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Trento perde la nona e anche la faccia

Ora le scuse stanno praticamente a zero, perché perdere la partita ad Avellino era comprensibile, ma perdere la faccia assolutamente no. E dopo il -38 di questa sera di Trento non resta praticamente nulla, spazzata via dallo strapotere fisico e tecnico dei biancoverdi. La Dolomiti Energia, sepolta sotto un nettissimo 110-72, resta dunque ferma a quota 0 in classifica, un ultimo posto che racconta le enormi difficoltà trentine. Trento, giunta a 9 sconfitte consecutive, non è una squadra e si butterà sul mercato per rimediare al rimediabile. A fare le valigie sarà Jovanovic, a cui ieri è stato preferito Lechthaler, e al suo posto arriverà Aaron Craft, l’ennesimo cavallo di ritorno in casa Aquila. Tagliato dal Buducnost, il playmaker americano proverà a garantire un cambio di ritmo a una squadra che non sa più correre in attacco e che, in difesa, soffre terribilmente sia i lunghi sia gli esterni.
Partita che peggio non si può, - 17 all’8°, Trento ha provato a risalire la china nel secondo quarto (-14 alla pausa lunga), ma nella ripresa gli aquilotti hanno ammainato la bandiera bianca senza nemmeno mettere grinta e coraggio sul campo. Capita così che Avellino archivi la vittoria già 25°, sfondando il +30, e usando l’ultimo quarto d’ora per arricchire le statistiche personali e di squadra. MVP della partita Caleb Green (30 punti), ma 22 punti anche per Cole e 20 per un potentissino Ndiaye.
Per Trento ora lunga trasferta a Belgrado, unica squadra sconfitta in questo terribile inizio di stagione.

TOP Nessun giocatore trentino ha ottenuto la sufficiente. Salviamo Lechthaler, ai primi minuti in stagione.
FLOP Hogue, che è stato demolito dai lunghi avellinesi. Tanto nervosismo e poche idee.

Autore
Sergio Zanella
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