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Divisione Nazionale A

La Bitumcalor regola Pavia senza soffrire troppo

Che quello di Recanati fosse il classico “scivolone” di percorso lo si sospettava, e la conferma non si è fatta attendere. L’impegnativo trittico, che ha visto i bianconeri disputare tre incontri in sette giorni, si chiude in doppia cifra con il decimo successo stagionale, suggellato sul risultato conclusivo di 83 a 69. A fronte di un roster trentino incompleto, di una falla profonda tra le file con l’assenza del trascinatore Zivic, i ragazzi di Buscaglia hanno sfoderato il loro miglior carattere di squadra, mettendo in saccoccia i preziosi punti di Spanghero e Fiorito, gli indispensabili rimbalzi di Benevelli e Gandini. Il primo tratto è decisamente in salita, Bitumcalor ancora non trova la formula giusta per seminare gli inseguitori, ed i biancoazzurri non se lo fanno ripetere due volte, pur a distanza di qualche punto, mantengono alta la guardia. Dopo il primo time out, gli aquilotti sembrano trovare la giusta chiave di lettura, ma nella terza frazione Borgna e compagni si avvicinano pericolosamente ed impattano il pareggio. La rumba finale è tutta per l’Aquila, che stacca di lunghezza i lombardi, archiviando definitivamente la pratica.

È l’aquilotto Benevelli a far frusciare la prima retina, trascorsi due minuti dalla palla a due, con la schiacciata di Conte il match si tinge subito di spettacolo. Pavia non perde tempo, Biligha e Scodavolpe portano il primo parziale positivo (4-6), annullato da Conte che in lunetta non sbaglia nemmeno uno dei tre tiri liberi concessigli (7-6). Il cronometro corre, altalena delle due compagini da un lato all’altro del rettangolo di gioco, pochi punti a segno. Prima sostituzione della serata, ingresso in campo del lungo Cissè, subito prova una chiusura individuale, che carambola sul primo ferro. Sei i minuti trascorsi, Bitumcalor positiva sotto le plance avanti di tre (9-6) , i tiri liberi dell’ex Garda Cartiere Borgna riportano i pavesi sotto di un sol punto (9-8). Trento prova il primo allungo, con Natali e Benevelli a dar man forte (13-8), la “frusta” di Cissè da tre non permette alla squadra di casa di prendere il largo. Soluzioni di gioco migliori richiedono un ritmo incalzante e coach Buscaglia “dà un taglio” ai centimetri del quintetto, con la dinamicità di Spanghero al posto del lungo Gandini. Una manciata di secondi alla prima sirena, Natali evita la chiusura sul pareggio, penetrazione, terzo tempo, due punti a segno (20-18). Si riprende con una pioggia di triple, botta e risposta dalla linea dei 6 metri e 75, da un lato Conte, dall’altro Marmugi, poi ancora Spanghero (26-21). L’Aquila sembra aver trovato la chiave di lettura della partita, con “Billoz” Conte ritrovato dopo Recanati, che a sette minuti dalla pausa lunga infila da tre (31-21). I ragazzi di Baldiraghi impostano la zona, le “bombe” a segno per gli avversari sono decisamente troppe. Pavia cerca di arginare la crescita dei padroni di casa, che sempre più riescono ad impostare gli schemi, la distanza si riduce a sei punti (36-30). La pallacanestro non è sport per cuori deboli, Giroli mette due triple una in seguito all’altra, che valgono di nuovo il più dieci per la formazione bianconera (42-32). Escono con forza agonismo e carattere di Cristelli, che risponde a tono agli aquilotti, doppia, tripla poi di nuovo da due punti (44-37). L’Aquila prova a prendere il volo, ma la neo nata società pavese è determinata a galleggiare in classifica per conquistare la salvezza.

Nuovo ingresso in campo, la squadra lombarda nulla concede ai trentini, anzi recupera punti preziosi con uno spettacolare inizio di Borgna, fino ad impattare sul pareggio (46-46). Due centri dalla lunga distanza del tamdem Conte - Ferrarese riparano la distrazione, riportano in giusta traiettoria le aquile (52-46). Emozioni no stop: esplosione in panchina a seguito del quarto fallo di Scodavolpe, Coach Baldiraghi, innervosito dalla coppia arbitrale, rimedia un tecnico. Mente fredda e mano calda, Conte in lunetta realizza al cinquanta per cento (54-46). I bianconeri accusano l’assenza del condottiero capitan Zivic, Pavia continua a rincorrere, l’elastico tra le due compagini si allunga e si accorcia, fino a stabilire l’ultimo parziale sul più otto in favore dei padroni di casa (57-49). Si accende l’ultima frazione, il regista bianconero Ferrarese siede in panca con quattro falli al suo attivo, il giovane Spanghero fà subito sua la scena con una tripla (60-59). Tre minuti trascorsi, e Pavia sembra aver perso le redini, Bitumcalor domina e gestisce al meglio raggiungendo il vantaggio in doppia cifra (67-52). Poco sangue freddo, i lombardi perdono la testa, caricandosi di falli, a cinque minuti dal termine l’uscita definitiva di Scodavolpe. Con Spanghero in regia, gli aquilotti prendono il volo, a due minuti dal termine la vittoria sembra decretata (76-58). Infine, il giusto spazio al debuttante Tobaldi nelle file del Trento, per Pavia ormai è il silenzio. L’ultima scena è calcata da due nomi protagonisti, Natali e Fiorito, un contributo il loro essenziale al match. Un gran lavoro di squadra, a ciascuno la sua parte per un armonico lavoro d’insieme. Forse è proprio questo il segreto dei 20 punti grazie a cui i colori dell’Aquila si ergono in vetta alla classifica.

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