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Il personaggio

Paolo Betta, obiettivo playoff

Ha iniziato la carriera nelle giovanili della Virtus Riva nel 2000 per poi passare alla Virtus Riva “B” (serie D) nel 2001. Da allora non si è mai mosso dalla serie D trentina a parte quest’anno, che ha fatto il salto di qualità in C2, con la Gardascuola. Questa la carriera da allenatore di Paolo Betta, nato a Riva del Garda 42 anni or sono.
Paolo: «Esatto, quest’anno mi è stata aperta la porta della serie C2, con una grande società quale è la Gardascuola. Non ho potuto rinunciare».
Paolo, non hai mai temuto il salto di qualità fra serie D e C2?
«Secondo me dalla serie D alla C2 c’è una differenza enorme sia tecnica sia fisica, sicuramente più grande di quella dalla C2 alla C1, o dalla stessa C1 alla B2. Come esempio posso citare Jesolo, che l’anno scorso è stato promosso dalla C1 e con quasi la stessa squadra si trova in una posizione egregia in B2. Se non si acquistano rinforzi dalla D (trentina soprattutto) alla C2, è difficile lottare in un campionato tosto come il nostro. Tuttavia la nostra rosa penso sia abbastanza competitiva per raggiungere i playoff a fine stagione (toccando ferro, ovviamente)».
Dall’anno scorso i volti sono cambiati all’interno dello spogliatoio e nonostante le perdite di Bobicchio, Pellegrini e Pretti la tua Gardascuola sta dando filo da torcere a tutti gli avversari.
«Direi che i tre giocatori citati sono stati rimpiazzati molto bene da Zini, Baftiroski e Consolati. Sono contento perché stiamo giocando col cuore tutte le partite, merito sicuramente dei giocatori, della società e, perché no, anche di noi allenatori, se no cosa stiamo qui a fare… Ricordo che abbiamo 26 punti in classifica, gli stessi che questa squadra aveva alla fine dello scorso campionato, solo che mancano ancora nove giornate alla conclusione del girone di ritorno».
Ci sono i presupposti per un grande finale di stagione. Se poi si vince anche contro la prima in classifica (domenica scorsa la Gardascuola ha battuto la capolista Limena 71-70)… «Gran partita dei miei ragazzi, soprattutto dei lunghi che si sono fatti valere sia in attacco sia in difesa. Sono contento».
Settimana prossima vi aspetta un altro duro impegno: «Giocheremo contro il Termine Verona, squadra a pari punti in classifica. Sarà dura, ma faremo di tutto e di più per strappare la vittoria».
Andando indietro nel tempo, di circa una ventina d’anni, dove ti si può collocare nell’ambiente cestistico? «Giocavo nel G.S. Riva, fin dai primi anni ’90 e sono rimasto lì fino alla promozione dalla C1 alla B2. Poi sono passato alla Virtus Riva (serie D) fino al 1999 e nel 2000 ho chiuso la carriera di giocatore nel G.S. Arcobasket (anch’essa serie D)».
Invidiabile carriera anche da giocatore, anche se ormai per tutti sei il conduttore del sogno chiamato Gardascuola.

[di Thomas Debiasi]

Paolo Betta, Coach della Gardascuola

La carriera di Paolo Betta:
2000/2001 Virtus Riva (giovanili)
2001/2002 Virtus Riva “B” (serie D)
2002/2003 Apecheronza Avio (serie D)
2003/2004 Apecheronza Avio (serie D)
2004/2005 G.S. Arcobasket (serie D)
2005/2006 G.S. Arcobasket (serie D)

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