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Il personaggio

Daniele Gottardi, il "Bullo" del Promotion Team

Daniele Gottardi, play della San Marco (“Promotion Team”) ci svelerà i segreti del campionato di Promozione. Daniele gioca a basket fin dai primi anni ’90, periodo nel quale ha sempre vinto il campionato con le squadre giovanili della San Marco, dalla Propaganda agli Juniores.
«Nelle giovanili della San Marco avevo in squadra gente del calibro di Arbetti, Diener, Rovigo, Sossass, Venco, etc. Di quegli anni ricordo molto bene le storiche sfide contro Trento (di Zini, Robinson, Andreotti, Camera, etc.) e contro i Piani Bolzano (di Mastellotto, Riccadonna, Lissa, etc.). Quando ero nei “Cadetti”, abbiamo perfino vinto lo spareggio contro la seconda squadra del Friuli Venezia Giulia (Gorizia) accedendo all’Interzona. Abbiamo affrontato Marr Rimini, Porto San Giorgio e Stefanel Milano entrando nei 32 migliori club d’Italia, un’enorme soddisfazione».
Diventato “senior” sei rimasto sempre nella San Marco?
«I primi due anni (dai 17 ai 18) ero in serie D, e ricordo ancora molto bene la storica finale-derby contro il Borgo Sacco, che ci ha fatto ottenere la promozione in serie C2».
E poi dove sei scappato?
«Ho trascorso due anni in Prima Divisione sempre a Rovereto, vinta nell’anno 2002/2003, una stagione nella “mitica” Apecheronza di Avio in serie D, l’anno scorso ero alla Manica Trenta come undicesimo della B2 (ma ho giocato e pure segnato), e ora il top, il Promotion Team».
Hai conosciuto molti campionati diversi. Come ti sembra il livello della Promozione?
«Sinceramente rispetto alla serie D di quest'anno credo che 2 o 3 squadre farebbero la loro figura nel campionato maggiore, la differenza non la fa molto il talento ma le qualità fisico/atletiche. Comunque sia, la Promozione è un buon campionato, caratterizzato dall'equilibrio, visto che tutte le partite sono combattute, non ci sono squadre materasso, anzi… Peccato non aver visto ai playoff squadre come il Piani di Riccadonna e Ugolini, l'Audax Pergine (dell'infortunato Bonetti) che ha disputato un girone di ritorno pazzesco, e l'Endas "B" dei mitici Pallaver, Masciarelli, Pezcoller e Dorigotti. Non hanno sfigurato nemmeno Villazzano dei fortissimi fratelli Daves e il Belvedere di Ravina, squadra assolutamente da tenere in considerazione, perchè composta da molti giovani interessanti destinati a crescere».
E adesso arriva la finale del campionato, in cui affronterete il Bressanone.
«Esatto. Le due bellissime semifinali hanno visto la San Marco (giunta seconda al termine della regolar season) battere la terza forza, cioè il Bolzano Basket (di Menapace, Bove etc..) e il Bressanone (quarta al termine della stagione) vincere un po’ a sorpresa in due partite contro la favorita del campionato, quell'Endas "A" delle stelle Ziglio, Marsilli, De David, che meritatamente si era imposta come prima forza del campionato».
Come ti pare la vostra prossima avversaria?
«Bressanone ha una squadra giovane molto tosta fisicamente e la sua zona 2-1-2 molto aggressiva crea palle recuperate e contropiedi micidiali. La stazza, la forza fisica di alcuni, il talento e l'esplosività di altri, ne fanno una squadra con moltissime credenziali per la vittoria finale. Io sono un instancabile ottimista – scherza - perdiamo in due partite. La finale sarà sicuramente combattuta con Bressanone che vanta un 2-0 su di noi in campionato (unica squadra ad aver violato il PalaDamianoChiesa)».
La tua squadra è seguita da molte persone, tant’è vero che è stata citata anche da Andrea Paissan e Alessandro Todeschi in una loro intervista. Cosa pensi del gruppo in cui giochi? Ti trovi bene?
«Eh già, alle nostre partite casalinghe è garantito sempre pubblico in abbondanza, adesso che siamo in finale… Questo è il miglior gruppo di cui abbia mai fatto parte. E oltre questo cestisticamente parlando siamo veramente una bella squadra, tutti utili, quanto indispensabili. Quest'anno più degli altri si è creato un gruppo che va citato nei singoli: i play: Andrighettoni, Venco; le guardie: Guercio, Salvetti, Bicio, Piccoli; le ali: Bartolini, Tilotta, Cattaneo, Noro, Zendri; i centri: Zandonai, Fasoli, Spedicati. A tenerci uniti il mitico coach Burli, figura conosciuta e stimata nel basket roveretano. I due simboli della squadra, per personalità e costanza sono sicuramente il capitano Lorenzo Zandonai, e la nostra guardia tuttofare Alessio Salvetti. Per far capire come sto in squadra cito un pezzo dalla tesi di un mio amico: "... con persone così (come quelle che ho in squadra) la pallacanestro può anche diventare un pretesto..."».
E per quanto riguarda il tuo futuro, hai già in mente dove ti piacerebbe giocare la prossima stagione?
«Che sia “Promotion Team”, "D-Team” o “First Division Team”, a vita con questo gruppo. Poi magari qualche incarico dirigenziale».
Ma oltre al basket che fai? Lavori?
«Innanzitutto lavoro. Sono consulente informatico (laureato in Scienze Statistiche ed Economiche a Padova)».
Complimenti. Possiamo congedarci con gli appuntamenti delle finali del tuo campionato?
«Dal calendario FIP: Gara 1: 3 maggio ore 20.30 Rovereto (Palestra Damiano Chiesa); Gara 2: 7 maggio ore 20.30 Bressanone; Eventuale gara 3: 9 maggio ore 20.30 Rovereto».

Daniele (a destra) con alcuni suoi compagni di squadra

LA SCHEDA DI DANIELE GOTTARDI:

Nome: Daniele
Cognome: Gottardi
Soprannome: Dany, Nano malefico, Daw, Bullo
Squadra: Promotion Team (Promozione San Marco)
Ruolo: assolutamente play
Numero di maglia: 9
Data di nascita: 22.09.1980
Segno: vergine (tagliala Tommy), guadagni una riga
Altezza: no ghe ne è problemi!
Stato civile: single, single, single
Squadra del cuore: Promotion Team, tutta la vita!
Idolo: Bartolini col fisico di Bicio, ... e poi Penny e TMAC
Hobby: basket, basket e basket e prendere in giro la mia nipotina
Canzone preferita: Colpa di Alfredo: "... è andata a casa con il n...o la t...a!!!" (Vasco)
Film preferito: Alex l'Ariete, La compagnia del verginello, I due porri (masa rider...)
Libro preferito: La Gazzetta dello Sport (quando il Milan vince...)
Piatto preferito: ragù di mamma Gottardi, conosciuto come Gottagù!
Sogni nel cassetto: 1) ... Kobe... ;p 2) il mio "Amo"... (a buon intenditor...)...
Stagione migliore: questa se vinciamo... (questa comunque...)
Miglior partita giocata: venite a vedere le finali... si parte il 3 maggio...
Personaggio più importante incontrato in carriera: ho giocato 1 vs 1 con Dikembe Mutombo senza prendere stoppate, ma il personaggio più importante è sicuramente Marco Calandrin (Endas Marsilli B2), poi se questa domanda me la fai tra 3-4 anni ti dico Paissan e Todeschi ovviamente... vero Paia? vero Tod?

[di Thomas Debiasi]

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