Arben Baftiroski: ecco la C1, anzi no

Arben Baftiroski è un ragazzo macedone di 24 anni con la grande passione per il basket, sport che pratica dall’età di 11 anni. Arben, (o Benny per gli amici) si è trasferito in Italia a 17 anni, e parla perfettamente l’italiano, quasi fosse la sua lingua madre, ma poiché per la federazione non è italiano al 100% non può disputare i tornei di C1, B2 e B1.
«Anche se quest’anno ho giocato saltuariamente per colpa del ginocchio – ci racconta - la mia Gardascuola ha conseguito la promozione in serie C1. Sono contento del grande risultato, però purtroppo, siccome non sono comunitario, posso solo giocare in serie A o LegaDue, oppure in una serie inferiore alla C1, cioè dalla C2 alle serie regionali».
Questa ingiustizia vieta ad Arben di giocare a Riva anche l’anno prossimo. Purtroppo le regole sono queste. Comunque sia la promozione nell’ambiente rivano era abbastanza inattesa prima dell’inizio del campionato.
«Ad inizio stagione ci siamo accorti che c’era un bell’ambiente, un bel gruppo, ma non ci aspettavamo la promozione di certo. L’anno scorso con Gabrielli la squadra si è salvata senza affanni, si sperava come minimo di ripetere una stagione del genere, ma di venir promossi nemmeno se ne parlava prima dell’inizio del campionato. Dall’anno scorso ci siamo portati dietro solamente un anno di esperienza in più. Pian piano, partita dopo partita, abbiamo cominciato a parlare al massimo di zona playoff, poi una volta acquisita la quinta posizione in classifica ci siamo impegnati per dare il meglio in ogni singolo match, fino ad arrivare alla vittoria in finale contro Villafranca».

Davvero una scalata incredibile. A chi daresti il merito?
«A tutti. Non c’è una persona che non si sia impegnata a fondo per arrivare a questo traguardo. Anche coach Betta ha la sua parte ».
E l’anno prossimo hai già in mente cosa farai?
«Non lo so ancora, sicuramente andrò avanti con gli studi. Frequento la facoltà di ingegneria, che è diventata la mia priorità, visto che per il basket sono un po’ tagliato fuori».
Al tuo arrivo in Italia hai trovato difficoltà ad ambientarti, per esempio con la lingua italiana?
«Devo dire che il basket mi ha aiutato molto, anche per imparare l’italiano».
E in che squadre hai giocato finora?
«Il mio primo anno da cestista in Italia l’ho vissuto a Trento, nelle giovanili dell’Aquila, a quei tempi in C2. Poi sono passato a Rovereto dove ho trascorso 2 stagioni in serie D. I 2 anni seguenti sono stato a Bolzano: il primo in serie D, conquistando la promozione in C2, ed il secondo appunto in C2, purtroppo venendo retrocesso di nuovo in D. Infine quest’anno a Riva».
La tua scalata di categorie si ferma, anche se meriteresti la C1, visto che l’hai vinta anche tu. Qual è stato il segreto della vittoria finale secondo te?
«La difesa forte, applicata tutte le partite, ci ha aiutato molto a conquistare la promozione».
Certo che è triste concludere la stagione in questo modo, visto che ti tocca cambiare squadra anche se meriti ampiamente la C1. Ma non sta a noi giudicare questi regolamenti. Purtroppo c’è ben poco da fare.

LA SCHEDA DI ARBEN BAFTIROSKI

Nome: Arben
Cognome: Baftiroski
Soprannome: Benny, Beni, Bafti
Squadra: Virtus Riva (la prossima ?)
Ruolo: Ala
Numero di maglia: 20 (perché il 7 quest'anno era troppo piccolo)
Data di nascita: 21/08/1983
Luogo di residenza: Trento
Segno: Leone
Altezza: 199
Stato civile: ing. civile (celibe)
Squadra del cuore: Partizan
Idolo: miei fratelli
Hobby: Basket, sport...
Canzone preferita: Gangsta's paradise
Film preferito: Truman show
Libro preferito: Undici minuti
Piatto preferito: Tutto, tranne uno
Sogno nel cassetto: ...
Stagione migliore: l'estate (scherzo, quella appena conclusa, ovviamente)
Miglior partita giocata:
quando: l'estate 1998
dove: il campetto sotto il mio condominio a Belgrado
contro: 1vs1 con Marco Jaric
esito: ...
Personaggio più importante incontrato in carriera: contro cui ho giocato Bojan Popovic e quello incontrato invece Manu Ginobili (ad un torneo della NIKE)

[di Thomas Debiasi]