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La Dolomiti Energia dura tre quarti, vince Avellino 68-80

La Dolomiti Energia Trentino gioca bene per tre quarti, ma crolla nell’ultimo quarto sotto le triple (4/8) e la percentuale pressoché perfetta dalla lunetta di Avellino (14/16 nell’ultimo quarto). La squadra di Buscaglia aveva chiuso il terzo quarto avanti per 55 a 46, ma nell’ultimo e decisivo quarto Avellino è riuscita a cambiare marcia mentre i bianconeri non ci sono riusciti: il parziale di 34 a 13 di Avellino fissa così il punteggio sul 68 a 80 per gli ospiti. Arriva così la terza sconfitta di fila al PalaTrento, che fa perdere alla squadra di coach Buscaglia anche il quinto posto in classifica. Ora per i bianconeri si apre la settimana che porta alla Final Eight di Milano: per il campionato, ci sarà da aspettare il 6 marzo con la trasferta di Varese.

La cronaca della gara

La partita si apre su ritmi elevatissimi con la Dolomiti Energia Trentino che prova il primo allungo al 5’ grazie alle triple di Pascolo e Lockett che danno il 15 a 8. Le accelerazioni dei bianconeri fanno male ad Avellino e sulla inchiodata di Wright al termine di un’azione rapidissima per il 21 a 12, coach Sacripanti è costretto a chiamare time out. Il canestro di Lechthaler fissa il punteggio alla fine del primo quarto sul 27 a 14 per la Dolomiti Energia Trentino, con un Lockett già a quota 9 punti. La partita è una battaglia e Luca Lechthaler si erge a protagonista con quattro punti che tengono i padroni di casa avanti 29 a 18 al 14’. Veikelas mette la tripla del 31 a 23 al 16’, ma subito Wright risponde con il canestro dai 6.75 per il 34 a 23. Avellino prova a far sentire il peso maggiore sotto le plance, ma ancora Flaccadori tiene in doppia cifra il vantaggio bianconero con la tripla del 37 a 27 al 18’. La tripla di Lockett, 12 punti in 14’, a 10” dalla fine della prima parte della gara fissa il punteggio sul 42 a 29 per la Dolomiti Energia Trentino. La Dolomiti Energia Trentino fatica a trovare il canestro, ma si aggrappa alla propria difesa e al 25’ è ancora avanti 48 a 34 grazie ad un contropiede chiuso da Sutton. Sanders punisce la zona bianco verde con la bomba del 53 a 40 e poi Pascolo porta i bianconeri sul +15 a al 28’ e coach Sacripanti deve ricorrere al time out. Avellino fa un 4 a 0 in 30”, i bianconeri non trovano più la via del canestro e alla fine del terzo quarto il punteggio è di 55 a 46 per i ragazzi di coach Buscaglia. Nunnally in apertura mette la tripla del -6 a 8’17” dalla fine; Wright si butta dentro per il canestro del +8, ma Nunnally ancora da tre segna il canestro del 57 a 52 a 6’33” dalla fine. Sutton fa 1/2 dalla lunetta, Cervi segna da due, ma subito Pascolo sfrutta l’assist di Sanders per il 60 a 54 a 5’45” dalla sirena. Avellino può beneficiare della serie di tiri liberi (alla fine Trentino 3/4, Avellino 24/26) e torna fino a -5, 64 a 59 a 4’19” dalla fine. Ragland segna dai 6.75 per il -2 e poi Nunnally mette il libero del -1, 64 a 63 e poi Acker dai 6.75 porta avanti Avellino sul 64 a 66 a 120 secondi dalla fine. Avellino ha però ormai messo la freccia del sorpasso e alla fine gli ospiti possono festeggiare la vittoria con un largo 68 a 80.

Il tabellino

DOLOMITI ENERGIA TRENTINO: Poeta (0/1 da tre), Sanders 5 (1/3, 1/5), Pascolo 14 (7/14, 0/4), Forray 2 (1/4, 0/5), Bellan ne, Flaccadori 7 (2/4, 1/2), Sutton 5 (2/6, 0/1), Lockett 14 (4/6, 2/5), Lechthaler 4 (2/2), Wright 17 (6/12, 1/3). All. Buscaglia
SIDIGAS AVELLINO: Norcino ne, Ragland 7 (1/1, 1/5), Green 4 (1/2, 0/3), Veikelas 8 (1/1, 1/3), Acker 11 (3/5, 1/3), Leunen 2 (1/2, 0/2), Cervi 13 (5/7), Severini ne, Nunnally 29 (4/7, 3/6), Pini (0/1 da tre), Buva 6 (3/7 da due), Parlato ne. All. Sacripanti.
NOTE: Tiri liberi: Trentino 3/4, Avellino 24/26. Tiri da due: Trentino 25/51, Avellino 19/32. Tiri da tre: Trentino 5/26, Avellino 6/22. Rimbalzi: Trentino 35 (9 Pascolo), Avellino 39 (9 Cervi). Assist: Trentino 20 (4 Sanders e Sutton), Avellino 14 (4 Acker). Spettatori: 3162

Le dichiarazioni

Maurizio BUSCAGLIA (Coach DOLOMITI ENERGIA TRENTINO)
«Siamo molto dispiaciuti, perché ci tenevamo a vincere la partita e a giocarla bene. La nostra è stata una buona prestazione, rovinata però dagli ultimi minuti, in cui siamo stati incapaci di gestire i momenti importanti della gara. Sopra di 14 punti alla fine del terzo quarto, abbiamo perso due palloni fatali e concesso la tripla ad Alex Acker: da qui è nato il break che ha riportato in partita la Sidigas Avellino. Ed è da qui che partiremo: bisogna lavorare meglio per capire come gestire in maniera più efficace la gara e come comportarci al meglio nei momenti topici. Siamo mancati a livello mentale, fisico e tecnico e questo ci ha rallentati molto in attacco. Il dato dell’1/13 dall’arco del tiro da tre del secondo tempo è preoccupante e sarà sicuramente oggetto di analisi, probabilmente necessitiamo di maggior tranquillità nella costruzione dei tiri. Stavamo attaccando bene il loro modo di difendere, creandoci dei tiri aperti, poi quando la Sidigas Avellino si è chiusa nel pitturato, non siamo riusciti a cercare Wright e Pascolo e questo ci ha inibiti a livello offensivo. Nel quarto periodo avremmo dovuto essere bravi ad attaccare il loro secondo lato, costruendoci il tiro con due-tre passaggi per penetrare a canestro o cercare i lunghi; invece c’è stata fretta e qualche giocata individuale di troppo».

Stefano SACRIPANTI (Coach SIDIGAS AVELLINO)
«Inizio l’analisi della gara da due considerazioni. La prima è che la Dolomiti Energia Trentino ci ha messo in difficoltà per larghi tratti del match giocando una pallacanestro di grande solidità. I loro cambi difensivi, la devastante forza a rimbalzo e la loro capacità di anticipo e aggressività ci hanno limitato molto, soprattutto nella fase d’attacco. In secondo luogo, esprimo ovviamente la mia contentezza per la vittoria, particolarmente importante perché venivamo da una settimana difficile, rispetto alle ultime. Joe Ragland non è stato disponibile per problemi familiari, in più c’è stato qualche infortunio negli allenamenti: ciò ha fatto sì che la settimana di lavoro non sia stata all’altezza e a questo è dovuta la mancanza di fluidità in attacco nelle prime fasi della gara. Questo ci ha portati a trovarci sotto di tredici punti all’intervallo, ma siamo stati bravi nel secondo tempo a credere di poter vincere la gara. Da questo punto di vista, abbiamo mostrato grande maturità: nello spogliatoio ho visto convinzione ed energia positiva e da lì è nata la rimonta. Ora ci aspetta una giornata di riposo, dopodiché inizieremo a lavorare per le Beko Final Eight, cercando di correggere gli errori dei primi venti minuti».

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