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Il Cus getta alle ortiche il turno casalingo

La sesta giornata del girone d’andata riserva una brutta sorpresa al Cus Trento, il quale vede infrangersi l’imbattibilità interna, subita per giunta in un turno che pareva essere almeno sulla carta facile. 70 a 74 a favore del Roncade, che espugna per primo la fortezza del Sanbapolis. Inizio a favore dei ragazzi di coach Eglione che vanno subito in vantaggio e che chiudono il primo parziale sul 15 a 10. Il gioco visto nel Q1 pare essere il presupposto di una possibile vittoria. I veneti rientrano in campo convinti di poter impensierire un Cus un po’ impreciso nei tiri. Di fatto il Roncade si porta avanti e a metà partita il punteggio è di 29 a 31. Nel terzo parziale la gara pare compromettersi per i ragazzi guidata da coach Eglione, i quali vanno sotto anche di 12 punti. Bellan è in giornata punisce la difesa avversaria e al 30’ il punteggio è di 47 a 52, con il Cus che rientra in partita. Ad inizio quarto tempo il Cus agguanta il pareggio e va avanti di sei lunghezze. A quel punto arriva il calo di concentrazione e i veneti, precisissimi soprattutto nei liberi, piazzano il colpaccio, vincendo per 70 a 74. Nel Cus, Bellan superlativo, 28 punti. Ottima prova di carattere per capitan Ciotoli, 19. Buona prova per Bijedic, tanta grinta e carattere e preciso alla lunetta, 9 punti per lui. 10 su 20 ai liberi, c’è da lavorare su questo fondamentale, il 50% di percentuale è un po’ bassa per un campionato così impegnativo. La disattenzione ha fatto si che una squadra non irresistibile potesse avere la meglio sul difficile campo del Cus Trento.

“Siamo stati – è l’analisi di Eglione – in grado di vincere, di perdere, di rivincere e di riperdere. Una mancanza di mentalità e di cattiveria hanno portato a questa inopinata sconfitta. Dovremo lavorare sulla testa per uscire da questa situazione”. Se in serie D il Cus poteva permettersi qualche calo di concentrazione, in C questo non è possibile perché le esperte avversarie sono pronte ad approfittarne. A una squadra giovane come il Cus manca forse l’abitudine a giocare a questi livelli. Fra l’altro sarà indispensabile abituarsi ad arbitraggi non sempre esenti da errori: difficile per esempio da accettare un netto fallo antisportivo non fischiato su un’entrata di Bellan in un momento determinante della gara. Ma il gruppo può certamente farcela perché è molto unito e ben guidato. L’importante è fare presto e non perdere per strada altri punti preziosi. “Ci impegneremo su questo aspetto – conclude Eglione – perché i ragazzi e il Cus lo meritano”.

Autore
Sandro Botto
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