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Legabasket A

Ecco Löfberg: «Sono un tiratore che deve crescere fisicamente»

Faccia pulita, capelli biondi che tradiscono la sua origine scandinava, statura prossima ai due metri. Il primo dei nuovi arrivi della Dolomiti Energia Trentino a presentarsi alla stampa è stato l’ultimo acquisto del mercato estivo bianconero, il 20enne svedese Johan Löfberg. A dargli il benvenuto nel club aquilotto, pochi minuti prima del raduno ufficiale della squadra, il presidente del club Luigi Longhi.

Le dichiarazioni

LUIGI LONGHI (Presidente DOLOMITI ENERGIA TRENTINO)
«L’arrivo di Löfberg conferma la nostra volontà di andare in cerca di giocatori di prospettiva che sappiano però rendersi utili al gruppo già nel breve periodo. Con Johan abbiamo puntato su un ragazzo giovane, di talento e potenziale, che potrà darci una mano da subito non solo grazie alle sue doti, ma anche per le esperienze che ha già fatto in Italia, che lo hanno portato a conoscere da vicino sia il nostro basket che il nostro modo di vivere».

JOHAN LÖFBERG (Ala DOLOMITI ENERGIA TRENTINO)
«Ho 20 anni, vengo da Goteborg e l’anno passato ho giocato nella massima lega svedese a Örebro. Nei due anni precedenti invece ero stato parte del gruppo under 19 della Mens Sana Siena allenato da coach Michele Catalani: due stagioni in cui credo di essere cresciuto tanto e che probabilmente sono state sinora le migliori della mia carriera. Anche per questo, oltre che per la grande opportunità che una piazza di cui ho sentito dire meraviglie come Trento mi può offrire, ho scelto di tornare a giocare in Italia. Le differenze tra la serie A e la prima divisione svedese? Già so di essere destinato a trovare un campionato più duro, con avversari tecnicamente e fisicamente più forti, e certamente giocato a velocità molto più elevate di quello svedese. Non credo che arrivare da una stagione di grande responsabilità potrà essere un problema nella mia prima annata alla Dolomiti Energia. Sono qui per crescere, per essere il ragazzo che farà quello che il coach e l’organizzazione gli chiederanno di fare, senza aspettarsi nulla ma avendo voglia di fare grandi cose. Un mio pregio e un mio difetto come giocatore? Sono un buon attaccante con un ottimo tiro da fuori, che ha come limite la limitata forza fisica: dovrò fare un bel lavoro per crescere da questo punto di vista».

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