Il San Marco Rovereto ipoteca un posto al sole

Tre su tre per il San Marco Rovereto, che il lunedì sera vince sul campo dei “Brothers” Bolzano, prenotando praticamente un biglietto per le Final Four, anche se i giochi non sono ancora conclusi e può ancora succedere di tutto.

Parte bene la formazione di coach Franceschini, subito avanti, i 9 punti di Villa nei primi dieci minuti si fanno sentire, primo parziale in archivio sul punteggio di 11-25. Bolzanini guidati da coach Pavani, assistito dal vice Longhino, che provano a frenare le altrui velleità, tripla di Tasca ad inizio del Q2, ma i roveretani giocano un parziale perfetto e convincente, il quoziente canestri è una faccenda seria, a metà partita si portano sul 25-58. Terzo quarto con i roveretani che mettono altro terreno fra se i malcapitati avversari, rispondendo all’imperiosa prova di orgoglio di capitan Ginestous, che piazza 6 punti di seguito, ma può poco contro gli uomini in maglia blu, che al suono della penultima sirena si portano sul 37-83. A risultato pressoché acquisito, i roveretani si rilassano e tirano il freno a mano, chiaramente i bolzanini provano a recuperare più che possono, arrivando al finale sul punteggio di 56-91. A livello individuale, in maglia bolzanina, Perchinelli a quota 20, capitan Ginestous con 13. Fra i roveretani, Zambaldi il migliore in campo, 23 punti per lui, seguito da Villa con 12 e Vinante a quota 11.

Successo che blinda la classifica dei roveretani, specie alla luce di quanto accaduto sul campo di Civezzano la domenica sera. Manca un solo impegno alla formazione guidata da coach Franceschini, il “derby” contro i Red Fox Mori/Brentonico. Ovviamente in caso di vittoria i roveretani alla luce dei risultati acquisiti sarebbero promossi alla seconda fase da primo o da secondi al massimo, ma probabilmente anche con una sconfitta lieve avrebbero accesso alle Final Four, ma in quel caso bisognerà attendere tutti gli esiti e valutare il quoziente canestri, che al momento sta premiando in particolare modo la Virtus Altogarda e i roveretani stessi.