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Il personaggio

Luca Anselmi, il pluriscudettato della Bitumcalor

Il giovane Luca Anselmi (classe 1988) è alla prima stagione con la maglia bianconera della Bitumcalor Trento e vuole proseguire in terra trentina la sua crescita nel mondo della pallacanestro. Viene alla corte di coach Giordani dopo due stagioni positivissime...
«Eh già, a Roma e poi a Reggio Emilia sono arrivati due scudetti consecutivi. E' una soddisfazione enorme vincere uno scudetto».
E com'è entrare nel giro della Nazionale?
«Una soddisfazione altrettanto grande. La stagione passata ho ricevuto la prima chiamata per un raduno Under 20 e quest'anno sono stato ancora convocato per cui sono davvero contento per questo».
A Trento come ti trovi? A quanto pare ti sei ambientato bene fin da subito.
«Sì, a Trento sto davvero benissimo, c'è un ambiente estremamente professionale e qui sto davvero bene anche per questo, visto che vengo da delle realtà simili. Siamo un gruppo molto unito e questo mi ha aiutato moltissimo nell'inserirmi. Ero a conoscenza di com'è la gestione della squadra qui a Trento ed è anche per questo che ho scelto di giocare quì».
Due parole sul coach?
«Me la avevano descritto come una persona molto pretenziosa ma è quello che ci vuole per questa squadra. Io sinceramente mi son trovato bene con lui fin dal primo giorno che l'ho conosciuto e sono sicuro che ci porterà in alto».
Qual'è, secondo te, l'ingrediente fondamentale per disputare un buon campionato?

Luca in azione
Luca in azione

«A mio parere quello che conta più di tutti è l'ambiente. Se si respira aria “pulita” sicuramente si gioca meglio che in una squadra dove c'è un clima interno più difficile. A Trento per quanto riguarda questo aspetto non possiamo di certo lamentarci per cui vedremo di fare il nostro per la squadra».
Inutile dire che l'obbiettivo della squadra è quello di raggiungere una delle primissime posizioni per provare a salire di categoria. Ci credete nella promozione?
«Lo speriamo, non possiamo nasconderci dietro ad un dito. Intanto vediamo di mantenerci per lo meno fra le prime tre di classifica, per poi provare a dire la nostra nei playoff. Ora siamo secondi e proviamo a raggiungere Iseo con una vittoria nella prossima giornata di campionato contro Como».
Iseo, prima in classifica benchè neopromossa. Cosa ti fa pensare?
«Sicuramente che hanno un ottimo quintetto base, molto esperto. Il punto di forza di Iseo è appunto il quintetto base davvero molto forte, però secondo me alla distanza caleranno appunto perchè non hanno una panchina molto “lunga”. La panchina è il loro punto debole, se fossero più completi potrebbero sicuramente ambire a salire di categoria, anche se restano comunque già così una delle squadre protagoniste di questo campionato».
Se ti dico derby?
«E' stata una partita strana. Non abbiamo giocato come sappiamo, siamo stati poco aggressivi e gli abbiamo concesso troppo. Riva veniva da un periodo estremamente positivo, erano molto carichi e hanno vinto. La differenza l'ha fatta il primo quarto, dove hanno fatto il break per portare a casa i due punti, ma noi li abbiamo aiutati a vincere non disputando una partita da Bitumcalor».
Che interessi hai al di fuori del mondo della pallacanestro?
«Oltre al basket studio. Frequento la facoltà di scienze politiche di Roma. Ovviamente, vista la distanza, non partecipo alle lezioni ma studio per poter dare esami magari la prossima estate o comunque quando ho il tempo per poterli dare».
Tornando al basket, dove lo vedi il tuo futuro?
«Penso sia prematuro parlarne in questo momento, a Trento mi trovo sicuramente benissimo per cui non vedo il motivo per cambiare maglia. Vediamo come si concluderà la stagione e poi potremo parlarne, ma intanto voglio impegnarmi al massimo per portare la Bitumcalor dove merita».

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