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Il personaggio

Mattia Morghen crede nella salvezza

Al suo primo anno di C1 Mattia Morghen, centro della Gardascuola, è convinto che la propria squadra possa giungere alla salvezza se riuscirà ad arrivare al finale di stagione in condizioni ottimali, malgrado l’attuale posizione di classifica sia la penultima.
«Secondo me la cosa fondamentale è che bisogna arrivare a maggio con buone gambe. I playout si giocheranno al meglio delle tre gare, pertanto se il nostro stato fisico sarà dei migliori, potremo raggiungere il nostro obiettivo».

Mattia Morghen in azione
Mattia Morghen in azione

Serie D, C2, C1. Si sente molto la differenza fra le varie categorie?
«Ovvio che man mano che si sale il livello aumenta. Ma sinceramente ad inizio stagione mi aspettavo qualcosa di più da questa C1. Fisicamente e sotto il profilo del gioco si avverte la differenza con la C2 dello scorso anno, nel senso che i giocatori qui sono un po’ più forti e c’è maggior tecnica. Comunque sia pensavo peggio».
Con i tuoi compagni come ti trovi?
«Sono ormai parecchi anni che parecchi di noi giocano assieme, sono quasi stufo di vederli – scherza – comunque mi trovo bene con tutti».
Capitolo coach Paolo Betta?
«Il nostro allenatore ci mette sicuramente il massimo dell’impegno per farci dare tutto in campo. Credo che lui e noi atleti cerchiamo di compensare a vicenda le nostre lacune, e da quello che si può vedere nell’ultimo periodo stiamo crescendo molto anche se i risultati scarseggiano».
Come giudichi il nuovo arrivo Andrea Pavana? Temi la concorrenza visto che gioca nel tuo ruolo?
«Andrea ha sostenuto finora tre soli allenamenti con la squadra. Mi ha colpito molto perché è un grande lottatore, si impegna tanto e vuole aiutare la squadra a giocarsi le proprie carte per raggiungere l’obiettivo. Non vedo alcuna concorrenza fra di noi, anzi credo che il suo arrivo possa risultare solamente di aiuto in vista del difficile finale di stagione che ci aspetta».

Ancora il centro rivano in azione
Ancora il centro rivano in azione

Salvezza o non salvezza, dove lo vedi il tuo futuro?
«Ora come ora non ci penso, anche se credo che rimarrò a Riva. Dalla prossima stagione non sarò più considerato un “giovane” in quanto sono nato il 2 febbraio del 1985 (a proposito, tanti auguri, ndr) e quindi sarà tutto da vedere. Credo comunque che a Riva le porte rimangano aperte nei miei confronti. Visto poi il mio impegno universitario auspico di rimanere in zona per concludere al meglio anche gli studi».
Che università fai?
«Sto frequentando il quarto anno di Ingegneria a Trento. Mi trovo bene e mi piacerebbe concludere al meglio la mia carriera di studente, conciliando nel miglior modo possibile il basket e la scuola».

LA SCHEDA DI MATTIA MORGHEN

Nome: Mattia
Cognome: Morghen
Soprannome: /
Squadra: Virtus Riva
Ruolo: ala grande/centro
Numero di maglia: 11
Residenza: Riva del Garda
Data di nascita: 02.02.1985
Segno: Acquario
Altezza: 200 cm
Stato civile: celibe
Squadra del cuore: la nazionale italiana.
Idolo: Roman Sebrle (detentore del record mondiale di decathlon)
Hobby: nel poco tempo che studio e basket mi lasciano, direi leggere, viaggiare e il cinema.
Canzone preferita: servirebbe un lungo elenco, ma dico Guns n' Roses, November Rain.
Film preferito: anche qui, non è facile elevarne uno tra tutti, se distinguiamo per generi direi prima "Mediterraneo", poi, la trilogia "The Bourne" e ancora "300" alla pari con "Il Gladiatore", e come posso dimenticare la tanto attesa e seguita serie di "Lost"!!
Libro preferito: è stato per lungo tempo "I Pilastri della Terra - Ken Follet", prima di leggere "Sulle tracce di Nives - Erri de Luca" e, seppur di tutt'altra portata "Armi Acciaio e Malattie - Jared Diamond".
Piatto preferito: non potete chiedermi di scegliere un piatto, la cucina mediterranea va presa in toto!
Sogno nel cassetto: laurearmi e partire, a piedi.
Stagione migliore: nel mio piccolo sono due, la stagione 2004/´05 e quella passata, che si è meravigliosamente conclusa con la promozione in C1.
Miglior partita giocata: forse una partita di playout salvezza contro Pro Pace Padova, due anni fa, con un 20 punti e 20 rimbalzi.
Personaggio più importante incontrato in carriera: Andrea Bargnani

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