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Il personaggio

Michele Ronconi, un "8" al suo Bolzano Basket

Michele Ronconi, classe 1981, gioca a pallacanestro nel Bolzano Sudtirol, serie D, da ormai tre anni nonostante il suo cartellino sia di proprietà dell’altra società bolzanina, ovvero i Piani Bolzano.
«Fino ad ora sono sempre stati disponibili a lasciarmi giocare nella squadra che preferivo e spero che lo facciano anche in futuro dovesse essere quello che desidero».
Da quanto tempo giochi a basket? Prima facevi altri sport?
«Ho iniziato molto presto: avevo circa 8 o 9 anni quando ho cominciato a praticare la pallacanestro con la scuola. Poco dopo mi sono iscritto a minibasket e da allora ho sempre giocato a basket a parte una piccola parentesi di un paio d’anni durante la quale ho fatto calcio a 5 a livello amatoriale in una squadra chiamata Compagnia del Vinello con la quale partecipavamo ai vari tornei che ci venivano proposti in regione».
Mi riassumi in breve la tua carriera?
«E’ molto semplice. Ho sempre giocato con i Piani Bolzano a parte quest’ultimo periodo. Sono passato dalle giovanili alla Promozione ed alla serie D in brevissimo tempo per poi disputare un campionato di serie C2 che purtroppo non è andato molto bene. Poi ho disputato vari campionati di serie D sfiorando anche, nuovamente, la promozione in C2. Le maggiori soddisfazioni comunque mi sono arrivate dal settore giovanile, campionato che adoravo. Ricordo con estremo piacere una vittoria in trasferta contro Riva del Garda l’ultima giornata del campionato Juniores che ci ha permesso di approdare alla fase nazionale».
Come ti trovi con la squadra? E con il coach?
«Ho passato tre anni bellissimi al Bolzano e quest’ultimo mi sta dando parecchie soddisfazioni. La squadra è ottima, oltre ad essere tutti amici siamo anche un bel gruppo. L’ambiente è la cosa più importante. Se quello è buono il resto viene da sè. Sul coach che dire: mi trovo molto bene e lo conosco da molti anni essendo anche un amico di famiglia. La cosa che più apprezzo sta nel fatto che è una persona con la quale si può parlare tranquillamente, è sempre molto disponibile e cerca di venire incontro ad ogni nostra esigenza. Poi, diciamo la verità, per gestire una squadra di “teste pazze“ come noi bisogna essere dei santi».
Come giudichi la stagione fino ad ora?
«Bella domanda... Il nostro principale obiettivo era costruire un bel gruppo per cercare di divertirsi facendo quello che più ci piace senza troppe pretese. Ora siamo nella zona medio alta della classifica, al quinto posto insieme al Cus Trento a 4 punti dalla zona playoff, fase che purtroppo non possiamo disputare. I risultati sono più che soddisfacenti quindi. Bisogna ammettere che abbiamo fatto sicuramente non entusiasmanti con alcune squadre, però ricordo con piacere, come del resto ha fatto il nostro capitano Mirco Liso alla trasmissione Tiri Liberi di qualche giorno fa, che al momento siamo l’unica squadra ad avere battuto la capolista, in casa loro, in una partita da noi disputata perfettamente. Riassumendo, se devo dare un voto alla stagione si merita un bel 8».
Qual'è l'obiettivo della squadra? Ed il tuo personale?

Michele Ronconi
Michele Ronconi

«Per quanto riguarda la serie D l’obiettivo non è sicuramente la promozione. Siamo una squadra di giocatori d’esperienza con alcuni giovani che si sono integrati molto bene. Per quanto ci riguarda cerchiamo di fare un campionato onesto, senza sfigurare e cercando di vincere più partite possibili sempre divertendoci, anche perché è pur sempre una serie D e visto che nessuno lo fa di mestiere se manca il divertimento possiamo anche cambiare sport. Per quanto mi riguarda l’unico obiettivo che ho attualmente è quello di giocare al meglio le partite che mancano alla conclusione del campionato».
Oltre al basket che fai?
«Il basket mi occupa molto. Oltre a tre allenamenti ho bene o male quasi tutti i weekend occupati causa le partite, a parte la “grande mossa” del Borgo Sacco di giocare di venerdì. Tenendo conto del fatto che lavoro, quello che mi rimane non è molto. Comunque il tempo libero lo dedico agli amici che ho al di fuori della pallacanestro, alla musica e soprattutto alla moto».
Quali sono le squadre del Trentino Alto Adige che rappresentano al meglio la regione? Perchè?
«Penso che Riva e Trento siano una spanna sopra tutti. Oltre ad avere formazioni in categorie superiori stanno anche creando un bel movimento nel settore giovanile sul quale bisogna puntare molto. Adesso anche in Alto Adige si sta lavorando per rendere il basket una bella realtà con squadre come Piani e Merano che stanno facendo molto bene con i propri settori giovanili. Il Bolzano Basket come anche il Bressanone stanno lavorando molto per fare qualcosa di concreto e per riportare il grande basket in Alto Adige, ma c’è molto da lavorare. I risultati sicuramente li vedremo nei prossimi anni».
Come ti sembra come idea dell’all star game? Valorizzerà il basket nella nostra regione?
«Sicuramente sarà una gran bella manifestazione che avrà senz’altro l’attenzione che merita; Basta vedere come viene seguito il sondaggio sul sito internet del Maia o leggere il forum di Sportrentino.it dove ci sono delle discussioni a riguardo. Purtroppo dovessi essere chiamato per la partita non potrò partecipare visto che proprio quel giorno avrò un impegno al quale non posso mancare».
Stimi o temi qualcuno in serie D?
«Bisogna stimare tutti e temere nessuno. Lo so, è una frase da film – scherza - ma mi piaceva. A parte gli scherzi penso che, come in ogni campionato, ci sono giocatori più e meno forti. Come si è visto fino ad ora ogni partita è difficile e quindi credo che la cosa importante sia non sottovalutare nessuno».
Come ti sembra il livello di questa categoria?
«A parte qualche squadra d’alta classifica non vedo un livello altissimo. Lo si nota soprattutto dalla differenza che c’è tra le nostre squadre e quelle venete per esempio: la nostra serie D equivale forse ad una Promozione veneta ed è probabilmente per questo che le nostre squadre nel campionato di C2 soffrono molto».
Quali sono i tuoi punti di forza? Ed i punti deboli?
«Sarei di parte, penso che dovrebbe dirli qualcun altro. Comunque per essere autocritico dico solo i punti deboli. Dicono che sono un po’ individualista, ma ovviamente smentisco. Diciamo che dovrei avere un fisico forse meno appesantito. Ci sto lavorando comunque, finalmente».
Hai particolari riti/amuleti prima delle partite?
«Sinceramente no. Non credo in queste cose, però sotto la divisa metto sempre la stessa maglia. Ma quello diciamo che ormai è un’abitudine ed una comodità».
Se ti chiamassero a giocare fuori regione in una categoria superiore come reagiresti?
«Direi che è troppo tardi. Avrei avuto la possibilità di farlo quando ero più giovane ma non ho avuto la prontezza e la testa per fare il salto di qualità. Ora come ora non riuscirei a seguire ed a reggere un campionato più impegnativo tra i vari impegni che ho».

LA SCHEDA DI MICHELE RONCONI

Nome: Michele
Cognome: Ronconi
Soprannome: Ciui, non chiedermi perché.
Squadra: Bolzano Basket Suedtirol
Ruolo: playmaker
Numero di maglia: 16
Residenza: Bolzano
Data di nascita: 09/03/1981
Segno: pesci
Altezza: 1e85
Stato civile: celibe
Squadra del cuore: nessuna. Non seguo molto.
Idolo: M.V.B. (non posso svelare altro)
Hobby: oltre il basket, la moto, la musica e gli amici
Canzone preferita: troppe
Film preferito: ti posso dire il genere. Pulp, sangue e m**** (cit.)
Libro preferito: Tolleranza Zero di Irwin Welsh
Piatto preferito: lasagne di primo e una qualsiasi carne grigliata di secondo.
Sogno nel cassetto: non posso svelarlo, ancora.
Stagione migliore: tutte e nessuna.
Miglior partita giocata: direi contro i Piani quest’anno, la partita di ritorno.
Personaggio più importante incontrato in carriera: in un camp al quale ho partecipato c’era anche la nazionale italiana. Ne cito uno su tutti. Pozzecco. Un mito.

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