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Verso i play-off: San Marco Rovereto - Bressanone

Nel nostro viaggio verso i play off del campionato regionale, oggi analizziamo la sfida che vedrà contrapposte il San Marco Rovereto e il Bressanone Basket. 

Il San Marco, giunto seconda nel campionato regolare, è stata l’unica squadra ad essere riuscita ad impensierire la capolista Fisiolab Europa Bolzano. Di certo coach Sergio Ferraglia può essere soddisfatto della sua squadra, che ha saputo affrontare al meglio la stagione, migliorando di molto la posizione raggiunta lo scorso anno. Numerose le novità introdotte nella squadra, che avrebbero anche potuto complicare i meccanismi di gioco, ma che così non è stato. Di certo l’arrivo dello stratega Ferraglia è stato determinanate nell'ascesa del Rovereto fra le protagoniste del campionato. A differenza della scorsa stagione, quando le sconfitte incassate furono 11, quest’anno sono state soltanto 6. Metà le ha subite contro la regina Fisiolab Europa, due fuori casa ed una in casa. In casa poi ha subito un ko da parte del Cus e fuori casa ha perso sui campi del Ravina e del Gardolo. Con le formazioni minori ha sempre dominato, fatta eccezione nella nona giornata di campionato, quando ha rischiato di cadere sul campo del Charly Merano, 58 a 61 il referto finale. Ha inanellato la seconda miglior serie positiva di questa stagione, con otto vittorie di seguito, seconda solo alle 13 dei bolzanini.
I punti di forza di questa squadra sono moltissimi, in primis l’esperienza sul campo di coach Ferraglia, capace di mettere in campo una squadra sempre capace di affrontare i momenti difficili e di portare a casa partite che sembravano perse. Vari gli elementi di spicco di questo team, fra i quali bisogna citare Alessandro Todeschi, guardia particolarmente prolifica dei gialloverdi. Ottimo elemento anche l’ala Marco Nicoli, fra i più attivi marcatori del campionato. Non possiamo non citare Claudio Brunori e Riccardo Mazzuccato, entrambe ali. Anche se assente per buona parte del campionato, il rientro di Elyan Bumbli, con meno di dieci partite all’attivo, ha dato forza al collettivo. Non dimentichiamoci che Bumbli è uno dei tiratori più precisi dalle lunghe distanze e l’assenza per buona parte del campionato potrebbe portarlo a offrire il massimo proprio nei playoff. Già alla All Star Game il giocatore del Rovereto ha vinto la speciale gare dei tiri da tre punti. Il San Marco presenta anche qualche punto debole: le tre sconfitte contro la Fisiolab pesano molto, ma il problema maggiore pare essere la dipendenza della squadra dal duo Todeschi - Nicoli, ossatura attorno alla quale gira tutta la squadra.

Il Bressanone di coach Mauro Di Stasio è giunto al settimo posto un po’ inaspettatamente, avendo cullato per tutto il campionato l’idea di posizionarsi all’ottavo posto, vero obiettivo per la squadra altoatesina. Soltanto otto le vittorie per il Bressanone, ma sufficienti per tenere dietro di sé tre squadre e permettergli di raggiungere i playoff in anticipo. I brissinesi hanno sconfitto tre volte l’Audace Pergine, una sola volta il fanalino di coda Merano, che ha sempre messo in crisi gli schemi della squadra di coach Di Stasio. Un’altra vittoria è venuta contro la Virtus Alto Garda. Ma i successi che hanno regalato le più belle soddisfazioni al Bressanone e con queste anche i punti per guadagnarsi i playoff, sono arrivati contro tre grandi del campionato, tutte e tre nell’ultima parte della stagione e fra le mura amiche. A cadere nel difficile campo del Bressanone sono state in sequenza il Gardolo, poi seguito dal Cus e poi la clamorosa sconfitta della capolista Fisiolab Europa.
Questi "colpi" hanno permesso al Bressanone di guadagnarsi il titolo di “ammazzagrandi” della stagione. Fra le proprie fila può schierare alcuni elementi di spicco, il primo fra i quali Mister K, Mark Kantioler, a lungo dominatore della classifica marcatori, giocatore molto forte, ancora giovane, capace sia sotto canestro sia nei tiri dalla lunga distanza: è certamente il cuore e la testa di questa squadra, dotato anche di buona personalità.
Accanto a lui e grazie alla sua esperienza è cresciuto un giovane che può essere considerato la migliore novità di questo campionato, Carlo Di Stasio, figlio dell’allenatore. Altro giocatore che in alcune partite ha fatto la differenza è Antonio Gomez, presente solo nella parte finale del campionato, ma che ha saputo portare benzina nel motore del Bressanone. Non dimentichiamoci il capitano della squadra, Martin Mair ed il centrale Aron Velco. Il punto di forza in questo playoff per il Bressanone può essere il fatto che non avendo più obiettivi da raggiungere, potrebbe giocare in scioltezza e dare il meglio di sé. Altro punto di forza è il fattore campo, tre grandi del “G5” son cadute sul campo del Bressanone. I punti deboli ci sono, di certo la panchina corta: a volte il Bressanone è entrato in campo con soli 8 o 9 giocatori e in uno scontro diretto contro uno squadrone come il Rovereto potrebbe essere un fattore che limita molto. Anche la quasi totale dipendenza dalla squadra dal duo Kantioler – Di Stasio potrebbe rivelarsi un limite per la squadra altoatesina.

Nelle tre sfide che in stagione regolare hanno contrapposto queste due squadre, il Rovereto è sempre riuscito a prevalere, in maniera anche netta: 87 a 53 la prima partita in casa del Rovereto, 56 a 75 per i giallo verdi in trasferta a Bressanone e ancora 74 a 56 nuovamente in casa dei roveretani.

Autore
Sandro Botto
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