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Legabasket A

Sarà una serie A a 14 o a 16 squadre? È presto per dirlo

Regna ancora il caos sul numero di partecipanti al prossimo campionato. Dopo l’ultima rinuncia al ripescaggio da parte di Udine, che ha sciolto le riserve in meno di 48 ore dicendosi tanto interessata al salto di categoria quanto impossibilitata dai tempi stretti per la decisione, Lega Basket si è riunita per valutare il da farsi. Vittima delle nuove circostanze è Torino, a dispetto della fidejussione da 250.000 euro già versata, che dopo essere stata frettolosamente cooptata ora si ritrova, almeno momentaneamente, fuori dai giochi in nome di un campionato che dovrà forzatamente essere a numero pari. Se le 16 aventi diritto non faranno passi indietro il Basket Torino si troverà a dovere assemblare un organico con solo due stranieri rispetto ai cinque che avrebbe schierato in A, oltre a dovere affrontare le situazioni di chi aveva il contratto rinnovato automaticamente solo per la A. Una sola rinuncia tra Cremona e Roma, che hanno comunque diritto a prendersi un altro mese per decidere, salverebbe il club torinese, mentre un doppio addio porterebbe un campionato, studiato un mese fa con 18 squadre e 34 turni e inizio della Supercoppa ad agosto, con sole 14 partecipanti, come accadde per l’ultima volta nel 1998-99, quando ancora c’era la divisione tra A1 e A2.
Definita la nuova formula della Supercoppa con quattro gironi da quattro squadre su base territorale e Final Four con Bologna favorita come sede ospitante.
Intanto la Fortitudo Bologna ha messo gli occhi sulla guardia-ala statunitense Todd Withers: affare fattibile, ma il giocatore vuole prima valutare le sue chance in ottica NBA e i tempi sfalsati di questa estate hanno complicato la trattativa; possibile comunque che si arrivi a una soluzione, considerando l’occasione ghiotta per il giocatore che arriva da un college di Division2 ed è reduce da una stagione di G-League non di primissimo piano. Intanto è deciso che resterà in organico il 20enne Nicolò Dellosto, per il quale si era pensato a un prestito in un top team di A2, ma su cui Sacchetti ha deciso di puntare direttamente.
Venezia ha ufficializzato il rinnovo, su base annuale, del contratto con la guardia tiratrice statunitense Jeremy Chappell con cui aveva già raggiunto l’accordo da diverse settimane. Adesso la Reyer si appresta ad annunciare Isaac Fotu con cui ha l’intesa per un contratto 1+1.
Brescia, che si appresta a cambiare nome in Pallacanestro Brescia, stringe per Christian Burns: la procedura di avvicinamento tra l’italo-statunitense e il club lombardo procede e la firma di un contratto 1+1 è molto vicina. Il passo successivo sarà provare a stringere con Drew Crawford, MVP del campionato 2017-18 con Cremona e nella scorsa stagione prima in Turchia e poi impegnato in Eurolega con Milano. Probabile che l’operazione possa chiudersi in tempi abbastanza rapidi; di scorta resta sempre l’opzione del ritorno di Michele Vitali, ma tale dovrebbe rimanere.
Brindisi ha deciso di uscire, entro il termine pattuito del 30 giugno, dal contratto della 26enne ala grande Iris Ikangi, che è ora freeagent. Nessuno sviluppo positivo al momento nelle trattative con John Brown, i tempi per trovare un accordo stringono e salvo sviluppi nelle prossime ore il giocatore potrebbe accasarsi all’estero.
Varese procede a grandi passi verso il completamento del roster. Ufficiale il ritorno in Italia di Jason Rich, che alla sua quinta stagione italiana (mai due consecutive) ritrova Attilio Caja che già lo guidò a Cremona. Ancora qualche giorno di tempo per risolvere la grana Matteo Tambone, la cui probabile partenza potrebbe aprire al ritorno del lettone Ingus Jakovics. Solo da formalizzare l’accordo per Luis Scola, che ha deciso di giocare un’altra stagione e lo farà con il club lombardo.
Trieste ha esteso per una stagione il contratto con Daniele Cavaliero, veterano della serie A che si avvia a doppiare la boa delle 600 presenze in A (è a quota 593), primo giocatore a riuscirci dai tempi di Tomas Ress in un’impresa sempre più difficile dopo il distacco della A2 dal monte statistiche. Ora il club giuliano si concentra sul mercato straniero con occhi puntati su una guardia tiratrice con punti nelle mani, un’ala piccola e un centro possibilmente di stazza.
Reggio Emilia ha ingaggiato con contratto biennale, e opzione di uscita per il club nel 2021, la guardia tiratrice ceca Tomas Kyzlink, che arriva dalla Virtus Roma e indosserà la quinta casacca di una carriera italiana iniziata nel 2013. Da capire se l’arrivo del 27enne possa precludere a quello di Luca Campogrande nel probabile caso Brindisi esca dal contratto. Al momento il nome più caldo è quello del lungo Giovanni Pini, prodotto del vivaio emiliano, anche egli in uscita dalla prima formazione della Capitale.
Pesaro ha accolto in città Jasmin Repesa e con il tecnico croato ora lavora all’allestimento del roster. Prima di muoversi sul mercato stranieri, valutando anche l’opzione di uscita sul contratto di Henri Drell, bisognerà scegliere chi confermare nella pattuglia italiana. Possibilità concrete per Federico Mussini e Federico Miaschi, disponibile a restare pure Simone Zanotti, che però vede salire forte la concorrenza di Aristide Landi. Occhi puntati anche su Simone Fontecchio,in scadenza a Reggio Emilia che considera anche la sua conferma, che con il nuovo allenatore era già stato a Milano.
Resta decisamente critica la situazione della Vanoli Cremona, che entro la giornata di martedì dovrà presentare la domanda di iscrizione al campionato con fidejussione da 250.000 euro e bilanci in regola secondo i parametri Com.Te.C; in caso di mancanze il 10 luglio sarà il termine ultimo per ovviare. Tecnicamente un passaggio non molto complicato, ma la realtà è che il club è praticamente svuotato a livello organizzativo (resta la nomina in pectore a d.g. di Flavio Portaluppi in caso di prosecuzione dell’attività), con il solo Topias Palmi sotto contratto per la prima squadra e pochi spiragli a livello economico. L’operazione di finanziamento pubblico da 500.000 euro è ferma a poco più di 16.000, mentre è nato un consorzio di sostenitori, che prevede quote da 20.000 euro senza però che a oggi l’operazione sia decollata.

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