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Divisione Nazionale C

Terremoto Piani: coach Guerriero e i "senatori" se ne vanno

Non c’è più feeling, la storia d’amore tra coach Guerriero e i Piani è già finita. A dire il vero, non è mai cominciata. Se ne va l’allenatore che avrebbe dovuto segnare una svolta. L’ennesima panchina che salta, in casa Piani, nell’arco di pochi mesi. Ormai si è perso il conto: dopo Minati, Valerio e Gabrielli, ieri è toccato anche a Marco Guerriero. Il quotato tecnico salernitano lascia, così, la panchina della prima squadra, dopo tre giornate burrascose. La sua avventura in biancoblu è durata soltanto venti giorni. Venti giorni di passione per l’head coach, che ha cercato disperatamente di mettere insieme i cocci di una squadra ormai a pezzi. “Non si è trattato esattamente di un esonero”, puntualizza il vicepresidente, Franco Trenti. Prima di coach Gabrielli aveva mollato anche il play Tracchi: una garanzia. Poi si è aggiunto l’infortunio di Lorenzo D’Alessandro. Coach Guerriero si è quindi ritrovato con una squadra di “baby”, che, per quanto talentuosi, non avrebbero mai potuto competere con i “colossi” delle altre compagini. Ma non è tutto: fanno le valigie pure i “senatori” Vettori, Defant e Giarin, i quali hanno chiesto una pausa di riflessione, per motivi personali e di studio. “Tra i ragazzi e l’allenatore sono nate delle incomprensioni”, prosegue Trenti. “Purtroppo è sempre difficile salire su un treno in corsa. Credo che il coach non sia riuscito a inserirsi nel gruppo, i giocatori non l’hanno accettato e quindi non avevamo alternative: o se ne andava lui o se ne andavano loro. Dispiace anche a noi essere arrivati a questo punto. Dobbiamo solo ringraziare coach Guerriero per la sua disponibilità. Sia chiaro: non è stato un ammutinamento. Adesso, però, ognuno di noi deve farsi un esame di coscienza. Ci stiamo muovendo per ingaggiare un nuovo tecnico e questa volta non possiamo più sbagliare”. Domani, al PalaMazzali, arriverà il Centro Sedia Basket Corno di Rosazzo e, per i Piani, si profila l’”autogestione”. In panchina si alterneranno i veterani Tiribello e Torboli, assistiti da un tecnico delle giovanili. “Stiamo trattando con vari allenatori e confidiamo di “chiudere” in settimana. La nostra intenzione è continuare a disputare un campionato dignitoso”. Ora più che mai è fondamentale il sostegno dei tifosi: la città intera non può abbandonare i biancoblu, autentico patrimonio del basket altoatesino.

Autore
Francesco Servadio
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