 32’, ma subito Hoover mette a segno una tripla. Poi Jesi si porta in avanti con Jukic e Santiangeli, 77 a 69. I ragazzi di coach Buscaglia non mollano, specie Triche e Pascolo e Trento riduce lo svantaggio, 81 a 77 a quattro minuti dalla fine. Poi Forray avvicina ad una sola lunghezza ad un minuto e mezzo dalla fine. Baldi Rossi porta gli aquilotti ad una sola lunghezza a 22 secondi dalla fine. Segue un libero per i marchigiani, che Hoover trasforma. Trento attacca per il pareggio, ma Triche perde palla e ne segue un fallo. Ai liberi Maggioli con un 1 su 2 fissa il risultato sull’87 a 84.
Fra i bianconeri, Triche e Pascolo chiudono con 20 punti a testa, ottimo Spanghero 17 personali, Baldi Rossi 12. Sottotono Elder, soltanto 3. Rammarico fra i trentini per aver giocato il primo tempo con il freno a mano tirato e forse si è persa l’occasione per allungare sulle dirette inseguitrici.
Sugli altri campi
Fortunatamente arrivano notizie positive per gli aquilotti dagli altri campi, in primis da Napoli, dove una delle dirette inseguitrici interrompe la propria striscia positiva di sole due vittorie: Capo D’Orlando, infatti, cede per 92 a 88 contro i partenopei, che escono così da una piccola crisi di tre sconfitte consecutive. Siciliani sempre in seconda posizione, mentre Napoli sale all’undicesima piazza, al momento abbastanza tranquilla. Clamorosa caduta anche dell’altra seconda in classifica, Torino, che cade sul campo di Trieste dopo una partita tiratissima, 77 a 76 il finale di match. Ad approfittare del crollo delle prime tre in classifica, sono Verona e Biella, entrambe reduci da cinque vittorie di seguito. I veneti vincono 83 a 76 ad Imola e per i romagnoli arriva anche la retrocessione matematica, dopo una serie negativa di 20 sconfitte consecutive. Biella sconfigge Barcellona 86 a 73 e per i siciliani è il sesto posto. Al settimo c’è un duo formato da Veroli, vincente contro Forlì 76 a 60, e Trapani che domina contro Casale, per poi farsi quasi rimontare tutto nel quarto tempo: 77 a 73 il finale di partita a favore dei siciliani. Anche per Veroli e Trapani arriva la salvezza matematica, con sei turni d’anticipo. Clamorosa sconfitta casalinga per Brescia per mano di Ferentino, che agguanta i bresciani in classifica al nono posto, 75 a 90 il referto sul taccuino degli arbitri. Nei quartieri bassi, abbiamo visto la retrocessione di Imola maturata in questa giornata, ma le contemporanee vittorie di Jesi, Trieste e Napoli, complicano la vita di Forlì, lontana ben sei punti dalla terzultima, Jesi. Per gli aquilotti di coach Buscaglia, servono almeno due vittorie per garantirsi la certezza matematica dei play off.