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Coppe Europee

Flaccadori: «Aggressività e contropiede per sfidare Bilbao»

Battuta una squadra di grande blasone come Pesaro, la Dolomiti Energia Trentino approccia l'ultimo turno dell'andata del girone A di Eurocup che la vedrà opposta questa sera al Dominion Bilbao. I baschi (4 punti) si presenteranno al PalaTrento (palla a due ore 20.30, biglietti al link bit.ly/vsBilbao11-11-15) per provare a riagganciare la vetta della classifica, al momento occupata dal team allenato da Maurizio Buscaglia (6 punti).

Le dichiarazioni

VINCENZO CAVAZZANA (Assistant coach DOLOMITI ENERGIA TRENTINO)
«Bilbao è un club che spesso negli ultimi anni è stato protagonista in Europa, e non a caso dispone di un roster pieno di giocatori da Eurolega: penso a Raul Lopez, Mumbru, Hervelle o all'ex Milano Shawn James. Si tratta di giocatori di alto livello, che conoscono il basket e hanno grande pericolosità. Giocatori che dovremo affrontare mettendo in campo le nostre migliori caratteristiche, ossia cercando di essere aggressivi, tentando di rompere i loro giochi, anche per crearci più situazioni di campo aperto. La squadra arriva a questo appuntamento in crescita, agevolata dal contributo della panchina che anche domenica scorsa, ad esempio con l'ottima prova di Lechthaler e con l'eccellente partita disputata da Baldi Rossi pur in una giornata difficile al tiro da fuori, è riuscita a metterci nelle condizioni di arrivare ai minuti finali di gara con i componenti del quintetto freschi».
DIEGO FLACCADORI (guardia DOLOMITI ENERGIA TRENTINO)
«Contro Bilbao dovremo essere aggressivi, per cercare di togliere ritmo al loro attacco. Io ad esempio potrei essere chiamato a dare il mio contributo pressando a tutto campo il playmaker, tentando di alzare il ritmo della gara, insomma cercando di fare le cose che il coach mi chiede di provare a mettere in campo un po' in tutte le partite. Più ci butteremo sui palloni vaganti, o più contropiedi riusciremo a fare, maggiori saranno le possibilità che avremo. La mia stagione finora? Sono felice di come sta andando, magari in Eurocup sto avendo maggiore continuità anche dal punto di vista realizzativo, ma sono convinto che l'attacco sia destinato ad arrivare anche in campionato, continuando a lavorare con fiducia».

Basket&Life: Sutton al “Don Milani” per parlare con i ragazzi di sport e valori

«Da piccolo sognavo di diventare un giocatore professionista di football americano». E ora, Dominique, che cosa sogni per il tuo futuro dopo la fine della carriera da giocatore? «L’unica cosa che mi interessa del mio futuro è il futuro dei miei tre figli: voglio che abbiano ciò che io non ho avuto da bambino, voglio che abbiano tutte le possibilità per realizzarsi. Lavorerò per questo».
Ecco uno dei tanti botta e risposta, rigorosamente in inglese, tra Dominique Sutton, decisivo nella vittoria della Dolomiti Energia Trentino contro Pesaro, e gli studenti del “Don Milani” di Rovereto: infatti, l’ala bianconera è stata ospite ieri mattina a scuola per il secondo appuntamento del progetto “Basket&life”. I 42 i ragazzi e ragazze coinvolti delle 2 classi terze dell’Istituto Tecnico Economico, dopo una prima ora in palestra a lavorare sotto la guida dei coach bianconeri Marchini e Jakovljievic sul fondamentale della difesa potendo contare su un dimostratore di eccezione come Sutton, hanno potuto dialogare con il forte giocatore americano per un’altra ora su svariati temi legati al basket, alla scuola e alla vita in generale. Dominique Sutton, esuberante ed energetico in campo, posato e riflessivo tra i banchi di scuola, ha saputo parlare a cuore aperto con i ragazzi: il dialogo si è aperto con una frase di uno dei guru del football americano, ossia Vince Lombardi che era solito ripetere che solo «le persone che lavorano insieme vinceranno. Sia che si stia lottando contro una complessa difesa di football, o contro i problemi della società moderna». Da questa frase è partita la riflessione di Sutton sul fatto che, così come in campo tutti devono difendere insieme per vincere, così anche a scuola tutti devono collaborare, mettendoci impegno, determinazione, concentrazione per ottenere un risultato che è sì individuale ma anche collettivo.
«La concentrazione è la cosa su cui dovete lavorare di più» ha sottolineato l’ala originaria del South Carolina «Dare il 110% in ogni momento è il segreto che fa la differenza: potete anche studiare di meno, ma quando lo fate, dovete essere concentrati al 110% e dare tutto voi stessi. Negli Stati Uniti si può accedere alle Università più importanti del Paese grazie ai propri risultati sportivi: ma una volta dentro, se non hai buoni risultati perdi le borse di studio fondamentali per ricevere una buona istruzione».
Dopo l’intervento di Sanders di tre settimane fa, anche questa volta le parole del giocatore della Dolomiti Energia Trentino hanno lasciato il segno tra i ragazzi e i docenti. Il prossimo appuntamento sarà tra due settimane, lunedì 23 novembre, quando a Rovereto arriverà Julian Wright per una bella lezione sul palleggio e sul valore dell’impegno quotidiano: perché dal basket si può imparare molto sulla vita. È questo il messaggio di “Basket&life”.

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