basket.sportrentino.it
SporTrentino.it
D maschile

Verso i play-off: Belvedere Ravina - Gardolo

Alla vigilia dei playoff, esaminiamo lo scontro che sulla carta può risultare il più interessante, ovvero il derby di Trento tra il Belvedere Ravina, quarta forza del campionato e il Gardolo, giunto quinto. Entrambe le squadre hanno dimostrato di poter battere o quantomeno mettere in crisi qualunque avversario, ma al tempo stesso hanno anche lasciato per strada punti importanti.

Il Belvedere Ravina, consolidata società che trova casa nel sobborgo a sud ovest di Trento, presieduto dall’attivissima presidentessa Anna Mazzalai e che è ormai l’unico punto di riferimento per il basket femminile nel capoluogo, è giunto alla fine della regular season in quarta posizione, eguagliando il numero di punti dello scorso campionato. Nove le sconfitte subite dalla squadra di coach Enea Ravagni, tra le quali le più sorprendenti sono le tre subite contro i Piani Junior Bolzano, autentica bestia nera per i biancorossi. Anche contro la vincitrice del campionato Fisiolab Europa sono stati tre i rovesci, ma nelle prime due partite la differenza fra le due compagini è apparsa minima e più di una volta i biancorossi hanno messo in crisi Milone & Co. Altre due sconfitte sono giunte negli scontri contro il San Marco Rovereto, battuta però nella prima fase di campionato. Nei tre incontri contro il Cus Trento una sconfitta e due vittorie il bilancio complessivo. Nei confronti con le quattro formazioni collocate nella parte più bassa della classifica, Virtus, Bressanone, Pergine e Merano, il Ravina non ha avuto problemi vincendo 3 a 0 tutte e quattro le serie. La squadra allenata da Enea Ravagni, è anche stata soprannominata “squadra operaia”, in quanto è il collettivo la sua vera forza, non avendo giocatori che hanno scalato la classifica marcatori, ma potendo contare su un gruppo numeroso di elementi che hanno contribuito a costruire gioco e punti. Fra questi non possiamo non ricordare i veterani Andrea Agostini, Marco Angelini e Marco Bodini. Importante l’apporto dei due playmaker, Valerio Ropele e Luca Zini. Altri elementi che hanno dato forza al collettivo sono Andrea Camera e Alessandro Rosatti, oltre al capitano Daniele Tovazzi, anche se penalizzato da varie assenze. Altro fattore importante che determina la forza del Ravina è la capacità di riuscire a rallentare il ritmo di gioco a proprio piacimento, caratteristica che ha saputo mettere in crisi varie avversarie, specie la corrazzata Fisiolab Europa Bolzano. Il Ravina è anche la squadra che forse fisicamente ha più risorse rispetto alle altre, sia per "stazza" sia per altezza. La squadra di coach Ravagni ha però mostrato anche dei difetti, di certo il più lampante è stata l’incapacità di domare i Piani Junior in tutte e tre le sfide e anche quello di aver mostrato problemi di concretezza contro le squadre minori, che in alcune sfide hanno rischiato di mettere seriamente i pali fra le ruote del Belvedere. Ma le motivazioni contro il Gardolo sono tante e la tensione sarà alta rispetto alle sfide giocate contro le squadre minori.

Il Gardolo non è la stessa squadra che dominò la passata stagione. Abbondanti i cambiamenti nella rosa, finalizzati soprattutto a svecchiare la formazione e a guardare al futuro. All’inizio del campionato si notò subito la rivoluzione, tanto che la squadra perse le prime quattro partite giocate in casa, tutte contro le altre componenti del cosiddetto “G5”, Ravina, Cus, Rovereto e Fisiolab. Ma proprio la partita contro i bolzanini mostrò le capacità ed il potenziale degli uomini allenati da coach Perissinotto. La svolta per il Gardolo arriva nella quarta giornata del girone di ritorno, quando si impone fuori casa nel derby contro la rivale Cus, la prima vittoria stagionale contro una della grandi. Questo risultato fa si che il gruppo cominci a credere maggiormente nelle proprie possibilità e soprattutto permette al Gardolo di agganciare il quinto posto. Tale scossone permette anche ai trentini di sfiorare la vittoria contro il Rovereto, in un momento il quale la squadra di coach Ferraglia era lanciatissima. Qualche turno dopo però arriva il tracollo, con la crisi di febbraio: Gardolo inanella una serie di 4 sconfitte consecutive che fanno tremare lo spogliatoio. La prima arriva contro la capolista Fisiolab e ci può anche stare. Sono le tre successive a mettere in luce delle debolezze: dapprima la sconfitta in casa con i Piani Junior, poi il brutto ko subito a Bressanone (punti che permettono agli altoatesini di posizionarsi stabilmente all’ottavo posto, distanziare il Pergine ed ambire ai play off), seguita poi dal tracollo in casa contro il Ravina. Soltanto 33 i punti segnati in quel match dagli uomini di Perissinotto. Dopo questa brutta e pericolosa serie negativa è seguita una serie positiva inaspettata, dove il Gardolo ha vinto tutte e sette le sfide che chiudevano la regular season, battendo soprattutto le prime tre in classifica, anche con punteggi rotondi. Nonostante gli alti e bassi, il Gardolo accede ai playoff come la squadra più in forma e va ad affrontare proprio la seconda squadra più brillante, reduce da quattro successi di seguito.
Il Gardolo non ha mai sconfitto il Ravina, unica squadra che sinora ha sempre resistito al team di coach Perissinotto in tutte e tre le sfide. Punti deboli nel Gardolo ce ne sono, un po’ la giovane età di una parte della squadra, mentre un’altra parte della stessa è verso fine carriera. Altro lato oscuro è la tenuta, specie psicologica, mostrata in alcuni momenti della stagione, ma al tempo stesso si può anche percepire la voglia del gruppo di emergere e fare un’ottima figura. Il Gardolo, un po’ come il Ravina, è squadra che dipende da più elementi, forse meno esperti di altri gruppi, ma con meno problemi di grosse differenze di esperienza che invece si notano in altre squadre. Le due punte di diamante di coach Perissinotto sono certamente Federico Bailoni e Alberto Valer, entrambi giocatori del vivaio dell’Aquila Basket. Ci sono anche il veterano Matteo Mosna ed il giovane emergente Lorenzo Gambino. Non possiamo dimenticare anche gli esperti Jovan Bijedic, in forte ripresa verso fine campionato e Arben Baftiri. Non va dimenticato quella che può essere considerata la sorpresa di questa squadra, Giacomo Trivarelli, giovane grintoso, che in più di un occasione è stato il cuore e le gambe di questa squadra. Certo, non era semplicissimo per coach Perissinotto, subentrato sulla panchina del Gardolo, ereditare il peso della stagione trionfale dello scorso anno e al tempo stesso apportare i notevoli cambiamenti per ringiovanire l’organico in previsione di un futuro importante per questa squadra.

Nelle tre sfide fra Ravina e Gardolo, i biancorossi di coach Ravagni hanno sempre prevalso, portando a casa la serie con un inappellabile 3 a 0. Sconfitta in casa del Gardolo per 52 a 63 la prima sfida. Ritorno in casa del Ravina, dove la differenza è stata esigua, 57 a 53 per i padroni di casa. Disastrosa sconfitta casalinga per il Gardolo nella terza serie, 33 a 50, in quella che forse è stata la partita peggiore per il Gardolo. Classifica e destino hanno voluto mettere nuovamente contro queste due squadre, dando magari la possibilità al Gardolo di vendicarsi del 3 a 0 subito e magari battere l’unica squadra che non è ancora riuscita a sconfiggere. L’andata della doppia sfida sarà il 23 aprile in casa del Ravina, il ritorno il 1° maggio in casa del Gardolo. Eventuale bella nuovamente in casa del Ravina il 4 maggio.

La classifica finale - La classifica marcatori

Autore
Sandro Botto
© www.sportrentino.it - strumenti per i siti sportivi - pagina creata in 1,859 sec.

Classifica

Notizie

Foto e video