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Il personaggio

Diego Fessia, un arrivo d'Eccellenza

In previsione dell’esordio contro Senigallia, le parole sul neoacquisto Diego Fessia, classe 1977, sono incoraggianti. Carriera invidiabile, giocatore che fa valere la propria stazza fronte e spalle a canestro e con molta voglia di far bene. Finora ha giocato a Massafra (B2/D), ma quando è venuto a conoscenza dell’opportunità di passare alla Bitumcalor, non ci ha pensato su due volte.
Come mai non hai concluso la stagione a Massafra?
«Non mi trovavo bene. La proposta di giocare a Trento l’ho accettata di buon grado, anche perché le persone con le quali ho discusso del possibile approdo in terra trentina mi hanno parlato molto bene della società in cui ora gioco».
Conoscevi Cupello prima di venire a Trento?
«Con Mirko ho giocato per due anni, a Patti. Mi dispiace per quello che gli è occorso, spero di poter compensare la assenza».
Sei a Trento da pochi giorni. Come ti pare l’ambiente?
«È un bel gruppo, stanno facendo di tutto per farmi stare bene. Anche se sono qui da poco devo dire che mi sto trovando veramente bene con tutti».
Quali sono le tue prime impressioni sull’allenatore?

Diego Fessia, durante la presentazione ufficiale
Diego Fessia, durante la presentazione ufficiale

«Coach Giordani è una persona che ci tiene molto a noi, lavora tanto e prepara allenamenti molto intensi. Mi sembra una persona che parla molto con i giocatori, scherza, ci vuole far star bene fra di noi».
Vedi in te un futuro bianconero?
«Non lo so ancora. Per il momento cerco di terminare al meglio la stagione, per quanto riguarda il futuro ci si penserà a fine stagione».
Cosa ti aspetti da questo campionato di B2?
«Da come me ne hanno parlato, il girone B è più tecnico di quello dove ho giocato fino a qualche giorno fa. Lo capirò meglio nella prossima partita contro Senigallia».
Di te sappiamo che sei argentino con passaporto italiano. Quando sei venuto per la prima volta a giocare in Italia?
«Ho esordito nel 2000 in serie A2, a Messina. Poi ho passato una stagione a Cremona, due a Patti con Mirko ed una a Pistoia, tutte in B d’Eccellenza. In seguito sono tornato in Argentina per mezza stagione, poi a Ruvo di Puglia, a Massafra, ed infine qui a Trento».
Quale stile di gioco privilegi?
«Mi piace giocare spalle a canestro, più da 5 che da 4, anche se posso giocare in entrambe le posizioni. So che in questa squadra uno dei punti di forza è la difesa quindi dovrò adattarmi a rendere molto in questo aspetto del gioco».
Che obiettivo hai in vista dei playoff?
«Penso solo a giocare partita dopo partita. Ormai ho un po’ di esperienza e credo che non bisogna partire con in mente traguardi esagerati. Per esempio quando giocavo a Ruvo di Puglia dovevamo ammazzare il campionato ed invece non è successo».
La società quali ambizioni ha?
«A questo punto della stagione dobbiamo chiudere al meglio la stagione regolare. All’inizio l’obiettivo non era la promozione in B d’Eccellenza, ma essendo primi in classifica, non possiamo non provarci».

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