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Il personaggio

Marcello Giordo, l'energia sarda della Bitumcalor

Un metro e novantotto centimetri di intelligenza e potenza. Marcello Giordo, sardo di nascita, ala della Bitumcalor Trento ultimamente è alle prese con dei problemini alle ginocchia, ma nonostante ciò si fa comunque valere in campo. Andiamo a conoscerlo meglio.
Ha uno stile di gioco furbo: attira gli avversari al gioco “sporco” e difende in maniera impeccabile. Ha un gran carattere il “Gladiatore” e lo mostra ai suoi marcatori tutte le partite. Ma il suo non è un gioco di sola difesa, non si tira di certo indietro se c’è bisogno di punti per la sua Bitumcalor.

Ma facciamo un salto nel passato: «Ho cominciato a giocare a soli 4 anni nella squadra di mio padre. Passavo tantissimo tempo in palestra col pallone da basket anche se ero piccolo. Sono cresciuto nelle giovanili di Sant’Orsola (Sassari) e sono rimasto lì fino ai 16 anni».
E poi come si è evoluta la tua carriera? «Mi si è aperta la porta dell’A2. Sono passato al Banco di Sardegna Sassari, dove ho terminato la trafila nelle squadre giovanili e dove ho giocato per 4 anni in prima squadra. In seguito, per farmi le ossa, sono andato a Porto Torres in serie C1, dove ho vissuto due stagioni meravigliose, terminate la prima con la bella della finale play off e la seconda con la semifinale. In seguito sono tornato a Sant’Orsola (B2) dove ho giocato assieme a Cupello (ora a Trento anche lui), e poi a San Marino, sempre in B2. Quattro anni fa ho scoperto Trento ed ho giocato un anno in C1, per poi rientrare per due anni a Porto Torres: il primo in B2, con la conquista di campionato e Coppa, ed il secondo in B1».
E l’anno scorso il ritorno in Trentino. «Esatto, ci tengo a dire che mi brucia ancora la sconfitta contro Venezia nella lotta play off della scorsa stagione. Il mio sogno è di vincere il campionato, ma è davvero molto dura. Tutta la squadra, come me, darà il massimo».
Qual è il torneo nel quale ti sei trovato meglio? «Direi la B1. Penso che dopo la A1 sia il campionato più bello».
E come pensi sia il livello di gioco della serie B2? «Sicuramente è una buona competizione, ma secondo me si è notevolmente abbassato il livello da quando è stato imposto l’obbligo degli under».
Domenica scorsa siete stati sconfitti a Silvi Marina. Tutto previsto? «Abbiamo fatto il possibile, ma un po’ di sfortuna e un po’ di errori ci hanno impedito di portare a casa la vittoria. Apprezzabile comunque il gran recupero. Adesso contiamo nel riscatto in casa contro Ravenna. Mancano cinque partite alla fine del girone di ritorno. Vogliamo far punti e giocare bene, per poi tuffarci a capofitto nei play off». In bocca al lupo.

LA SCHEDA
nome: Marcello
cognome: Giordo
soprannome: Gladiatore (i giornalisti), Soldato Giordo (i compagni di squadra)
squadra: Bitumcalor Trento
ruolo: ala piccola/grande
numero di maglia: rigorosamente 8
data di nascita: 12\05\1979
segno: toro
altezza: 198
stato civile: single
squadra del cuore: pazza Inter
idolo: Larry Bird
hobby: tutti gli sport, internet e playstation
preferenze:
canzone: I can fly
film: Memento
libro: Codice Da Vinci
piatto: tutti quelli della mia Sardegna
sogno nel cassetto: tornare con le mie forze in B1
stagione migliore: 2003\2004 promozione e coppa con Porto Torres in B2
miglior partita giocata: contro Imola in B1
personaggio più importante incontrato in carriera: Carlton Myers

[di Thomas Debiasi]

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