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Legabasket A

Dolomiti Energia, troppe palle perse: vince Brindisi 69-61

Dopo un buon inizio di partita, che trascinata da Jefferson e Baldi Rossi l'aveva anche vista scappar via di dieci sul 7-17, la Dolomiti Energia si spegne alla distanza nella gara d'apertura del campionato di serie A giocata all'ora di pranzo al PalaPentassuglia, arrendendosi per 69-61 all'Enel Brindisi di uno scatenato M'Baye (17). A penalizzare Trento, nonostante una solidissima prova di David Lighty (17), le troppe palle perse in attacco (22), le scadenti percentuali al tiro dall'arco (3/18) e una cattiva giornata di tiro pure dalla lunetta (16/26).

La cronaca

La Dolomiti Energia inizia l'incontro di gran carriera, correndo il campo ad ogni occasione utile e poi affidandosi a Craft e Flaccadori per creare gioco a difesa schierata dal pick and roll e in uscita dai blocchi. A finalizzare le giocate degli esterni pensano Jefferson con le schiacciate (8 punti nel periodo, accompagnati pure da 3 rimbalzi) e Baldi Rossi con i movimenti in post up e il tiro dagli scarichi (7 punti). Al 10' è 14-20 Trento dopo che i bianconeri sono riusciti pure a portarsi sul più 10.
Nel secondo quarto l'Enel, in apertura di gara tenuta in piedi dai soli Agbelese (4) e Aj English (5), alza il livello di intensità della propria difesa. Soffocata dalla pressione avversaria, la Dolomiti Energia perde troppi palloni (saranno 12 all'intervallo), faticando a capitalizzare in attacco il gran lavoro fatto in difesa. A mettere davvero nei guai i trentini, però, è soprattutto il secondo fallo di Jefferson, immediatamente seguito dal terzo per fallo tecnico. Privata del suo giocatore più efficace fino a quel momento, Trento vacilla sotto i colpi di M'Baye e Scott (6 a testa): all'intervallo è 32-31.
Il terzo periodo, purtroppo per i colori bianconeri, ripete le sinistre indicazioni già arrivate nella prima metà gara: i ragazzi di Maurizio Buscaglia continuano a perdere troppi palloni (7-17 il confronto delle perse tra le due squadre al 30'), non segnano praticamente mai da tre punti (2/14) e sbagliano troppo ai tiri liberi. A tenere a galla la barca trentina contro le folate di Moore (due triple dopo una prima metà gara balbettante dall'arco pure per i pugliesi) sono la concretezza sui due lati del campo di David Lighty e la superiorità aquilotta a rimbalzo, che resta evidente nonostante la forzata permanenza in panchina di Jefferson carico di falli (26-34 dopo tre quarti). Che non sia giornata per i colori bianconeri però appare fin troppo chiaro quando negli ultimi secondi del terzo periodo Trento ha la chance di tornare a un possesso, ma commette l'ennesima persa banale, aprendo il campo dall'altra parte del parquet alla bomba dell'ex Spanghero (53-44).
Nell'ultimo periodo la Dolomiti Energia tenta una generosa ma un po' disarticolata rimonta, durante la quale più volte rischia di finire a meno sedici ma resta però in corsa grazie al grande carattere e alla notevole consistenza difensiva dimostrata. Con un Jefferson che anche senza stoppare sporca tutte le parabole di tiro ai penetratori avversari, e Lighty che dall'altra parte del campo è da solo l'attacco di Trento, il team di Buscaglia arriva anche a meno cinque a 30 secondi dalla fine (66-61), ma continuando a spadellare dall'arco non riesce a completare il lavoro iniziato. Finisce 69-61 per il team di Sacchetti, con i trentini chiamati subito al pronto riscatto domenica nell'esordio casalingo al PalaTrento contro Cremona.

Il tabellino

ENEL BRINDISI - DOLOMITI ENERGIA TRENTINO 69-61 (14-20, 32-32, 53-44)
BRINDISI: Agbelese 10 (5/12, 0/1), Scott 15 (4/9, 0/3), Carter 6 (2/6, 0/2), English 5 (2/4, 0/6), Fiusco ne, Cardillo 0 (0/2 da 3), Moore 6 (2/4 da 3), Donzelli 0, M'Baye 17 (7/9, 1/4), Joseph 3 (0/1, 1/2), Sgobba ne, Spanghero 7 (1/2, 1/3). Coach: Sacchetti.
TRENTINO: Craft 9 (3/6, 0/1), Jefferson 10 (5/6), Baldi Rossi 9 (3/6, 0/2), Moraschini 0, Forray 2 (0/2, 0/2), Flaccadori 6 (2/4, 0/1), Gomes 5 (0/4, 1/5), Hogue 3 (1/3), Lighty 17 (4/8, 2/7), Lechthaler 0 (0/1). Coach: Buscaglia.
NOTE: Tiri liberi: Brindisi 12/18, Trentino 16/26. Tiri da due: Brindisi 21/43, Trentino 18/40. Tiri da tre: Brindisi 5/27, Trentino 3/18. Rimbalzi: Brindisi 38 (Agbelese, Scott, Mooore, M'Baye 6), Trentino 47 (Jefferson 8). Assist: Brindisi 14 (English 4), Trentino 10 (Flaccadori 3).
ARBITRI: Manuel Mazzoni, Guido Federico di Francesco e Beniamino Manuel Attard.

LE PAROLE DI MAURIZIO BUSCAGLIA
«Queste sono partite che aiutano a capire quanto è importante giocare con durezza, quanto può contare avere cura del pallone. In questo senso, volendo partire da un aspetto positivo, è meglio che una gara del genere ci sia capitata subito, perché si tratta di una esperienza che potremo portarci dietro per fare meglio nel resto della stagione. Credo che questo sia apparso chiaro anche ai ragazzi, l'ho notato già nei minuti dopo la gara mentre si guardavano in faccia in spogliatoio. Entrando nello specifico del match, volevamo una gara dal punteggio non troppo alto, e in questo senso, nonostante alcuni canestri subiti in uno contro uno o in contropiede, direi ci siamo riusciti subendo solo 69 punti. Dall'altra parte però non siamo stati capaci di fare il nostro in attacco. 22 palloni persi, quasi tutti per nostri errori e non per pressione della difesa, sono davvero troppi. Se a questo aggiungiamo i troppi errori ai tiri liberi, la gara è presto analizzata. Perché se in trasferta vuoi avere chance di vincere devi giocare duro, non perdere troppe palle e segnare i tiri liberi. Per dirla tutta ci avrebbe aiutato anche qualche canestro in più su azione, sia da sotto che da fuori. Ma abbiamo sbagliato troppo, come si evince anche da sei contropiedi in campo aperto in cui non siamo riusciti a realizzare, cosa che invece è riuscita a Brindisi. Spesso, cercando di eseguire o fare le giocate in velocità, abbiamo lavorato di fretta invece che velocemente: a partire dal secondo quarto poi abbiamo cominciato ad aprire il palleggio tanto per fare, senza sapere esattamente perché lo facevamo, e abbiamo iniziato a scollarci, a disunirci. Nel complesso insomma non è stata una bella partita, inutile girarci attorno, ma spero che questa gara sia una bell'insegnamento per come affrontare il campionato»

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