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C femminile

Intervista ad Anna Bortolotti

Il Belvedere Ravina, squadra femminile del capoluogo, oltre ad attrarre atlete da fuori regione, da alcuni anni sforna anche talenti dal proprio vivaio. Uno di questi talenti è sicuramente il play/guardia Anna Bortolotti, che ancora minorenne ha esordito nella squadra maggiore, con ottimi risultati. Dopo un ottimo esordio nella squadra di serie C guidata da coach Valentina Ciech, ha dovuto fermarsi per alcune settimane per colpa di un brutto infortunio alla schiena. Nel mese di aprile compirà 18 anni e abbiamo voluto scambiare due parole con lei.

Sei da poco approdata nella squadra senior che milita in serie C, per te che sei ancora under, credo sia un bel momento, vuoi parlarcene?

“Sono approdata in serie C a campionato iniziato. All’inizio ho incontrato delle difficoltà a inserirmi nel gioco della squadra ma ora le ho superate e grazie a questo in campo mi sento più tranquilla e partecipe. Per me che sono un under entrare in prima squadra è stata sicuramente una bella soddisfazione, colgo l’opportunità per imparare dalle compagne più esperte e migliorare il mio gioco .”

Quanto è gravoso l'impegno di dover giocare sia in under 18 che nel campionato senior?

“Sicuramente porta via tante energie. Sia sabato che domenica dobbiamo giocare in due campionati diversi e tra le due partite noi under dobbiamo trovare anche il tempo per lo studio e per il recupero energie.”

Oltre a tutto questo, se non sbagliamo tu stai anche allenando vero?

“Sì questo è il mio primo anno da aiuto allenatrice nel settore minibasket dell’Aquila. Seguo bambini tra i sette e i dieci anni e con loro facciamo due campionati: scoiattoli e aquilotti. Allenare è sicuramente un’esperienza positiva perché mi ha permesso di trasmettere loro la mia passione per questo sport e di essere orgogliosa di loro senza dar peso ai risultati in campo.”

Immaginiamo che oltre a tutti questi impegni ci sia anche la scuola, cosa frequenti?

“Sto frequentando il terzo anno al liceo Rosmini di Trento con indirizzo umanistico.”

Come ti sei avvicinata al basket?

“Mi sono avvicinata al basket grazie a mia mamma, che da ex giocatrice mi ha subito iscritta al corso minibasket. Poi ho smesso due anni e sono tornata a giocare grazie a mio cugino che per un torneo gli serviva un ultimo giocatore e cosi ha chiesto a me e da lì non ho più smesso di giocare.”

Hai una squadra preferita o un giocatore/ce preferito/a?

“In Italia sicuramente Aquila Basket mentre all’estero Real Madrid. Come giocatore stimo molto Stephen Curry ma ammiro molto tutti i giovani italiani che giocano o sono nel giro della serie A.”

Come valuti il tuo fresco esordio in serie C?

“Devo ringraziare la società e gli allenatori che nel mio momento migliore mi hanno portata in C. Sta andando alla grande c’è ancora molto da lavorare ma secondo me possiamo finire nel migliore dei modi la stagione.”

Sappiamo che non sei l'unica ad aver fatto il passo a campionato in corso a fare il salto dall'unger 18 alla serie C. Che ci dici delle tue colleghe d'avventura?

“In serie C siamo tre under, Sara Caldonazzi, Jessica Mattei e io. Sicuramente tra di noi ci si conosce meglio quindi anche in campo c’è più sintonia.”

In under state dominando il campionato, ma in C avete più problemi contro le formazioni venete. Come mai queste differenze?

“Nella prima fase under abbiamo incontrato squadre venete meno fisiche di quelle che ci aspettano nella seconda fase e questo ci ha aiutate a portare a casa la prima fase a punteggio pieno. In serie C ci sono squadre dove la stazza fisica e l’esperienza contano tanto. Noi siamo minute e un gruppo quasi nuovo e contro squadre ben piazzate e con un maggior affiatamento soffriamo la disparità.”

Come vedi il tuo futuro, sia sportivo che a livello personale. Cosa vorresti fare e dove vorresti arrivare?

“In un futuro vorrei continuare a giocare per arrivare a livelli più alti. Sicuramente mi piacerebbe allenare, magari gruppi di ragazzi o ragazze più grandi dove si può insegnare e giocare un basket migliore rispetto al minibasket."

Autore
Sandro Botto
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