DNC, Piani: godiamoci la "prima" in casa

Benvenuti in DNC. Dopo 44 anni di storia, fatta si di risultati sportivi, ma soprattutto di valorizzazione dei giovani, i Piani Electrogroup TEC hanno raggiunto un altro traguardo: quello di riportare a Bolzano il Basket Nazionale, quello che negli anni 80 era di casa al Palazzetto. Lo fanno dopo un’avvicinamento durato sole due stagioni, con 12 mesi di anticipo sulla tabella di marcia che il Presidente Dolzan si era dato. Poco male, l’occasione e’ ghiotta. E la squadra allestita sembra perfetta per divertire la “torcida” che tanto sonoramente ha accompagnato i “Pirati di Minati” nella cavalcata del 2012-13. Facce vecchie (Vettori neo capitano, Somvi, Tiribello, Sipala e D’Alessandro) e volti nuovi: Lollo Torboli, mano torrida ed esperienza, Max Defant, centimetri e talento, Max Zago, grinta e ordine, ed i due puledri Giarin e Macciocu, che all'ombra del Doss Trento hanno affinato le armi cestistiche, in buona parte apprese nel settore giovanile pianista. E nuovo è anche il “navigatore” della panca biancoblu, anche se Roberto Picus non e’ certo una faccia sconosciuta per il PalaMazzali, e sarà senz'altro un valido supporto a Minati. Si parte dunque, anzi, si è già partiti. E con il piede giusto, visto che ad Arzignano abbiamo vinto: 74-57, uno scarto ampio, che racconta solo parzialmente di una gara equilibrata, sofferta ma portata a casa con un finale di grande spessore. Ma oggi è un'altra storia. Arriva Montebelluna, formazione ricca di tradizione (è in DNC per la settima stagione consecutiva), che ha dato prova di essere validissima anche nei giorni nostri. Dopo un campionato di grande spessore (ha terminato la regular season 2012-13 al 4° posto e nei playoff è arrivata fino alla finale, poi persa contro Udine), ha fatto capire di avere intenzioni bellicose battendo Bassano (una delle favorite) all’esordio. Ostacolo durissimo dunque, ma tant’è: siamo una matricola, e dobbiamo capire principalmente chi siamo e cosa vogliamo diventare. Godetevi lo spettacolo, dunque. Come fosse una “prima”.