Dolomiti Energia, inizio di playoff alla grande: 81-70 a Sassari
La Dolomiti Energia Trentino rompe subito il ghiaccio nei playoff di serie A con la partita giusta, fatta di cuore e grande lavoro di squadra, e batte il Banco di Sardegna Sassari per 81 a 70. Forray e compagni si portano così sull’1 a 0 nella serie: gara 2 è tra sole 48 ore ancora al PalaTrento mercoledì 20 maggio alle ore 20.45. Per entrambe le squadre la sfida è stata molto dispendiosa e sarà fondamentale recuperare le energie giuste per il secondo atto di questa sfida.
IQ - L'inizio è firmato Davide Pascolo, 15 punti e 14 rimbalzi in 27’ di gioco, e Sanders, 11 punti con 3 triple in 31’, ma gli ospiti rispondono con un Dyson già in serata chei insieme a Logan, costruisce il primo break per l’8 a 14 dopo 5’. Time out per Buscaglia ed inizia la girandola dei cambi con Baldi Rossi che impatta subito bene infilando la prima bomba del match. I ragazzi di coach Sacchetti alzano il ritmo nel finale e Trento fatica a tenere testa alla corsa degli esterni sardi, chiudendo il primo quarto con un eloquente -7 sul 15-22.
IIQ - La prima tripla di Mitchell dà a Trento il -1 sul punteggio di 24-25 dopo 13’ e poi ci pensa capitan Forray a dare il primo vantaggio del periodo ai bianconeri. Gli ospiti subiscono il ritorno di Trento e ma l’'orgoglio trentino fa la differenza e Forray e compagni impattano il match a quota 38.
IIIQ - La ripresa si apre con Mitchell subito protagonista (per lui alla fine 16 punti con 11 rimbalzi e 7 assist in 37’ di gioco). Trento prende quattro punti di vantaggio sul 46-42 con uno "spettacoloso" gioco da 4 punti di Dada Pascolo. Il time out di Sacchetti non serve a nulla però, perché Forray e compagni sembrano in trance agonistica tanto da raggiungere anche le 7 lunghezze di vantaggio. La partita si infiamma, merito di entrambe le squadre che si sfidano a viso aperto. Il finale è un manifesto al basket con Sassari che prima rientra fino al -3 e poi subisce i liberi di Grant e Baldi Rossi che valgono il 63-58.
IVQ - I cinque punti di margine permangono fino a metà periodo in un alternarsi di parziali e controparziali davvero spettacolare. La bimane di Owens porta il punteggio sul 73-66 ma Sassari non è assolutamente morta tanto che in un minuto si riporta a -3 con Lawal sugli scudi. Ancora una volta però è la vecchia guardia trentina a guidare le danze: Forray, straordinario capitano con 12 punti e 5 assist, e Pascolo, 26 di valutazione finale, giocano a memoria e a due minuti e mezzo dal termine Trento conduce per 77 a 70. I quasi 3200 del PalaTrento possono così festeggiare il successo per 81 a 70: ora la palla passa a gara 2 mercoledì alle 20.45 al PalaTrento.
Le dichiarazioni
MAURIZIO BUSCAGLIA (Coach DOLOMITI ENERGIA)
«Abbiamo fatto un buon inizio di gara, nonostante il punteggio, perché in quel momento era importante rimanere a contatto e ci siamo riusciti. Nel secondo quarto siamo riusciti a migliorare tanto sulle piccole cose, entrandoci proprio dentro. Dal terzo quarto in poi la nostra crescita a rimbalzo è stata determinante, almeno quanto lo sono stati i cinque giocatori in doppia cifra e un ottimo Baldi Rossi da 8 punti. Mitchell? Ha sporcato le proprie percentuali di tiro assumendosi diverse responsabilità nei secondi finale dell'azione, e poi ha dato tantissimo a rimbalzo, 11, con gli assist, 7, e anche in difesa, non solo con i 3 recuperi ma con diverse buone difese anche se avversari pericolosi come Dyson. Forray un'altra chiave della partita? Certamente sì. Con quel 5-5 dal campo, davvero notevole, ma anche con la capacità di creare per i compagni, con e anche senza la palla in mano».
DAVIDE PASCOLO (Ala DOLOMITI ENERGIA)
«È stata una bella vittoria di squadra, siamo stati bravi a lavorare assieme per tutto l'incontro, in attacco, in difesa e soprattutto a rimbalzo. In gara due dovremo continuare ad esprimerci a questi livelli, senza pensare che sia cambiato nella serie dopo questa vittoria. Non abbiamo ancora fatto nulla».
ROMEO SACCHETTI (Coach BANCO DI SARDEGNA)
«La gara si è decisa a rimbalzo, dove abbiamo subito davvero troppo. Siamo riusciti a restare vicini per due quarti grazie alle palle recuperate, ma poi non è bastato. Perché non si può finire 62-31 nella lotta sotto i tabelloni e sperare di vincere: tante volte abbiamo perso rimbalzi contesi, con la palla che avevamo praticamente già in mano, solo perché non riuscivamo a controllarla. Questa è una cosa che dobbiamo cambiare per gara due. Non so con chi proveremo a cambiarla, ma la dovremo fare».