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Trentino Cup, l'Italia chiude imbattuta

Inizia a rilento la gara dell’Italia che mette a segno soltanto 3 punti primi 4 minuti. Ci pensa il solito Belinelli a ravvivare il match con una tripla, con il Portogallo che guida nel punteggio (6-8). Il pareggio arriva con una sospensione di Giachetti, ma il gioco dell’Italia è lento e confusionario. Recalcati cambia i lunghi: Crosariol e Gigli rilevano Amoroso e Bargnani, poi entra anche capitan Soragna, però la sveglia per gli Azzurri non sembra ancora suonata (11-13). Solo nel finale di quarto l’Italia mette il naso avanti con i liberi di Giachetti (15-13), l’unico a salvarsi in una prima frazione da dimenticare per la Nazionale che non difende sull’ultimo possesso avversario, consentendo a Santos di punire da
3 sulla sirena (15-16).
Le amnesie difensive azzurre proseguono nel secondo quarto (15-20), ma pure in attacco si fatica con palle perse ed errori al tiro, dopo il 15% dal campo nel primo periodo. Mancinelli fa l’esordio nella Trentino Cup e Recalcati prova il “quintettone” (accanto al Mancio ci sono il Mago e Gigli): la musica tuttavia non cambia (2 punti segnati dell’Italia nei primi 4 minuti). Santos mette la terza tripla su altrettanti tentativi, Miranda lo imita e gli ospiti vanno al massimo vantaggio (20-26) costringendo Recalcati al time out. Da Silva slalomeggia e porta i suoi sul +7 (21-28), Beli forza al tiro, Amoroso si avventura in improbabili palleggi a tutto campo ed è coach Lopez a dare una mano all’Italia facendosi fischiare “tecnico”. E’ il pubblico del PalaTrento a spingere gli azzurri al pareggio che arriva sul 28-28 grazie ad un break di 7-0, però i portoghesi dimostrano più voglia e vanno al riposo avanti 30-33.
Il dato che grida vendetta è che nei primi due quarti l’Italia ha messo a segno la miseria di 5 canestri dal campo (!), tirando con percentuali disastrose (9% da tre). In apertura di terzo quarto arriva il sorpasso azzurro con la tripla di Vitali (37-34) che dà il via al break interno di
11-2 (41-35), subito replicato dagli ospiti (0-7) per il controsorpasso (41-42). Vitali e Poeta sono gli unici a dare un po’ di verve agli azzurri nel finale di periodo che si chiude con 5 punti consecutivi di Gigli (tripla e 2 tiri liberi) sul punteggio di 54-49.
Ancora Angelone si fa notare ad inizio dell’ultima frazione con un’altra tripla (57-50), imitato da Soragna. Il Portogallo è alle corde e il parziale azzurro stavolta è di quelli che fanno male (18-4) con cesti in serie di Soragna, Poeta e Belinelli, che con una schiacciata fissa il massimo vantaggio sul 72-53. L’ultimo sussulto portoghese arriva a partita decisa grazie anche ad un tecnico fischiato alla panchina azzurra (2-12 il
break): la Nazionale chiude così imbattuta la Trentino Cup e il premio di MVP della manifestazione va a Marco Belinelli.

ITALIA – PORTOGALLO 83-72( 15-16, 30-33, 54-49)
Italia: Giachetti 6 (2/3, 0/3), Mancinelli 2 (1/2), Soragna 13 (1/2, 3/4, Poeta 10 (4/6), Mordente 5 (0/1 da tre), Vitali 7 (1/3 da tre), Crosariol, Datome (0/2 da tre), Gigli 11 (1/1, 2/3), Amoroso 5 (1/2, 0/3), Belinelli
13 (1/3, 1/3), Bargnani 11 (3/6, 0/4). All. Recalcati
Portogallo: Gomes 1,Costa 2 (0/1 da tre), Carreira 3 (0/2, 1/2), Mota 4 (2/2), Sousa 6 (1/3, 0/1), Da Silva 8 (3/3), Andrade 12 (1/5, 1/6), Coelho
7 (3/5), Figueiredo, Evora, Miranda 15 (3/4 da tre), Santos 14 (4/5 da
tre) All. Lopez

NUOVA ZELANDA - CANADA 68-90 (15-18, 34-38, 48-67)

La sfida tra Nuova Zelanda e Canada mette in palio il secondo posto nella Trentino Cup. I canadesi partono con Anderson, Rautins, Famutimi, Young e Kendall, opposti a Fitchett, Penney, Vukona, Abercrombie e Pledger. Nei primi due quarti regna l’equilibrio: ogni qualvolta che i nord americani allungano nel punteggio, la Nuova Zelanda si riporta sotto. Il Canada comunque tira meglio ed è più reattivo a rimbalzo e lo spettacolo è gradevole. Osservato speciale il top scorer neozelandese Kirk Penney, per la verità non ispiratissimo stasera.
Dopo l’intervallo ecco l’accelerata canadese: una sontuosa schiacciata del coloured Famutimi e un contropiede di Rautins portano il Canada sul +10 (45-35). Coach Vucinic chiama time out ma al rientro in campo ecco la zona canadese che confonde ancor di più le idee ai “kiwi”: Anderson, Young e Rautins siglano il massimo vantaggio (56-39). La New Zeland non segna più (solo 14 punti in questo quarto) e si va all’ultimo intervallo su un comodo 67-48 canadese.
Poco da dire sull’ultima frazione con i nord americani che “scollinano” il
+20 (75-51) grazie ad un super Rautins (MVP del match). Il pubblico si
infiamma allorquando Leo Rautins manda in campo il ’93 Kevin Pangos che si presenta con una tripla: il massimo vantaggio arriva nell’ultimo minuto
(90-65) e la sirena finale sancisce la vittoria (90-68) e il secondo posto del Canada nella Trentino Cup.

Nuova Zelanda: Tait 6 (1/3, 1/2), Fitchett 6 (0/1, 2/5), Penney 14 (4/6, 2/9), Vukona 9 (3/6, 0/1), Kenny, Webster 6 (0/2, 2/3), Henry 3 (1/1 da tre), Pledger 6 (3/5), Abercrombie 12 (4/10, 1/4), Frank 2 (1/4), Loe 5 (1/3, 1/2), Trueman 2 (1/3). All. Vucinic
Canada: Anderson 11 (4/5, 1/2), Kepkay 10 (4/5), Bell 2 (1/1), Bucknor 9 (3/4, 1/1), Pango (1/1 da tre), Famutimi 2 (1/3), Rautins 20 (1/3, 4/6), Doonerkamp 7 (2/2, 1/3), Young 7 (3/9), Landry, Kendall 15 (6/8, 0/1), Hicks (0/1). All.Rautins

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