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Trentino Cup, l'Italia strapazza il Canada

In un PalaTrento colmo di entusiasmo, la Nazionale di Recalcati supera con facilità il Canada 91-69 nella prima giornata della Trentino Cup. L’Italia parte con Hackett, Mordente, Belinelli, Bargnani e Gigli, mentre il Canada (che presenta Renato Pasquali in panchina come assistente di Leo Rautins) oppone Anderson, Rautins, Famutimi, Young e Kendall.
Primo quarto all’insegna dell’equilibrio, con il Mago protagonista per l’Italia con 9 punti, 2 rimbalzi e una stoppata. I canadesi non stanno a guardare e mandano a segno tutto il quintetto, con gli azzurri che peccano di qualche amnesia difensiva. I neo-entrati Poeta e Soragna danno ordine alla squadra e si arriva al primo intervallo in perfetta parità (19-19).
Il secondo periodo si apre con un parziale di 7-0 per l’Italia (26-19) che, appena spinge sull’acceleratore, trova la doppia cifra di vantaggio con ancora Bargnani protagonista (15 punti per lui all’intervallo).
Recalcati usa molto la panchina che risponde bene: a metà gara ben 8 azzurri scrivono punti a tabellino: si va negli spogliatoi con la Nazionale avanti di 11 (45-34), pur tirando male da tre (3/11) e pagando dazio al rimbalzo (14-23).
Nel terzo quarto non c’è più storia: gli azzurri fanno la voce grossa e, trascinati dalle triple di Belinelli, spiccano il volo con un break iniziale di 13-0 (58-34). “Beli” mette a segno 14 punti in questa frazione, ben supportato dall’altro NBA Andrea Bargnani (top scorer con 28 punti). L’Italia raggiunge il massimo vantaggio sul +26 (70-44), “aggiustando” così le medie al tiro (71% da due al termine di questo periodo). Il Canada sta a guardare, il pubblico apprezza le giocate degli azzurri e all’ultimo intervallo il tabellone recita 73-51.
L’ultimo periodo è di puro “garbage time” con tutte e due le panchine in
campo: Recalcati prova nuove soluzioni e ottiene buone risposte da Amoroso, Datome e Aradori. Il punteggio non scende mai sotto i 20 punti di margine e il risultato finale (91-69) non ammette repliche. Per gli azzurri comunque c’è ancora tanto da lavorare (al rimbalzo, ad esempio, come ha ammesso alla fine Recalcati), ma la strada intrapresa qui a Trento sembra essere quella giusta.

Italia - Canada 91-69 (19-19, 45-34, 73-51)
Italia: Giacchetti (0/1), Soragna 3 (1/1 da tre), Poeta 7 (1/1, 0/1), Mordente (0/3 da tre), Crosariol 2 (1/1), Datome 8 (1/1, 2/4), Gigli 3, Amoroso 5 (1/1, 1/4), Belinelli 22 (7/10, 2/6), Hackett 5 (1/3 da tre), Aradori 8 (1/3, 1/3), Bargnani 28 (7/10, 2/4). All. Recalcati
Canada: Anderson (0/3, 0/2), Kepkay 12 (1/4, 3/3), Bell 2, Bucknor 3 (0/2, 1/2), Marin 4 (2/6), Famutimi, Rautins 15 (0/3, 5/10), Doonerkamp 6 (0/3, 1/1), Young 16 (6/11), Landry 2 (0/2), Kendall 3 (0/5, 1/2), Hicks.
All. Rautins

PORTOGALLO - NUOVA ZELANDA 91-98

Nella prima partita la Nuova Zelanda aveva avuto la meglio sul Portogallo per 98-91. La gara inizia con l’applauditissima danza degli All Blacks e con gli attacchi che prevalgono sulle difese. A metà del primo quarto il punteggio è di 15-14 per il Portogallo che fa gran uso del tiro da tre. La Nuova Zelanda passa avanti nel finale del primo quarto grazie alle triple di Fitchett (2/2): gli All Blacks arrivano al primo intervallo tirando con l’87,5% da due e con il 60% da tre (21-25).
Nella seconda frazione è Penney a guidare i suoi (10 punti per lui in questo periodo) che prendono decisamente in mano le redini del match dominando soprattutto al rimbalzo (24-10 all’intervallo lungo). Il punteggio rimane alto e il pubblico del PalaTrento pare gradire lo spettacolo offerto dalle due contendenti: si va negli spogliatoi sul 41-48 per gli All Blacks.
Il terzo periodo sembra a senso unico per la Nuova Zelanda che raggiunge la doppia cifra di vantaggio, i portoghesi però non demordono e si riportano sotto (59-64). Un fallo antisportivo sanzionato ad Andrade riporta il vantaggio neozelandese in doppia cifra (63-73) e si arriva all’ultimo intervallo sul 67-75.
Il Portogallo non ci sta a perdere e all’inizio dell’ultima frazione si riporta a -5. Stavolta è la Nuova Zelanda ad affidarsi al tiro pesante, in particolare con Loe e Pledger per il +11 (76-87): negli ultimi 4 minuti il punteggio si dilata ulteriormente, sino al massimo vantaggio “ospite”
(78-92 e 80-94). I portoghesi hanno l’ultimo sussulto con un parziale di 9-0 (89-94) quando però manca meno di un minuto alla fine e la New Zeland porta a casa un meritato successo (91-98), con Kirk Penney MVP del match
(35 punti con 5/6 da tre).

Portogallo: Gomes, 1 (0/2),Costa 5 (1/4, 1/3), Carrera 2 (1/2, 0/1), Mota
15 (5/8, 1/1), Sousa, Da Silva 4 (0/2 da tre), Andrade 18 (3/4, 2/4), Coelho 14 (6/12), Figueiredo ne, Evora ne, Mirando 18 (1/4, 4/5), Santos.
All. Lopez
Nuova Zelanda: Tait 8 (2/2, 0/1), Fitchett 10 (1/1, 2/3), Penney 35 (7/14, 5/6), Vukona 5 (1/2, 1/2), Kenny 3 (1/1 da tre), Webster ne, Henry ne, Pledger 10 (4/5, 0/1), Abercrombie 13 (3/5, 0/1), Frank 6 (3/3, 0/1), Loe
6 (1/3, 1/3), Trueman 2 (1/1). All. Vucinic

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