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B femminile

Colpo grosso delle Sisters, che espugnano Trieste 45-51

Nel posticipo di domenica sera gli ingredienti per una partita vera c’erano tutti. Da una parte le salesiane gigliate, padrone di casa, alla ricerca della vittoria che avrebbe loro consentito di tenere in vita una forte speranza di agganciare la zona playoff, dall’altra le Sisters, che avevano bisogno di "vincere per convincere", soprattutto loro stesse che la rincorsa al primo posto era possibile e che il difficile campo di Trieste era un passo decisivo per coltivare un futuro aggancio con Muggia. Ne è uscita una partita equilibratissima, risolta solo al primo tempo supplementare grazie alla maggiore fisicità delle bolzanine.

La cronaca

Solito inizio in salita per Bolzano, arrugginita nelle gambe e poco lucida nelle conclusioni. Oma Trieste parte con l’acceleratore a tavoletta, difende con una aggressività ed in attacco va a segno con canestri di buona fattura. Pallacanestro Bolzano impiega ben sei minuti per realizzare il primo canestro, dando vita ad una serie di conclusioni in parte precipitose ed in parte sfortunate. Dalle fasi di gioco sembra quasi emergere la meraviglia delle altoatesine per la voglia rude e pratica delle padrone di casa protese nel far loro la gara. Quattro urlacci della panchina bolzanina suonano la sveglia e lentamente Pallacanestro Bolzano inizia a recuperare punti e dignità, accorciando prima lo svantaggio per poi chiudere a metà gara in vantaggio 22 a 21. Ironia della sorte lo stesso punteggio raccolto sabato scorso sempre in Friuli contro Casarsa, con modalità analoghe. Oma Trieste nell’intervallo si ritempra e torna in campo determinata.
Anche le Sisters si sono rimboccate le maniche e hanno iniziato un vero duello rusticano, con le difese impoegnate a chiudere tutti i varchi e con gli attacchi, che devono sudare sette camicie per avere la fortuna di realizzare dei punti. La posta in palio è alta. Bolzano rischia una trasferta a vuoto, Oma Trieste di salutare un posto nei playoff. Si gioca sul filo della lama, ogni errore costa caro. L’altalena nel punteggio dura per due quarti, Oma a 6 secondi dalla fine ha la palla per il match, ma l’ultimo attacco si infrange sul muro difensivo allestito da coach Pezzi. Rimbalzo ospite, Mossong parte in palleggio, viene abbattuta in un contrasto, ma gli arbitri non se la sentono di far vincere la squadra ospite con un giro dalla lunetta e decidono di sorvolare, mandando le due contendenti ad un salomonico overtime.
I cinque minuti supplementari continuano nel segno dell'equilibrio, ma la condizione atletica di Bolzano e una maggiore scelta di possibilità offensive supportano l’allungo decisivo, che consegna alle ospiti biancorosse la difficile, ma brillante, vittoria.
La gara è stata di inusuale intensità, ricca di contatti e con le difese che hanno prevalso sugli attacchi, come spesso avviene quando la posta in palio è altissima. Per Bolzano monumentale prova di Consorti, regina dei rimbalzi e attiva nelle conclusioni sotto misura. Poi una incisiva Mossong, mvp dell’incontro, e Gottardi, apparsa in ulteriore importante ripresa. Di rilievo anche la prova difensiva di Villarruel, che si è sacrificata con successo per limitare le folate offensive della forte rivale triestina Castelletto. Per Oma Trieste di rilievo la prova di una incontenibile Milic e degna di nota la difesa di squadra, apparsa ben registrata ed all’altezza di quella bolzanina, che come da tradizione è una delle migliori del campionato.

Il tabellino

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