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Amaro rientro per il Cus, va al Gardolo il derby di Trento

Quarta giornata di ritorno piena d’incontri importantissimi, tutti caratterizzati da rivalità storiche o scontri diretti, fra i quali anche due derby. Il match clou era il derby di Trento, fra Cus e Gardolo, rivali e dominatrici della scorsa stagione, ma attualmente entrambe relegate in posizioni di rincalzo. Per il Cus le motivazioni erano tante, la riconferma del terzo posto e la possibilità magari di agganciare il Rovereto, mentre per il Gardolo di coach Perissinotto, l'obiettivo era tentare di vincere la prima partita contro una delle componenti del “G5”, ovvero il gruppo di testa del quale fa parte.
Il Cus parte fortissimo, parziale di 8 a 0 e buio totale nella difesa avversaria, ma la grinta e le gambe di uno dei giocatori meno blasonati del Gardolo, fanno la differenza: Trivarelli è dappertutto, mette cuore e anima e riesce ad arginare la corazzata universitaria. Sua la tripla che dà una scossa importante agli uomini di Perissinotto. Gardolo si sblocca e chiude il primo parziale sull’8 a 10. Nel secondo iniziano a salire in cattedra Valer e Bailoni e per il Cus appare lo spettro della seconda sconfitta consecutiva, 19 a 31 a favore del Gardolo. Negli altri due tempi Gardolo argina gli assalti e Cus sbaglia tantissimo ai tiri liberi, 10 su 23. Finale nervoso, degno di ogni derby, 44 a 51 il finale. Nel Cus, Muhlbach tanta di salvare la barca degli universitari, 13 punti, bene anche Bonelli e Pedrotti, entrambi con 11 punti. Evanescente Porfido, zero punti per lui a referto. Nel Gardolo imperioso e con gran carattere Valer, 16 punti, bene Bailoni con 10. Ma l’uomo match è Trivarelli, 9 punti, due triple, tanti recuperi, ma soprattutto cuore, gambe e rabbia. Il Gardolo dei giovani ha trovato la scossa che cercava da tempo, vincendo proprio contro la rivale storica e con questi due punti consolida la quinta posizione, si allontana dai Piani e si avvicina alle terze e può pensare d’impensierire le altre 4 del “G5”.

Tutte le inseguitrici si auguravano un esito diverso del derby di Bolzano, magari sperando in una Fisiolab Europa appesantita dalla pausa natalizia, ma così non è stato. Gli uomini di coach Capon dominano la stracittadina della palla a spicchi, battendo i cugini dei Piani Junior per 81 a 56. Tre rientri importanti in squadra per la capolista, Gaye, Bazzan e Baroni. Gaye fa addirittura 11 punti, meglio di lui i compagni Ronconi e Klyuchnyck con 16, inarrestabile il solito Milone, tornato rinvigorito dalla pausa natalizia, 21 centri personali, con addirittura 5 triple. Nei Piani di coach Travaglini, provano ad arginare, ma inutilmente, lo strapotere della capolista, Ferrari con 15 e Bazzan 16 punti. La Fisiolab, alla sua settima vittoria consecutiva, si riconferma forte anche dopo la pausa, che le ha permesso di recuperare l’infortunato Gaye, gioca da prima della classe, ancora imbattuta in casa, e al tempo stesso tenta la fuga, distanziandosi dalle terze in classifica.

La legge delle mura amiche è ancora valida per il Rovereto San Marco, alla sua sesta vittoria di seguito, che sconfigge il Belvedere Ravina, sinora capace di fermare tutte le grandi, tranne la capolista Fisiolab. Partita a due volti, dominata parzialmente dai roveretani guidati dall’esperto coach Ferraglia, tanto che a metà partita è proprio il Ravina di coach Ravagni a trovarsi in vantaggio, 24 a 28. Ma è il terzo periodo a dare il vantaggio ai roveretani, tanto che il parziale è quasi a senso unico: 31 a 14. Quasi inutile la supremazia dei biancorossi roveretani a fine partita, 68 a 59 il referto al 40°. Nel Ravina da notare Ropele con 12 punti, mentre per i roveretani il giovane Nicoli domina con 18; ottimo anche Dalbosco con 12. Grazie a questa vittoria e alla contemporanea caduta del Cus, il Rovereto di Ferraglia è in fuga al secondo posto, assieme alla capolista, con ulteriore vantaggio a discapito della coppia delle terze, Ravina e Cus, entrambe sconfitte.

Bressanone distratta perde ancora una buona occasione per uscire dalla palude della parte bassa della classifica. Dopo la buona prova contro il Pergine nello scorso turno, perde in casa la sfida contro la diretta rivale Virtus Alto Garda, reduce da sette sconfitte di seguito, 54 a 68 il referto sui taccuini degli arbitri. Di certo nelle fila del Bressanone è pesata la prova non esaltante di Kantioler, solo 9 punti per lui, giocatore che fa parte della lista dei desideri di più di un allenatore della serie D. Bene invece di Stasio con 15 punti. Nella fila dell’Alto Garda, prove importanti per Danti e Gaje, 18 e 15 punti rispettivamente. Con questa vittoria la squadra guidata da coach Sartori, agguanta il settimo posto raggiungendo proprio il Bressanone, ottima posizione in vista dei play off.

Altro importante movimento nella zona più bassa della classifica in questo turno infrasettimanale, infatti, Merano vince una sfida importante con una delle dirette concorrenti nella lotta a evitare l’ultima posizione, sconfiggendo l’Audace Pergine per 53 a 47. Partita a due volti, inizialmente dominata dai canguri del Merano, tanto che all’intervallo il referto era di 34 a 15, mentre negli ultimi due periodi la squadra della città del Passirio ha esaurito le munizioni, tanto da concedere a pochi minuti dalla fine la possibilità del pareggio. Merano, con la sua prima vittoria in casa e chiaramente in crescita, porta a casa due punti importantissimi, aggancia in classifica il Pergine e negli ultimi tre turni colleziona ben due vittorie, che gli permettono di guardare il futuro diversamente da come poteva farlo alla prima giornata di ritorno, quando era ferma a zero punti, con dieci sconfitte di seguito. Per Pergine altra occasione persa per tentare di rialzare la testa.

Autore
Sandro Botto
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