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Coppa Trentino AA

Il San Marco Rovereto è la prima a qualificarsi

Martedì sera dalle forti emozioni, con vari verdetti, tra i quali il nome della prima qualificata alle final four. Nel frattempo anche il sorprendente Maia Merano si avvicina a passi giganti alla seconda fase.

Derby con vari ex interessati alla sfida quella fra il San Marco Rovereto e i Red Fox Mori/Brentonico. Se qualcuno poteva pensare ad una sorta di “vittoria morbida” per rinsaldare l’amicizia fra le due formazioni, così non è stato e la squadra di Franceschini ha dominato il match, mostrando a tutti di essersi guadagnata la storica promozione in DR1 e la qualificazione alle Final Four di Coppa. Il primo parziale è equilibrato, le formazioni giocano un bel ritmo sostenuto, ma nessuna delle due riesce ad imporsi, i primi 10’ di gioco si chiudono sul 23-21. Q2 che è praticamente la fotocopia del primo, a metà partita le due formazioni vanno alla pausa lunga sul 46-42. E’ con la ripresa che gli uomini di coach Franceschini iniziano a spingere sull’acceleratore, guadagnano ulteriore terreno e la panchina di Tranquillini vede iniziare la fuga dei “cugini" roveretani, che si portano sul 73-64 al suono della penultima sirena. Ma le differenze di categoria e di preparazione stagionale le si nota soprattutto nell’ultimo parziale, dove i padroni di casa roveretani spingono molto rispetto agli altri tre parziali, avversari che paiono aver finito le energie, il match si chiude con un sonoro e francamente inaspettato alla vigilia, 105-80, andando a conquistarsi così un posto fra le prime quattro, prima fra le formazioni a staccare il biglietto in maniera matematica, anche se per sapere l’esatta posizione in classifica, bisognerà aspettare gli ultimi match, specie quelli della Virtus, che possiede un quoziente canestri ben più corposo rispetto ai roveretani. Cinque i roveretani in doppia cifra, a primeggiare Vinante con 19 e ben 5 triple a referto, Brancaccio a quota 16, seguono Rella con 15, Zambaldi a 12 e Villa con 10. In maglia rossa, il più prolifico e senza timori reverenziali è l’ex Casagrande, a segno con 17 punti, lo seguono Proch Lorenzo a quota 16, Deimichei e Schwachtje entrambe a 15. Prima sconfitta per i Red Fox, che visto anche il buon quoziente canestri, può ancora puntare al quarto posto finale.

Successo importante anche se non dilagante, quello del Maia Merano di Zampedri, ai danni dei Blue Bear, che dicono addio ai sogni rispetto ad un posto al sole in Coppa. Merano che parte subito forte, il primo parziale in archivio sul 15-25, altoatesini che sono particolarmente in forma, specie dopo aver espugnato il campo di Civezzano, contro una squadra di categoria superiore alla propria. Padroni di casa che perdono Ghisini per infortunio, portato fuori a braccia da Valla e i suoi. La buona volontà e la grinta degli “orsi" è notevole, il play Germanà, dopo la bella prestazione contro la Virtus, dispensa palloni ma soprattutto velocità e mette in più di un’occasione in difficoltà la difesa avversaria, ma il duo formato da Giacomo Lorenzi e il giovane Buciol, inizia a dare i propri frutti, a metà partita il punteggio è di 30-46. Il gap si allunga nel terzo parziale e i padroni di casa, oltre ad essere sotto di punteggio, perdono anche il talentoso e grintoso Germanà, che rimedia un taglio sul volto che lo costringe ad uscire dal campo, alla mezz’ora di gioco il punteggio è di 38-62. Quanto il match pare finito e si prospetta un punteggio pesante, il coach meranese decide di risparmiare i suoi uomini più pericolosi, dando spazio a chi ha avuto meno minutaggio e i Blue Bear riescono quantomeno a rintuzzare il divario, andando a chiudere sul definitivo 58-73, che virtualmente qualifica il Maia alla seconda fase, anche se mancano ancora troppe partite per la certezza matematica. Altra gran partita per Beltrame, 21 punti a referto, seguito sa Rocca con 13 per i padroni di casa. In maglia rossa, inutile dirlo, Lorenzi Giacomo il migliore in campo, 23 punti a referto. Lo seguono, come degli accoliti, Claps con 13 e Russo a quota 12. Da quando Lorenzi è tornato al Maia, in crescita anche Buciol, ora con meno pressioni rispetto alla scorsa stagione, si esprime meglio in campo.

Vittoria tiratissima ma fondamentale per il proseguimento in Coppa, quella del Gardolo ai danni del Pergine, che nonostante le due sconfitte in altrettante gare, si dimostra squadra ben organizzata e che non molla sino all’ultimo secondo. Partono bene gli uomini in maglia blu, a contenere la prima fuga c’è la tripla del “senatore” Gambino. Match punto a punto, la posta in palio è notevole, perdere per gli ospiti vorrebbe dire rimanere fuori dai giochi per l’accesso alle Final Four, primo parziale che si chiude sul 17-15. Secondo parziale meno interessante, energie che vengono risparmiate per le fasi successive, si prospetta un match equilibratissimo, a metà partita il punteggio si ferma sul 25-23, Pergine sempre incollata agli avversari. Il Q3 è la dimostrazione di come queste due squadre siano in equilibrio, il Pergine di Vigolo prova a recuperare, operazione che riesce solo in parte, 41-40 al suono della penultima sirena. Ultimo parziale al fulmicotone, tanti cambi di fronte, entrambe le formazioni possono meritare l’agognato successo. A poco dal termine, Dapic ha fra le mani il pallone per chiudere la disputa, ma Pergine riapre il tutto, canestro subendo fallo, si porta sul 57-56 a 6” dal termine, quando Vigolo chiama il timeout. A soli 3” dal termine, Dapic subisce un antisportivo per mano di capitan Massari, che dalla lunetta non perdona in entrambe i casi e chiude con il definitivo 59-56, che lascia la strada ancora aperta alla formazione guidata dal duo Lucchini-Orempuller. In maglia gialla, Dellai a quota 14, non la sua partita migliore, ma comunque il suo dovere lo fa eccome. Bene anche Giacometti con tre missili e il “senatore” Gambino, entrambe a quota 10, un pò sottotono Tonina, non siamo abituati a vederlo così poco incisivo, troverà di certo match dove mettersi maggiormente nella mischia, il prossimo quello contro la Virtus potrebbe essere quello giusto. Nelle fila perginesi, nonostante la sconfitta di misura, si è vista una bella formazione e tanto gioco, fa ben sperare la grinta del giovanissimo vice di Vigolo, Marco Sammarini, finalmente un collaboratore in panchina che si dà da fare, con istruzioni concrete e soluzioni su come affrontare gli avversari, la sua grinta è l’ideale per far crescere il gruppo. In doppia cifra in maglia blu, Mancinelli e Massari, entrambe a quota 11.

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